Berlusconi non ride più

Berlusconi non ride più

di Maria Novella Oppo

C’è stato un tempo, forse, in cui in questo periodo non succedeva più niente (tranne bombe, stragi e governi balneari). Ora invece basta e avanza l’ordinaria non-amministrazione di un governo tenuto in piedi dallo scambista Scilipoti e dalle pernacchie di Bossi. Non si giustifica perciò in nessun modo la dissolvenza estiva dei dibattiti tv, con la maggior parte dei tg ridotta sempre più a Pongo, materia plasmabile dai giochi del potere, o anche dall’impotenza di Berlusconi, ridotto a non saper più nemmeno sorridere alle telecamere. Ieri per esempio, sul solito sfondo pittorico, si stagliava la sua faccia gonfia e triste sotto il trucco pensante, mentre dichiarava di essere soddisfatto del ruolo (notoriamente inesistente) svolto da lui medesimo per la soluzione della crisi greca. E non ha mancato di aggiungere che il governo va avanti senza problemi e che la settimana prossima renderà noto il nome del ministro della Giustizia. Dio mio, e che fretta c’è? Sia come guardasigilli ad personam che come segretario di partito ad personam, nessuno può funzionare meglio di Alfano.
22 luglio 2011
B.porco
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