La mafia si oppone a una legge seria su corruzione e informazione. Ma noi lo permettiamo?!

E’ ovvio che il pupazzo di tutte le mafie si opponga e impedisca al suo reggipalle mosce di partecipare al vertice più importante dell’anno. ma senza una informazione libera e una legge seria contro tutte le corruzioni… MA DOVE CAZZO ANDIAMO?! Siamo ultimi in tutte le classifiche mondiali per colpa di silvio burlesquoni e della sua cosca malavitosa. VOGLIAMO USCIRNE O NO?! Bersani, molla la pariglia e andiamo a elezioni o non ti voteranno nemmeno tuoi figli!!!

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La mafia putrida di burlesquoni blocca La 7 e Santoro e uccide l’informazione.

Santoro-La7, trattative interrotte
Il conduttore: “E’ il conflitto d’interessi”

“Inconciliabili posizioni sulla gestione operativa dei rapporti tra autore ed editore”. Così Telecom Italia Media annuncia lo stop al negoziato. E il suo titolo perde quasi cinque punti a Piazza Affari. Durissimo Santoro: “Stessi problemi legali che la Rai pone alla Gabanelli e norme contrattuali lesive della libertà degli autori e dei giornalisti”. Lucia Annunziata chiude In mezz’ora: “Dimissioni definitive”.

Santoro-La7, trattative interrotte Il conduttore: "E' il conflitto d'interessi" Michele Santoro

ROMA – Interrotte le trattative per il passaggio di Michele Santoro a La7. Lo comunica Telecom Italia Media parlando di “inconciliabili posizioni riguardo alla gestione operativa dei rapporti fra autore ed editore”. Più o meno nello stesso momento, Lucia Annunziata annuncia “dimissioni definitive” in polemica con il direttore di RaiTre, Paolo Ruffini. Non ci sarà, dunque, una

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Altro stop al regime

E’ inammissibile la censura preventiva dell’informazione “on line”

NOI  BLOGGERS  SIAMO  UN PESANTE MACIGNO  CHE SCHIACCERA’  MAFIOLO E IL SUO  SQUALLIDO REGIMETTO

da giovane-lavoraccio

Il sito internet non si può qualificare come un contesto dialogico aperto ai contributi degli utenti, ma rappresenta il mezzo di divulgazione di un elaborato critico destinato ad un numero indeterminato di lettori. In pratica, è un prodotto editoriale che – in quanto tale – può godere delle garanzie in tema di sequestro che

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Carfagna… PRRRRRRRRRRRRRR!

Il ministro chiede 900mila euro di danni. Nella citazione il legale scrive

“Dopo la lettura degli articoli il ministro ha accusato perdite di peso ed emicrania”

La Carfagna querela Repubblica

“Ha riportato frasi ingiuriose della Guzzanti”

http://www.repubblica.it/2009/09/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-30/berlusconi-divorzio-30/berlusconi-divorzio-30.html

°°° Prmai siamo al delirio totale. Sono terrorizzati e sperano di intimidire e mortificare la poca informazione rimasta con le minacce e i ricatti MAFIOSI. Queste merde si stanno cagando sotto: tutto va a rotoli, i sondaggi li maledicono, il mondo li irride e loro NON sanno che pesci pigliare…

esclusa la Carfregna, che di “pesce” non ne ha sbagliato uno.

MARA  SI PREPARA A UN INCONTRO DI LAVORO

culetto

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Il drammatico regime berlusconiano

Dove è finita l’informazione

di EDMONDO BERSELLI

L’ITALIETTA  A  PICCO

carrozza

Esploso in questi mesi come una battaglia di verità, davanti alle contraddizioni e alle bugie del premier, lo scandalo Berlusconi diventa oggi un problema di libertà, come sottolineano tutti i grandi quotidiani europei, evidenziando ancor più il conformismo silente dei giornali italiani. Prima la denuncia giudiziaria delle 10 domande di “Repubblica”, un caso unico al mondo: un leader che

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Maria Novella Oppo

Maria Novella Oppo (l’Unità)

Nuotare nel torbido televisivo

I tg gridano i terzi e quarti posti degli atleti italiani ai Mondiali di nuoto, tralasciando addirittura i nomi dei vincitori, che dovrebbero almeno far parte della notizia. Dilaga anche qui una stolta autoesaltazione di tipo berlusconiano e fascistoide che concorre a inquinare il piacere dell’onestà, della bellezza e di tutto quanto è sport. Le gare, d’altra parte, restano uno dei pochi spazi riservati all’informazione in una tv che rimuove quasi tutto. A partire dalla crisi economica, dalla voce dei terremotati e dalle porcate non di Calderoli, ma del presidente Berlusconi. In compenso, la tv tratta moltissimo, come è anche giusto, del congresso Pd. Ieri mattina se ne parlava sia al Caffè di Corradino Mineo che su La7, con ospiti interessanti e accaniti nel dividersi. Alcuni hanno detto che, forse, si è esagerato nell’occuparsi degli stravizi del premier. Senza pensare che la tv se ne è occupata ben poco e, verosimilmente, gran parte degli italiani ancora non ne sa niente.

b.duce

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Minculpop

Berlusconi, feste e ragazze per Minzolini «non è una notizia»

Dopo le polemiche del mondo politico e dei telespettatori che da giorni invocano lo “sciopero del canone”, il direttore del Tg1 Augusto Minzolini è apparso questa sera in tv per «spiegare» l’oscuramento di quasi una settimana di tutte le notizie sulle inchieste di Bari e il giro di ragazze pagate per partecipare alle feste di Berlusconi.

«Ad urne chiuse voglio spiegare a voi telespettatori perché il Tg1, malgrado le polemiche, ha avuto una posizione prudente sull’ultimo gossip o pettegolezzo del momento: le famose cene, feste o chiamatele come vi pare, nelle dimore private di Silvio Berlusconi a palazzo Grazioli o Villa Certosa. Il motivo è semplice: dentro questa storia piena di allusioni, testimoni più o meno attendibili e rancori personali non c’è ancora una notizia certa e tanto meno un’ipotesi di reato che coinvolga il premier e i suoi collaboratori». Così il direttore del Tg1 Augusto Minzolini, sul quale si è scatenata la polemica dell’opposizione per lo scarso rilievo dato all’inchiesta della Procura di Bari sulle frequentazioni nelle residenze private del premier Silvio Berlusconi di Villa Certosa e Palazzo Grazioli, si è rivolto con un editoriale ai telespettatori nell’edizione delle 20.


°°° Capito che vermi hanno in mano il 99% dell’informazione in questa italietta? Tutti i giornali, le radio, e le televisioni del mondo parlano di questo scandalo vergognoso e miserabile e minzolini… tace, nasconde, ha una “posizione prudente”. Chissà come ci resterà anche lui quando il suo proprietario scapperà o schiatterà e il posto che occupa abusivamente verrà finalmente occupato da un GIORNALISTA.

MINZOLINI

verme-piccolo

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Ero sempre in prima fila…

… oggi non mi permettono più nemmeno di contestare.

Roma, 13:55
INTERCETTAZIONI: FNSI, A ROMA UNO SPETTACOLO DI PROTESTA

Al teatro Ambra Jovinelli di Roma va in scena domani ‘In galera! Gli articoli che potremmo non leggere piu”, uno spettacolo-manifestazione gratuito con attori e giornalisti contro il ddl Alfano, per dimostrare nel modo piu’ evidente i guasti che il ddl Alfano licenziato dalla Camera porterebbe al sistema dell’informazione democratica dei cittadini se il testo venisse approvato anche dal Senato. La performance promossa da Unci, Fnsi e Ordine dei giornalisti, iniziera’ alle 21. Attori, uomini di spettacolo, giornalisti e rappresentanti del mondo sindacale e della societa’ civile si alterneranno ai microfoni per leggere brani delle intercettazioni che hanno consentito ai magistrati di scoprire e agli italiani di conoscere i maggiori scandali degli ultimi anni, dalle razzie economico-finanziarie, alle truffe ai danni dello Stato, dalla sanita’ malata al malaffare dello smaltimento rifiuti. Reati, scandali, ruberie, si legge nel comunicato stampa, che i magistrati avrebbero moltissima difficolta’ a scoprire, reprimere e punire se le norme del ddl Alfano diventassero legge perche’ verrebbero privati della piu’ efficace arma di indagine, dato che le intercettazioni diventerebbero quasi impossibili. Reati pubblici e privati di cui i cittadini, prosegue la nota stampa, non verrebbero piu’ a conoscenza perche’ il testo punta a impedire che i giornalisti possano riferire gli sviluppi delle indagini giudiziarie in modo corretto, compiuto e tempestivo. Tutto il mondo del giornalismo e’ impegnato da un anno a contrastare queste norme liberticide che allontanerebbero l’Italia dall’Europa comprimendo in modo inaccettabile la liberta’ d’informazione.

babbuino

bervattene1

b-uffone3

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Ma quanti cavoli!

Roma, 10:20
CONI: PETRUCCI A GELMINI,ULTIMI IN UE PER SPORT A SCUOLA

“Caro ministro, mi rivolgo a lei in maniera non convenzionale, con spirito di grande collaborazione e disponibilita’ e allo stesso tempo con rinnovata fiducia e speranza per quella sfida che costituisce il primo degli obiettivi che gli organi del Coni, da poco rinnovati, si sono posti nel programma del nuovo quadriennio: l’effettiva introduzione dell’attivita’ motoria e sportiva, in ogni ordine e grado della scuola”. Inizia cosi’ la lettera aperta del presidente del Coni Gianni Petrucci rivolta, a nome della Giunta e del Consiglio Nazionale, al ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. Una missiva, letta in avvio di Consiglio nazionale, “che vuole rappresentare le richieste, le aspettative e lo stato d’animo di un intero movimento nei confronti del mondo della scuola”. Petrucci, nella lettera, lamenta un grave ritardo nell’attuazione dell’obiettivo numero uno del Coni, l’introduzione dello sport nella scuola: “La partita dello sport nella scuola non solo non si e’ vinta, ma non si e’ riusciti nemmeno a giocarla -recita Petrucci- e la delusione e’ grande perche’ nonostante tutti i tentativi fatti nel corso degli anni, il nostro Paese, che eccelle in molti settori, purtroppo nella classifica della presenza dell’attivita’ motoria e sportiva nell’ambito scolastico e’ tristemente agli ultimi posti in Europa”. Petrucci, che ricorda come lo sport difenda anche la salute dei giovani, chiede a gran voce di “passare ai fatti, alle iniziative concrete”, partendo dalle risultanze dell’incontro di gennaio e augurandosi che queste “possano essere messe al piu’ presto all’ordine del giorno del Tavolo tecnico congiunto Miur-Coni recentemente costituito”.

°°° Caro Petrucci, lei è il solito comunista disfattista. Sì, è vero, siamo ultimi in Europa nello sport a scuola, ma siamo ultimi anche come libertà d’informazione, cultura media, onestà, educazione civica, legalità ecc. In compenso, siamo i primi assoluti come evasione fiscale, corruzione in ambiti governativi e non, mafie varie, velinismo, zoccolificio, furberia, diseguaglianze sociali, xenofobia, fascismo,razzismo, leghismo, volgarità, disorganizzazione, carenza di servizi, ecc.
Come vede, caro presidente, non bisogna guardare solo le cose che non funzionano nel nostro paese: abbiamo anche delle eccellenze.

beata-ignoranza2

angelo-vacca

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