Scandalo calcio, scandalo governicchio: stessa cosa, stessi protagonisti malavitosi.

I giocatori «responsabili»

di Maria Novella Oppo

Mentre il partito di plastica si fa una plastica, Berlusconi tenta ancora di disinnescare i referendum, pur dicendo che tanto sono inutili. E siccome, parafrasando Oscar Wilde, niente è più indispensabile della cose inutili, il casino è grande sotto il Sole. Tutto sembra destinato a franare, perfino la religione nazionale del calcio, scosso da un ciclone di corruzione, compravendite, scommesse e infiltrazioni camorristiche. Tale e quale la politica del governo, che infatti, tace sulla questione, non avendo alcuna morale da fare ai campioni strapagati o anche ai campioncini pagati così così, cioè sempre cento volte più dei metalmeccanici, ai quali invece tutti fanno la morale. Sfilano nei tg la facce e i gol dei calciatori intercettati, i quali, sorpresa!, parlano un italiano meno volgare delle olgettine laureate. È immorale vendere e comprare le partite, è vero, ma, in fondo, è più antisportivo vendere le partite o le sorelle e le figlie? Meglio lasciarsi fare un gol o vendere se stessi in Parlamento? Magari, d’ora in avanti, per decenza, i giocatori venduti potremmo chiamarli «responsabili».
6 giugno 2011


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Lo scandalo de La Maddalena

Prodi e Soru hanno fatto un immenso regalo alla Sardegna e alla Maddalena, liberandoci di una pesante servitù militare e programmando la riconversione degli immobili e delle aree, per dare UN FUTURO  alla zona, uno sviluppo serio e sostenibile, creando anche numerosissimi nuovi posti di lavoro.

Berlusconi ha depredato l’isola e gettato alle ortiche tutto quel grande lavoro. Cappellacci, inesistente e inidoneo, poveraccio, non ha fatto che avallare questo sfascio. Ora, qualche asino di assessore regionale dà le colpedi questo ennesimo LORO disastro a … Prodi e a Soru! DA PIGLIARE A SCHIAFFI!

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Il drammatico regime berlusconiano

Dove è finita l’informazione

di EDMONDO BERSELLI

L’ITALIETTA  A  PICCO

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Esploso in questi mesi come una battaglia di verità, davanti alle contraddizioni e alle bugie del premier, lo scandalo Berlusconi diventa oggi un problema di libertà, come sottolineano tutti i grandi quotidiani europei, evidenziando ancor più il conformismo silente dei giornali italiani. Prima la denuncia giudiziaria delle 10 domande di “Repubblica”, un caso unico al mondo: un leader che

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“Berlusconi, potere senza limiti”

Il duro attacco dell’ex direttore di Le Monde, Colombani

“Berlusconi, potere senza limiti”

Guatemala, Nuova Zelanda, Zimbabwe: lo scandalo sulla stampa di tutto il mondo

Il Daily Mail pubblica foto del premier: Ghedin annuncia azioni legali
dal nostro inviato GIAMPAOLO CADALANU

L’ITALIA  ALLA  DERIVA

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LONDRA – Il giudizio di Jean-Marie Colombani è lapidario: “Berlusconi si comporta come se

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The Times (quotidiano comunista)

Analisi della parabola del premier: dalla grande popolarità
della crisi del terremoto alle sempre più frequenti contestazioni

Il Times su Berlusconi

“Da eroe a buffone”

dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI

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LONDRA – “Da eroe a buffone”: così il Times di Londra riassume gli ultimi mesi per Silvio Berlusconi. Ovvero dal ruolo di salvatore nei giorni del terremoto in Abruzzo, quando il premier volava nei sondaggi, alle sempre più frequenti contestazioni, ai fischi, agli insulti come appunto “buffone”, che accompagnano le sue apparizioni, come accaduto dopo la sciagura di Viareggio. Il premier, scrive il quotidiano londinese, sembra sorpreso ed incerto davanti al mutato atteggiamento dell’opinione pubblica nei suoi confronti: lui che è sempre stato “orgoglioso del suo rapporto con l’uomo della strada”, all’improvviso si sente messo nel mirino. E reagisce, afferma il Times, dando prova di nervosismo e frustrazione, con le solite accuse a “comunisti e complottatori”.

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E io pago…

Cuffaro garantì la possibilità di congedo definitivo con 25 anni di contributi
Sicilia, baby pensionato in Regione
il super-manager si ritira a 47 anni

di MASSIMO LORELLO (Repubblica)

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PALERMO – In pensione a 47 anni, lasciando nel pieno della carriera una delle poltrone più ambite della Regione siciliana. Pier Carmelo Russo, segretario generale dell’amministrazione dell’Isola, è pronto a mettersi in congedo, anche se al riguardo abbozza una blanda smentita. Il suo onorario ammonta a 170 mila euro annui che diventano 194 mila con la premialità. Da pensionato percepirebbe circa il 75 per cento dello stipendio. Baby pensionato diverrà grazie a una legge che vale solo in Sicilia ed esclusivamente per i dipendenti regionali.

Basta avere un anziano genitore in cattive condizioni di salute. Chi non ne dispone può sempre procurarselo. È il caso di un’impiegata che per andare in pensione dopo appena 20 anni di lavoro si è fatta adottare da una malconcia novantenne. La legge, d’altra parte, glielo consentiva. L’amministrazione dell’Isola, quando a guidarla era ancora Salvatore Cuffaro, ha deciso di garantire a qualsiasi dipendente che abbia un genitore, un coniuge o un figlio affetto da una malattia “di particolare gravità” la possibilità di congedarsi definitivamente dal lavoro non appena raggiunti i 25 anni contributivi per gli uomini e i 20 per le donne con prole. In tutti gli altri enti pubblici, ammettono dalla stessa Regione, i dipendenti non godono dei medesimi privilegi ma possono contare al massimo su qualche giorno di permesso in più. Robetta, insomma.

E adesso si prepara a sfruttare questo scivolo il capo della segreteria generale Pier Carmelo Russo. Lo ha piazzato lì, nel febbraio scorso, il governatore Raffaele Lombardo spodestando da quell’ambitissima poltrona un fedelissimo di Cuffaro come Salvatore Taormina, spedito in altri uffici. Ma ora è lo stesso Lombardo a far trapelare il suo risentimento sul possibile precoce pensionamento di Russo. E il diretto interessato prova a smentire le voci sul suo congedo. “Allo stato non è previsto”, dichiara Russo, ma poi aggiunge: “È vero, ho presentato la domanda per miei problemi familiari ma non l’ho fatto adesso”. E conclude: “Cofferati è andato in pensione per accudire un figlio, io lo faccio per un genitore. Dov’è lo scandalo?”.

°°° Visto? E’ strano che a uno così non gli vengano le emorroidi sotto il naso. E non si vergogna nemmeno di rubarsi la “premialità”… Ma premialità de che?! State amministrando la regione più mafiosa del mondo, una terra che VOI avete distrutto coi vostri furti e la vostra arroganza di potere malavitoso e volete pure la premialita? LA GALERA ci vorrebbe per voi!

pensionato


BABY PENSIONATO SICULO

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Consigli per gli acquisti

Premier a cena coi giudici costituzionali, è polemica

Il 6 ottobre ci sarà l’udienza della Corte Costituzionale sul Lodo Alfano, ma intanto è già polemica dopo la notizia di una cena riservata del premier e del ministro Alfano a casa del giudice costituzionale Luigi Mazzella. Alla serata hanno partecipato un altro componente dell’Alta Corte Paolo Maria Napolitano, oltre a Gianni Letta e al presidente della commissione affari costituzionali Carlo Vizzini. La cena sarebbe avvenuta a maggio ma ne ha dato notizia ora l’Espresso: il giudice ha confermato dicendo che lui a casa invita chi vuole e ha negato che si sia parlato del Lodo Alfano. Continua a leggere

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