Lo sfascio di Burlesquoni e Tvemonti non si ferma. Senza benzina la polizia penitenziaria e il governo non paga!

Niente benzina, processi a rischio

I detenuti non vengono portati in aula: i distributori non prendono i buoni carburante della polizia penitenziaria

Auto della Polizia Penitenziaria a un posto di blocco
Auto della Polizia Penitenziaria a un posto di blocco

ROMA – E ora saltano anche i processi con i detenuti perché manca la benzina per tradurre gli imputati dal carcere al tribunale. Succede a Vibo Valentia e la stessa scena sta per ripetersi a Santa Maria Capua Vetere. Ma l’intero circuito delle traduzioni affidato alla polizia penitenziaria è ad alto rischio perché i tagli lineari imposti al ministero della Giustizia hanno raggiunto pure i serbatoi dei blindati blu. I distributori che di solito accettano le «tessere carburanti» del ministero, infatti, iniziano a chiedere i contanti visto che i ritardi nei pagamenti (già posticipati a 60-90 giorni) sono iniziati già a gennaio.

ORGANICI SCARSI -L’ultima segnalazione arriva dalla Calabria, dal procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, Mario Spagnuolo, che la scorsa settimana ha ricevuto una telefonata molto allarmata da parte del direttore della casa circondariale: «Caro dottore, le comunico che non ci forniscono più la benzina a credito per i nostri mezzi, i fondi sono finiti da tempo…». Per cui le udienze con i detenuti rischiano di saltare ogni giorno perché

Continua a leggere

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter