E certo che nessuno guarda più questa televisione di merda. Ma si va sempre meno a teatro e al cinema.

E siamo in pochissimi a leggere libri. Perché? Perché, quando potevo lavorare, la gente pagava per venire a vedere noi artisti fare qualcosa che loro non sapevano fare. Oggi in tv, nei teatri e nei film, ci sono zoccole e marchettari che sanno fare meno cose del pubblico e dunque… perché la gente dovrebbe spendere soldi e perdere tempo? Insomma, silvio berlusconi ha ucciso anche la cultura.

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A Cagliari si scannano per un teatro. Attori e registi? Naaa, fancazzisti che nulla sanno di teatro.

Accostare il nome dei lapola al teatro o alla televisione è come accostare il nome delle olgettine alle suore di Calcutta. Questi perdigiorno raccomandatissimi li ho incontrati circa vent’anni fa a Tonara. Un pizzettaro locale che si spaccia per manager (uno che sa tre parole in italiano, ma che è molto generoso nell’elargire mazzette a sindaci, assessori, presidenti di pro loco, per riempire i palchi delle sagre paesane di porcherie) aveva organizzato un festival del Cabaret. Lui pronunciava Càbaret. Mi invitò come ospite d’onore, pagò bene e arrivai lì nel pomeriggio. Ebbi modo di assistere ad alcune prove di sciamannati perdigiorno che si spacciavano per cabarettisti: da un certo Loche a un certo Demo Mura, tutta robaccia impresentabile. In qualunque scantinato di Roma o di Milano li avrebbero cacciati a colpi di sedia. Poi arrivarono questi cinque o sei dei Lapola, anche loro pieni di boria, ma senza nessun talento né mestiere. Mi incuriosì il fatto che fossero un gruppo numeroso e, siccome avevo voglia di cominciare a creare il Teatro sardo – che tuttora non esiste – chiamai lo stortignaccolo (che i media berlusconiani di Cagliari chiamano pomposamente “regista”) e gli dissi: “Se avete davvero voglia di fare questo mestiere, bisogna farlo bene e cominciare dalle basi. Parlane con gli altri e se decidete fatemi uno squillo.”

“Ma noi non dobbiamo imparare niente da nessuno.” rispose lui.

Capito chi sono questi? Ho 65 anni e faccio questo mestiere da più di 50, e ancora sto imparando qualcosa tutti i giorni…

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Travaglio sovrasta l’imitatorino guzzanti e gli mostra come si fa Teatro quando c’è un testo.

Bologna. La festa della Fiom organizzata splendidamente da Michele Santoro ha visto la presenza in loco di decine di migliaia di lavoratori e studenti entusiasti e credo di altrettante decine di milioni davanti alle tv e ai pc, come il sottoscritto. Uniche note stonate: il grande Benigni poteva darsi di più, la goffa dandini che dimostra ancora una volta di essere un’incapace totale e presuntuosa e guzzanti con cose vecchie e banalotte, e senza uno straccio di battuta, come sempre. Per il resto, tutti molto bravi e ficcanti. Travaglio dà una esilarante lezione di Teatro di denuncia al guitto sopravvalutatissimo Guzzanti, ma quello è talmente presuntuoso e arrogante che non imparerà mai.

santoro1

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La devastazione di Berlusconi anche a Cagliari

Vogliono abbattere il teatro Alfieri. Un po’ perché agli amministratori ignoranti non frega un cazzo della Cultura e un po’ perché il proprietario dello stabile, berlusconiano avido e carogna, vuole godere del “piano casa” per speculatori (ennesimo scempio ideato dal delinquente di Hardcore) e quindi vuole sfruttare il 20% in più di cubatura per farci chissà quale cagata di ipermercato o di parcheggio. Cosa resterà dell’Italia dopo il passaggio di questa agghiacciante orda barbarica?

ANCHE  LA  FRUTTA  SI  RIBELLA

melaccia

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Il lettone di Putin

letto putin

 

TEATRO  SARDO (sic!) Una sera, in un teatro di Cagliari, dopo aver sofferto per quasi un’ora per via dei cani che insultavano il Teatro e la recitazione. Mi sono infilato in una pausa, mi sono alzato,  e ho gridato: “C’E’  UN  ATTORE IN SALA?!!!!” (.s.1979)

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Il disastro continua

Milano, alta tensione alla Innse

operaio minaccia di gettarsi da gru

I lavoratori protestano contro lo smantellamento dello stabilimento. Hanno cercato di forzare il blocco della polizia e di entrare in fabbrica. Poi, in quattro si sono arrampicati sulla struttura. Ieri fallita la mediazione

°°° Non c’è niente da fare. Burlesquoni è come una piantagione di banane: NON GLIENE RIESCE UNA DRITTA! Tutto quello che tocca, o che fa toccare ai suoi picciotti, si trasforma in merda. Vedi i conti pubblici, le televisioni, Alitalia, il milione di posti di lavoro persi, la libertà di stampa, il cinema, il teatro, i musei… DIMETTITI, FARABUTTO!!!

APTOPIX ITALY BERLUSCONI

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Eugenio Scalfari

Il Cavaliere ha bisogno

di una lunga vacanza

di EUGENIO SCALFARI

berlusconi-governo

berlusconi-ladro

A l’Aquila la terra continua a tremare, lo sciame sismico non dà tregua, sotto le tende un giorno si crepa dal caldo e il giorno dopo si galleggia sotto il nubifragio, ma Bertolaso ha l’aria contenta. “Andrà tutto benissimo” dice in Tv “e poi se non avessimo trasportato qui il G8 chi parlerebbe ancora del terremoto?”

Il popolo delle tendopoli in realtà se ne frega che si parli di lui anzi ne è decisamente irritato, ma Bertolaso è felice, ogni giorno compare alla destra dell’Onnipotente ed ha anche scansato un brutto processo sui rifiuti, trasferito a Roma e iscritto a nuovo ruolo.

Comunque, in caso di bisogno, è pronto il piano B per evacuare i Potenti in elicottero. Teatro. Puro teatro. Non è forse questa la regola

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Ero sempre in prima fila…

… oggi non mi permettono più nemmeno di contestare.

Roma, 13:55
INTERCETTAZIONI: FNSI, A ROMA UNO SPETTACOLO DI PROTESTA

Al teatro Ambra Jovinelli di Roma va in scena domani ‘In galera! Gli articoli che potremmo non leggere piu”, uno spettacolo-manifestazione gratuito con attori e giornalisti contro il ddl Alfano, per dimostrare nel modo piu’ evidente i guasti che il ddl Alfano licenziato dalla Camera porterebbe al sistema dell’informazione democratica dei cittadini se il testo venisse approvato anche dal Senato. La performance promossa da Unci, Fnsi e Ordine dei giornalisti, iniziera’ alle 21. Attori, uomini di spettacolo, giornalisti e rappresentanti del mondo sindacale e della societa’ civile si alterneranno ai microfoni per leggere brani delle intercettazioni che hanno consentito ai magistrati di scoprire e agli italiani di conoscere i maggiori scandali degli ultimi anni, dalle razzie economico-finanziarie, alle truffe ai danni dello Stato, dalla sanita’ malata al malaffare dello smaltimento rifiuti. Reati, scandali, ruberie, si legge nel comunicato stampa, che i magistrati avrebbero moltissima difficolta’ a scoprire, reprimere e punire se le norme del ddl Alfano diventassero legge perche’ verrebbero privati della piu’ efficace arma di indagine, dato che le intercettazioni diventerebbero quasi impossibili. Reati pubblici e privati di cui i cittadini, prosegue la nota stampa, non verrebbero piu’ a conoscenza perche’ il testo punta a impedire che i giornalisti possano riferire gli sviluppi delle indagini giudiziarie in modo corretto, compiuto e tempestivo. Tutto il mondo del giornalismo e’ impegnato da un anno a contrastare queste norme liberticide che allontanerebbero l’Italia dall’Europa comprimendo in modo inaccettabile la liberta’ d’informazione.

babbuino

bervattene1

b-uffone3

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Ma non si nota l’assenza?

L’Aquila: maltempo sulla cerimonia di riapertura del centro

21 Giugno 2009 10:14 CRONACHE

L’AQUILA – Rischia di andare semideserta la cerimonia per la riapertura del centro storico dell’Aquila. A meno di un’ora dall’inizio (e’ prevista per le 11) sono pochi i cittadini che hanno sfidato il maltempo e si sono radunati all’imboccatura di corso Federico. Alla cerimonia prenderanno parte il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianni Letta, e del capo della Protezione civile, Guido Bertolaso. (Agr)

L’Utilizzatore Finale scappa come un coniglio, sapendo benissimo di essere investito da insulti e fischi che potrebbero svegliare qualcuno dei fessi che ancora lo votano. Eppure aveva studiato benissimo la data del colpo di teatro: giusto nel giorno dei ballottaggi… pronto all’ennesimo comizio idiota e a propinare un altro mare di cazzate sulla sua inesistente efficienza. E invece si nasconde. Lui, l’Inauguratore Ufficiale e ABUSIVO di tutti i lavori fatti e le opere da Prodi-Bersani-Di Pietro, crede così di evitare il crollo dei suoi candidati ai ballottaggi. Mossa astuta, ma non può scappare in eterno.

b-deficiente72

b-utilizzatore-finale

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“Artisti” del cinema e del teatro… azz!

Anche gli artisti in agitazione
rinviato l’incontro pubblico

■ ■ Si muove anche il mondo
della Cultura. Alcuni artisti
cittadini del mondo del cinema
e del teatro avevano programmato
per stamattina
all’ex vetreria di Pirri una
conferenza stampa di protesta.

°°° Ragazzi, nientepopodimeno che artisti cagliaritani del “mondo del cinema e del teatro“. Oh beh! Non si scherza. Io già m’incazzo e, come a tutti i miei colleghi, mi viene l’orticaria soltanto a sentire la bestemmia del “mondo dello spettacolo“… I nostri sono MESTIERI, imparati faticosamente e maneggiati con cura e con amore. Non esiste nessun mondo dello spettacolo. O meglio, esiste ed è quello delle zoccole e dei tronisti senza cultura né mestiere. E’ il mondo dei lele mora, dei marcocarta, delle simone ventura, e delle maria de filippo. Ma torniamo a questi sedicenti “artisti cittadini”… Ne conosco alcuni e, credetemi, non li piglierebbe in considerazione nemmeno un regista di cresime e matrimoni. Ma in Sardistan hanno tutto in mano loro, grazie a qualche potente politicante imbottito di malaffare e cocaina. E non solamente a Cagliari (dove però circolano i soldi dei contributi pubblici). Ci sono malati di mente, imbroglioni, disadattati, che si spacciano per attori, registi, scrittori, un po’ in tutta l’isola: penso a Carbonia. Gente che ha letto a malapena tre libri sul cinema o sul teatro e IMMEDIATAMENTE fonda un’associazione, una compagnia, un centro di produzione, e subito si attaccano alla tetta dei contributi pubblici comunali-provinciali-regionali. Faccio questo mestiere da quasi cinquant’anni e non ho MAI conosciuto un “artista” sardegnolo che avesse non dico delle qualità o dei talenti, ma nemmeno l’umiltà e le palle per andare fuori qualche anno a IMPARARE! Poi sono stronzo io quando parlo di DESERTO CULTURALE… Solo qualcuna di queste scimmiette può pensare che io goda ad essere l’unico artista in Sardegna. Pensate a che potere contrattuale ho: loro rubano i soldi miei e dei figli, facendo mestieri di cui NON SANNO NIENTE, e io sono relegato tra i monti. Loro hanno distrutto un pubblico tra i più preparati d’Italia, coltivato con pazienza e passione dal sottoscritto, e io dovrò fare triplo lavoro – ORA – per convincere un pubblico asino che oltre alla merda (quella dei malati di mente) esiste anche la cioccolata: si somigliano, viste da lontano, ma prova a mangiarle! Che vergogna! Salvo Alfredo Barrago che fa l’illusionista, e due vecchi teatranti come Mario Faticoni e Tino Petilli che, se avessero mai conosciuto un regista, sarebbero diventati davvero bravi.

L’ARTE MORTIFICATA IN SARDISTAN

corona

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