La squadra soffre per la mancanza di mezzi e strumenti. Eppure il “capo” Antonio Manganelli, con i suoi 26 mila euro al mese, guadagna come venti dei suoi uomini

“Non riusciamo più a lavorare, a fare indagini. Noi crediamo nel nostro lavoro, lo facciamo con senso del dovere e con passione, al