Melina, i bulletti e… (lungo)2

Ho telefonato alla direttrice didattica, ma lei non c’era o non è voluta venire al telefono.Mi ha richiamato ilgiorno dopo, dicendomi di essere stata a scuola e di aver parlato con alunni einsegnanti: tutto normale, dice, ma la colpa èdi sua figlia che non si fa capire.

NON SI FA CAPIRE?!

Mi sono fatto una grassa risata e lei si è schizzata di brutto: “Non le permetto di ridere!”

Ma mi permetto eccome! Melina ha girato l’Italia inlungo e in largo, parla correttamente l’italiano e il russo, corrisponde con tante amichette da tutte le parti e si fa capire benissimo da tutti. Ha un lessico e una nomenclatura che moltissimi liceali si sognano… NON SI FA CAPIRE?!  Ma la preside, per accentuare il suo ruolo e la sua autorità, mi ha mandato questa raccomandata:

da preside

da preside1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le ho risposto immediatamente così:

SADALI mercoledì 16 dicembre 2009

Alla dott.ssa Cerniani

E p.c.

All’operatore sociale del comune di

SADALI

 

 

Rispondo alla raccomandata del 12/12/2009

Prot n° 3643

 

  • La situazione, non di “incomprensione”, ma di aggressione, bullyng e razzismo, nei confronti di Melina è cominciata lo scorso anno ed ha avuto delle punte inaccettabili anche durante il corso di nuoto. Mi dispiace dirlo, ma è continuata anche dopo il rientro della bambina a scuola: pare che siano soprattutto due dei suoi compagni ad agire proditoriamente, quando le maestre non vedono e non sentono.
  • Lei non lo sa, ma ho altri tre figli: e tutti e tre si sono affermati ed hanno comprato casa, belle case, non a Sadali, ma a Londra e a Milano. Marybel, la maggiore, vive a Londra da sedici anni; lì ha conseguito due lauree e una ventina di master; lavora come assistente dei giudici in tribunale e insegna coreografia e performing art. Mila, ha vissuto a Londra per 18 anni, ora si è trasferita a Milano. Dopo la laurea in lingue e qualche anno di lavori umili, è stata assunta dalla British Airways, dov’è ancora oggi una delle più anziane e stimate hostess internazionali. Lucio Wilson, 37 anni, ha abbandonato presto l’università ed è oggi uno dei più apprezzati autori teatrali e televisivi ed uno dei più originali sceneggiatori italiani. Cerchi Lucio Wilson su qualunque motore di ricerca e su Wikipedia. Ha più pagine di me e non usa il cognome: basta il padre a pagare lo scotto di aver detto NO alla malavita di Hardcore.
  • Come vede, so come si educano e si allevano i figli e Melina sta percorrendo la stessa strada dei fratelli maggiori. Altro che non “si fa capire”…
  • Io definisco, com’è giusto, “porcilaia” l’edificio scolastico, come tante casette carine di facciata, ma costruite in modo assolutamente malsano e senza un minimo di criterio legato alla bioedilizia, alla salute, ed al risparmio energetico. Nulla a che vedere con la sporcizia o con la pulizia dell’edificio. E’ solo che in Sardegna in troppi si improvvisano geometri e muratori. Se poi la struttura della scuola elementare di Sadali ha passato l’esame del “tecnico del ministero”… Beh, allora è tutto chiaro. Allude forse al peggior ministero all’istruzione (non a caso hanno cassato anche la BASILARE e FONDAMENTALE dicitura “pubblica“) DEL MONDO E DI TUTTI I TEMPI? Al ministero di questo governicchio malavitoso e incapace che ha devastato l’Italia ed è schifato e irriso dal mondo intero? Al ministero retto da una signorina che è andata da Brescia a comprarsi il dottorato a Catanzaro? Si riferisce alla ministra ignorante sesquipedale che dice “egìda”, “i carceri”, e altre amenità del genere e che ha dei dirigenti al suo ridicolo livello che sbagliano persino i temi degli esami?
  • O a quella che è stata cacciata dalla sua, seppur misera, veste pubblica per “manifesta incapacità”?
  • Parla del ministero retto da QUESTA scienziata?
    • Ebbene sì, signora, mi spiace deluderla, ma io valuto capacità altrui fin dall’età di 16 anni; a 19 dirigevo due case discografiche a Milano (Belldisc e Produttori Associati) ed avevo ai miei ordini 45 persone, oltre a decine di artisti e ai venditori. Può fare delle ricerche su Internet e magari leggere l’enciclopedia Wikipedia, che mi ha dedicato una stringatissima biografia. Sono stato condannato dalla mafia al potere, ormai da quasi vent’anni, alla morte civile. Tuttavia, ho un blog con circa tre milioni di lettori da tutto il mondo e ricevo quotidianamente oltre mille email di sostegno, richieste d’aiuto da parte di colleghi e di giovani autori, musicisti, registi, ecc. Le mie pagine di Myspace e di FB solo tra le più lette e seguite d’Europa. Se la diverte saperlo, in questi anni, ho rifiutato una quarantina di filmazzi di serie B e altrettanti programmi tv, vedi l’isola dei famosi… dove mi offrivano quasi un milione di euro. Sto qui a fare la fame, signora, ma cammino a testa alta e guardo negli occhi i miei figli e i miei tanti amici, anche sadalesi.
    • Sì, signora, so valutare perfettamente un insegnante e le certifico che qui sono in ritardo di almeno due anni, rispetto ad altre classi sparse per l’Italia. Non per incapacità di tutti gli insegnanti, forse, ma questo è il dato. Tragga lei le conclusioni.
    • La direttrice che l’ha preceduta, appena saputo che ero qui e che mia figlia frequentava la sua scuola, si è premurata di venire a trovarmi e mi ha chiesto una mano per organizzare “qualcosa di serio”. Peccato, non ho potuto esserle d’aiuto: forse era troppo attiva e innamorata della scuola ed è stata allontanata troppo presto.
    • Per il resto, la invito nuovamente a seguire (e risolvere) la vicenda che riguarda Melina, non voglio trovarmi costretto a far intervenire la Procura della Repubblica.
    • La ringrazio per l’attenzione
    • Cordiali saluti
  • “Nel mese di marzo dell’anno 2000 la signora Maria Stella Gelmini, presidente del consiglio comunale del Comune di Desenzano sul Garda per Forza Italia, fu espulsa dal consiglio, su mozione del suo partito, con la seguente motivazione
  • [Delibera del consiglio comunale n. 33 del 31/03/2000]:
  • *”manifesta incapacità ed improduttività politica ed organizzativa”
  • Lucio Salis

    Mercoledì 9 dicembre, intorno alle 23, abbiamo dovuto portare Melina urgentemente alla Guardia Medica, in preda a lancinanti dolori di stomaco: ansia e nervosismo, è stata la diagnosi. Il 17 è stata ancora malissimo enon è andata a scuola.Il giorno dopo, la maestra Lorena le ha appioppato un due: perché non è andata a chiedere i compiti da qualche compagno. Le ho scritto un messaggio sul diario, ricordandole la situazione e pregandola di non infierire su una bambina, che ha i migliori voti e il miglior rendimento della classe – NONOSTANTE TUTTO – Bastano i compagni a mortificarla. Venerdì scorso, uno dei bulletti, tra il divertimento generale, le ha puntato ripetutamente un raggiolaser sugli occhi. L’oggetto è scomparso subito tra l’omertà generale. Sabato, la bambina è tornata in lacrime “Non ci voglio più andare in quella scuola!” E’ stata aggredita e strattonata violentemente da uno dei bulletti e rimproverata perché parlava con Meriam, una bambina marocchina.

    Oggi preparol’esposto alla Procura. Vi prego di postare i vostri commenti qui enon solo su FB. Scusate per la lungaggine, ma moltissimi di voi volevano sapere più chiaramente cosa accadesse qui. Grazie a tutti.

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Buongiorno a tutti!

Dunque… Marybel, la mia figlia maggiore, martedì ci ha riportato Melina da Londra. Abbiamo passato qualche giorno a sentire le meraviglie di questo primo viaggio in solitaria della nostra principessina: viaggio da sola a Milano, dove c’era Lucio Wilson ad accoglierla: shopping, cinema e pizzeria… due giornate meneghine, visita alla sorella Mila,  e poi sono volati a Londra da Marybel: musei, shopping, pranzi in giro nei locali etnici, gita a Brighton per una festa sul mare e quindi rientro in pompa magna. L’aereo della British è arrivato addirittura con 25 minuti di anticipo. Sabato siamo stati a Oristano: due orette alla spiaggia della mia infanzia, Abarossa, a raccogliere telline (che abbiamo messo in una bottiglia a spurgare nell’acqua di mare, e quindi ci siamo incontrati a Simaxis con Gianluca. Gianluca (Bachile Fossu) è un ragazzo sveglio e simpatico che ci ha venduto dell’ottimo olio extravergine fruttato medio. Alle 16 siamo arrivati a casa. Ieri, siamo andati dai nostri amici di Barisardo, dato che Olindo mi aveva promesso delle cose che mi fanno impazzire, ma che non si possono pescare… Siamo stati per cinque ore al suo capanno sugli scogli, mentre Melina e le bambine di Olindo e Beata sguazzavano nella piscina naturale e sicura a dieci metri da noi. Dopo pranzo, dato che in Sardistan non esistono le autostrade, abbiamo abbandonato Marybel nel miglior villaggio turistico della costa: al Telis di Arbatax. Tutti contenti. Stanchi ma felici, il nostro piccolo clan è tornato a casa. Oh, yes.

BUONA SETTIMANA A TUTTI!

P.S. Se non vi abbonate al mio blog, vi scateno mia suocera…

HLKa

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Tornato sono e abbracciato vi ho

Amici, sono molto felice. E’ tornata Melina e ho riabbracciato la mia figlia maggiore, Marybel, che non vedevo da due anni. Grande mangiata di cozze crude (che mi son fatto portare di mattina ed ho messo a bere in acqua di fonte e sale marino) , perfette.  Ora usciamo a respirare ginepro e lavanda qui intorno e poi a nanna. Troppe curve e troppe ore in macchina.

orsetti

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Il ritorno del Cazzaro

Il premier ringrazia per iscritto che gli ha dato il voto e dice
“Ora il governo è più solido, non mancate l’appuntamento con i ballottaggi”
Berlusconi agli elettori del Pdl
“Primi nonostante le calunnie”

Berlusconi agli elettori del Pdl “Primi nonostante le calunnie”

ROMA – Un ringraziamento, scritto, agli elettori. Silvio Berlusconi sceglio un modo per lui inusuale per rompere il silenzio dopo le elezioni. Un lungo messaggio quello partito da Palazzo Chigi per dire: “Abbiamo vinto nonostante le calunnie su di me”. Il premier sembra non vedere i problemi, che pure i numeri indicano chiaramente, che l’ultima tornata elettorale ha posto al suo neonato partito finito lontano da quel 40% che egli stesso aveva previsto come risultato possibile. Sceglie, da ottimo propagandista, la strada dell’ottimismo.

“Vi ringrazio di cuore – scrive il premier – perché al di là del conforto mio personale, avete sancito la nostra vittoria sia nelle elezioni europee sia in quelle per le amministrazioni locali, cambiando a nostro favore la geografia politica in moltissimi Comuni e Province da sempre dominati dalla sinistra. Con il voto avete confermato che il Popolo della Libertà è il primo partito in Italia in tutte e cinque le Circoscrizioni europee, con un vantaggio più che raddoppiato rispetto ad un anno fa sul maggiore partito d’opposizione”. Il Cavaliere ricorda i 29 europarlamentari eletti e il secondo posto (non il primo come diceva alla vigilia) fra i partiti del gruppo del Ppe.

Poi aggiunge: “E’ un risultato che ci rende orgogliosi, perché conferma una volta di più che il nostro governo ha saputo affrontare meglio di altri in Europa la crisi economica. Mentre in altri Paesi i governi hanno perso consenso, noi i nostri consensi li abbiamo confermati e consolidati e la stabilità del governo ne esce rafforzata. Il nostro governo si è impegnato a non lasciare nessuno solo di fronte alla crisi. Continueremo a farlo, e procederemo con passo ancora più spedito nell’attuare le riforme necessarie per ammodernare l’Italia”.

°°° Lo sconfitto riappare dopo tre giorni di assoluto mutismo. Ma ve l’immaginate se avesse davvero vinto? Cominciamo col dire che se c’è uno aduso a calunniare il prossimo è proprio silvio berlusconi. Nessuno l’ha mai calunniato: è lui che continua a comportarsi da gangster pedofilo e maniaco volgare. Secondo: mentre c’è una paurosa avanzata della destra in tutta Europa, lui è l’unico ad aver perso più di tre punti. Non solo, ma dopo una presenza fastidiosa e pressante a reti unificate, nonostante le menzogne raccontate al popolino da tutti i suoi megafoni, ha preso centinaia di migliaia di preferenze IN MENO rispetto a tutte le elezioni precedenti. Se avessi candidato Melina, la mia bambina di nove anni, come capolista in tutte le circoscrizioni, con soli due o tre passaggi televisivi avrebbe preso almeno sei milioni di preferenze. Mafiolo ne ha prese poco più di due milioni e mezzo: un fiasco totale! Ma se consideriamo che lui, ancora il giorno prima delle elezioni, sventolava i suoi sondaggi che lo davano al 45% e invece si è fermato al 35%… beh, allora si tratta di DISFATTA!
Chiudo con una scommessa… ci mettiamo una bevuta che le giunte dei famosi Comuni e Province conquistati alla sinistra saranno in brevissimo tempo decapitate e falcidiate da arresti per mafia, camorra, corruzione, concussione, abuso d’ufficio, etc? A Cominciare dalla Campania… In Sardegna, intanto, burlesquoni ha perso oltre dieci punti rispetto a pochi mesi fa. Vi dice niente?

b-cazzaronucleare1

bpesto

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Cardi

Mi sono fatto una bella passeggiatina a pedane con la famigliola, comprensiva di cagnetta. Ho potuto ammirare un fervere di lavori di restauro, finanziati anche coi miei soldi, che il buon sindachetto ubaldo meloni ha elargito a cani e porci… ma non a me. Eh sì che io sono il più vecchio abitante inurbato del centro storico. Eh sì che la mia è una casetta in pietra del 1200, riattata nei primi del ‘700, e quindi avrei più diritti di altri. Ma tant’è… Comunque, ho preso un chiletto di cardi selvatici, che ho pulito dalle spine giù sulle panchine di Fundusei. Ora Lena e Melina stanno preparando involtini di carne e formaggio e mettendo a bollire i cardi. Buon appetito!

QUI CI SONO: IL PONTICELLO DI FUNDUSEI, LA MIA PIAZZETTA CON MELINA E LA SUA AMICHETTA GINEVRA, LA CASCATA E IL MULINO AD ACQUA DIETRO CASA, CON OLINDO, L’IMPASTO PER LE TAGLIATELLE, LE TAGLIATELLE E L’ARROSTINO DI PURQUà, LA MIA SECONDA, FAMIGLIOLA

fundusei

meli-ginni

mulino

cascata

conolindo

pasta

tagliatelle

arrosto

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Bene, parliamo di cani

Onorate la Resistenza e la Liberazione, torniamo un po’ al cazzeggio del fine settimana. Oggi volevo parlare di cani. Molti di noi ospitano un cane, ma non tutti sanno come ci si comporta col miglior amico dell’uomo. Io ho capito subito perché il cane è il miglior amico dell’uomo… e ti credo! Gli dai da mangiare, da dormire, lo curi, lo vaccini, gli regali la medaglietta, lo porti a trombare… Anche io sarei il miglior amico dell’uomo (meglio della donna) se mi facesse trovare sempre la pappa pronta!
Mio padre aveva un bastardino, Furia, ma lo teneva legato con una catena corta in un orticello a un km da casa. Raramente gli portava da mangiare. Insomma, lo trattava come ha sempre trattato i figli e non fa testo. Nonno aveva un cane. L’aveva chiamato FERMO… ed era un casino quando gli dava gli ordini: “Vieni qui, Fermo!” Povera bestiola, l’hanno ricoverato alla neuro per cani dopo sei mesi. Allora ne ha preso uno da caccia. Si trovavano col suo amico Bustianu in piazza, alle sei del mattino: nonno portava il cane e le armi, Bustianu (Sebastiano) si sarebbe occupato del vino e del cibo. Non era cosa… Già la prima mattina ci fu uno screzio. Nonno aveva i fucili, i pugnali, le cartuccere e il nuovo cane da caccia. Bustianu si presentò con due panini microscopici, un pezzetto di salsiccia, e una damigiana da 50 litri di cannonau.
“Non capisci proprio niente! – lo rimbrottò mio nonno – E adesso, che cosa ce ne facciamo di tutto quel pane?!”
La giornata andò male, anche se il cane si confermò un autentico CANE DA RIPORTO… Ne senso che all’andata, tutto bene, arrivò a Monte Arci con le sue zampe, ma al ritorno lo ha dovuto RIPORTARE mio nonno in braccio. Era stanco.
Da ragazzo ero poverissimo e facevo tanti mestieri: tiravo la cinghia. Una volta ho fatto persino l’addestratore di cani. Io tiravo la cinghia e loro me la riportavano.
Una volta, mi avevano affidato un alano, alto e grosso. Ovviamente, usavo un guinzaglio bello robusto di cuoio e CORTISSIMO. L’alano tira come una locomotiva e se gli lasci il guinzaglio lungo può diventare pericoloso. Mi legavo bene il capo del guinzaglio al polso e mi era venuto un braccio come Maciste. Questo cane era parecchio stronzo e disubbidiente. La cosa che gli piaceva di più era passeggiare lungo il molo del porto di Cagliari. Un casino. Insisteva sempre che lanciassi un bastone in acqua e gli piaceva da matti tuffarsi per prenderlo. Poco male. Senonché io lanciavo il bastone e mi dimenticavo sempre di liberare il polso dal guinzaglio. Lui si tuffava beato e io tornavo sempre a casa fradicio e puzzolente di nafta: l’acqua del porto è proprio sporca e inquinata e il cane era davvero stronzo.
Adesso Melina, la mia piccola, ha un cane da cuccia. Dorme sempre. E’ un cane stranissimo: è una piccola stronza disubbidiente di nome Lilli, un incrocio tra un piccolo canguro, un pipistrello e una lontra. Fa schifo proprio. In compenso, piscia e caga dentro casa.
Mi toccherà disperderla nell’ambiente.

cane1

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