“Monti come Berlusconi” °°° Vendola l’ha capito subito.

 

“Monti come Berlusconi”. I sindaci del Sud (con Vendola) rompono il fronte pro-tecnici

Al meeting per il “bene comune”, partono critiche al governo dagli amministratori locali. De Magistris: “Io vedo solo poteri forti”. Zedda: “Non c’è differenza dal precedente governo”. Emiliano (Pd): “Il mio partito dice che queste liberalizzazioni sono il nuovo Risorgimento. Non sono d’accordo”

Gli amministratori del Sud fanno rete e animano l’opposizione alle politiche del governo Monti e all’unanimismo che lo sostiene. Da Napoli, in nome della difesa dei beni comuni – acqua, trasporti, scuola, territorio – dall’assalto delle privatizzazioni, il sindaco Luigi de Magistris rilancia lo
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Comuni virtuosi. Spiegatelo ai sindaci asini della Sardegna come si fa.

Federico Simonelli

Comuni virtuosi 2011
Il premio “5 stelle” va a Castellarano

Fra i 32 Comuni iscritti al bando quest’anno un premio speciale è andato all’amministrazione di questo paese in provincia di Reggio Emilia particolarmente eccellente nelle cinque categorie di gara: gestione del territorio, impronta ecologica, rifiuti, mobilità e nuovi stili di vita. Tra i premiati anche Berlingo, Senigallia, Baronissi, Saronno e Bagnoli Irpino

“Certo ora con la manovra economica i nostri progetti saranno sempre più difficili da realizzare, tenga presente che i tagli del governo sono davvero spaventosi. Ma il nostro è un impegno che richiede anche un grande sforzo di fantasia in qualche modo, di creatività, che può andare oltre il semplice aspetto economico”. Luca Fioretti, sindaco di Monsano in provincia di Ancona e presidente dell’Associazione Comuni virtuosi, è realista sull’impatto che la finanziaria bis avrà sull’attività dell’associazione promotrice di buone pratiche nelle amministrazioni locali, ma non è ancora scoraggiato.

Come ogni anno, l’associazione creata cinque anni fa da Fioretti insieme ai sindaci di Vezzano Ligure, Melpignano e Colorno, ha selezionato i Comuni italiani più “virtuosi” per quanto riguarda le categorie gestione del territorio, impronta ecologica, rifiuti, mobilità e nuovi stili di vita. E ora si prepara alle premiazione ufficiali, che

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Buonanotte! Ma in Sardegna esistono i sindaci?

Ne potrei dire mille, ma propongo un solo quesito:

la Sardegna si sta spopolando. I paesini dell’interno hanno quasi dimezzato i residenti in soli cinque anni e metà delle case sono VUOTE.

a) I sindaci non sono all’altezza del loro compito.

b) Sono asini e sono lì solo per rubare uno stipendietto.

Secondo voi?

ahia

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Protesta a Firenze: «Cento sindaci al tappeto»

Uno squillo di sirena e 100 sindaci sono andati ‘al tappeto’ in piazza della Signoria, in mezzo ad una folla di turisti assai stupiti. Si è appena svolto così il flash mob organizzato dagli amministratori locali dell’Italia centrale per protestare contro la rigidità del patto di stabilità e chiedere al Governo un allentamento dei vincoli di bilancio.

°°° Comodo “tenere” i conti evitando di spendere per il welfare, per i servizi, per la scuola, la ricerca, la cultura, ecc. Mentre si scialacqua per i cazzi loro o per regalare l’Ici al vaticano e agli  altri  grandi ladri, per le società morte come alitalia, ponte sullo stretto (il culo di capezzone?), per le centrali nucleari che non si faranno mai, per le zoccole, la coca, i trans, le ville, gli appalti alla mafia, per lepoltrone strapagate agliamici degli amici (tanto amici quanto incompetenti e ladri) e per i viaggi aerei di stato per servi e zoccole.

Troppo comodo. Ma l’Italia muore e loro se ne fottono…

sindaci

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I NODI AL PETTINE

La manifestazione fuori da Montecitorio
I comitati chiedono più trasparenza nelle scelte del governo
Roma, la protesta dei terremotati
In 1000 alla Camera gridano: “Buffoni”
Tanti gli slogan dei Comitati: “Forti e gentili sì, fessi no!”
I sindaci: “Vogliamo fatti, non promesse” E il Tg1 oscura la protesta

La tenda montata a
Montecitorio dagli studenti

berlusco

ROMA – E’ arrivata a Montecitorio per il sit-in dimostrativo, la marcia degli sfollati delle tendopoli dell’Aquila, che protestano proprio nel giorno in cui la Camera deve approvare il decreto legge sull Abruzzo.

Slogan e proteste. Senza bandiere di partito e scandendo vari slogan tra cui “forti e gentili sì, fessi no!“, “100% ricostruzione, partecipazione e trasparenza” e “Buffoni, buffoni”, 1000 aquiliani dei Comitati dei cittadini sono arrivati a Roma con 20 pullman partiti questa mattina alle 9 e 30 da Collemaggio. Presente anche un grande striscione con la scritta: “Case, scuole, Università. Subito. Contro la speculazione ricostruzione dal basso”. Ad imitazione delle tendopoli, alcuni ragazzi montano tende da campeggio sotto l’obelisco che domina la piazza. Sono scesi in piazza anche gli studenti dell’Onda che chiedono che a occuparsi della ricostruzione non sia Impregilo poiché fu proprio “la stessa azienda a costruire l’ospedale che poi crollarono”.

Le richieste. Gli organizzatori hanno chiesto garanzie sulla riparazione dei danni causati dal terremoto, la riapertura del centro storico, risorse adeguate per risarcire gli imprenditori che hanno avuto le imprese distrutte o danneggiate e un maggiore coinvolgimento della cittadinanza nelle scelte della ricostruzione.

Il Pd presente. Alla manifestazione erano presenti alcuni parlamentari del Pd e dei radicali, Legambiente,il sindaco di L’Aquila, Massimo Cialente, il presidente della Provincia Stefania Pezzopane e molti dei sindaci delle città colpite dal terremoto, che hanno chiesto che le promesse vengano messe “nero su bianco”. La vicepresidente della Camera, Rosy Bindi ha raggiunto il sit-in dei terremotati per esprimere la sua solidarietà e ha detto: “Non sono più venuta perché in campagna elettorale non volevo strumentalizzare le vostre difficoltà. Ma, dopo i ballottaggi – ha detto la Bindi -, vi assicuro che verrò una volta alla settimana nelle tendopoli de L’Aquila e a Pescara dagli sfollati”. Poi ha aggiunto: “E’ finito il tempo delle passerelle e della false promesse. Il governo deve mettere risorse vere per la ricostruzione e dare certezze a tutti sul futuro delll’Aquila e di tutti gli altri centri colpiti dal terremoto. Avete pienamente ragione -ha concluso la vicepresidente della Camera -, e sarebbe una vergogna se anche in questo caso il Governo decidesse di porre la fiducia, rifiutando di accogliere le vostre richieste e di cambiare il decreto legge”. Critico anche il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini: “Abbiamo assistito ad una passerella di ministri a L’Aquila e in Abruzzo. Oggi in aula c’è solo il sottosegretario Menia. Avrei gradito che la presenza del governo fosse adeguata al dramma che abbiamo vissuto”.

Il presidente della regione, Gianni Chiodi, ha invece invitato gli aquilani “ad avere piena fiducia nell’operato del governo, che sta cercando di venire incontro a tutte le esigenze e alle necessità legate alla fase della ricostruzione”.

Blackout del Tg1. Ma evidentemente i motivi della protesta non erano abbastanza importanti per il Tg1 che ha mostrato un servizio sulla ricostruzione della casa dello studente per opera della regione Lombardia del governatore Roberto Formigoni. Per il Pd ha protestato Lanfranco Tenaglia che ha detto: “Nel giorno in cui si sta svolgendo la marcia degli sfollati delle tendopoli dell’Aquila, conclusa con un sit-in a Montecitorio, il Tg1 sceglie di parlare del terremoto in Abruzzo con un servizio sulla ricostruzione della Casa dello studente, certamente una buona notizia ma riferita con stile celebrativo, e con tanto di intervista, al presidente della regione Lombardia Formigoni. Gli avvenimenti in corso a Roma sono stati invece del tutto ignorati”. Tenaglia ha poi aggiunto: “Ci avevano
raccontato che con un giornalista a tutto tondo come direttore il Tg1 aveva scelto la strada dell’informazione pura, scomoda e senza compromessi. Tutto ciò, invece, non sta avvenendo e avviene anzi il contrario”.

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Il solito mare di cazzate

Il premier interviene all’assemblea della Confesercenti
“In magistratura ci sono grumi eversivi. Aggredito dalla toghe rosse”
Da Berlusconi nuovo attacco ai giudici
A chi lo fischia: “Siete pochi, non contate”

Silvio Berlusconi (noto pregiudicato e pedofilo)

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ROMA – Cambia la platea, non cambia l’obiettivo dell’attacco. In passato era stata l’assemblea di Confindustria, oggi quella Confesercenti. Tribune che Silvio Berlusconi usa per scrivere un nuovo capitolo della sua personale “guerra” alla magistratura. Lo fa in una sala nervosa, che lo applaude, ma altrettanto spesso resta in silenzio e dalla quale parte anche qualche fischio. Accade quando il Cavaliere parla di “grumi eversivi tra le toghe” e lancia un nuovo, durissimo attacco al giudice del processo Mills Nicoletta Gandus. “Io non lascero’ la politica fino a che non ci sarà la separazione delle carriera tra pm e giudici e test psicoattitudinali per i pm – dice il Cavaliere – Quando mi hanno detto di governare il Paese io ho posto la condizione che questa magistratura, che prima delle scadenze elettorali è intervenuta sempre, non potesse perseguirmi: non devo subire le aggressioni delle toghe rosse”.Giudici che, insieme a pm e giornalisti sono “tre categorie che fanno male”.

Il premier è un fiume in piena. E spiega così la decisione di varare il lodo Alfano: “A chi mi dice di farmi confessare, io dico che sono il campione degli imputati, ma ‘sono stato sempre assolto’. Ho subito piu’ di 100 indagini piu’ di 587 visite della guardia di finanza, mi son dovuto difendere in 2500 udienze. Una volta al governo ho voluto che l’Italia diventasse un paese come gli altri, come la Francia dove c’e’ la sospensione dei procedimenti per chi ha responsabilita’ di governo”.

All’Auditorium, mentre usa queste parole, nessun trionfo e nessuna vera e propria contestazione. Piuttosto, soprattutto quando Berlusconi parla di giustizia, difendendo il lodo Alfano e attaccando i giudici rossi, una evidente freddezza. E di fronte ai fischi il Cavaliere replica contrattaccando: “Siete in 4 o 5, percentualmente irrilevanti. Domani i titoli saranno che io sono stato contestato, ma io ho le spalle larghe e così, anzi, si rafforza la mia volontà di operare nel bene di tutti e nell’interesse del paese”.

Dura la risposta di Antonio Di Pietro: “E’ eversivo solo il comportamento del presidente del Consiglio che invece di sottoporsi alla giustizia accusa i magistrati che hanno scoperto e dimostrato che ha corrotto un testimone per far risultare nei processi un’innocenza che non aveva”.

°°° Questo scarto di verme insiste. Spara le solite coglionate e vomita insulti sui magistrati che non è riuscito a comprare. Insulta i giornalisti veri che ancora sono rimasti e offende l’intelligenza del mondo. NON E’ MAI STATO ASSOLTO. HA CORROTTO GIUDICI, TESTIMONI, FINANZIERI, ASSESSORI, SINDACI. NON ha partecipato a quasi nessuna udienza, preferendo inventare scuse e scappare: pur di far passare tempo e arrivare alla prescrizione… PRESCRIZIONE CHE HA DIMEZZATO LUI MEDESIMO con una delle leggi ad personam. Se facessero un test psicoattitudinale a lui e ai suoi sedicenti ministri, li sbatterebbero immediatamente in una clinica psichiatrica molto sorvegliata…. La mia meraviglia è che ormai le platee stiano semplicemente “FREDDE”… dovrebbero aver capito di che malato di mente cocainomane si tratti e dovrebbero impedirgli a calci sulla dentiera di continuare con questo repertorio stanco e delirante. Sì, anche questi evasori fiscali incalliti dei commercianti: ma non lo capiscono che è mortale ANCHE per il commercio, questo bandito?

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ULTIMISSIME

Berlusconi: «La separazione? L’ho gestita con classe»


°°° Sì? Classe turistica, forse. Terza classe… roba da miserabili, insomma.

Sicurezza, è scontro aperto
Il Pd: «Rischio leggi razziali»

°°° Come “rischio”? SONO LEGGI RAZZIALI!

Donna accoltellata su una panchina
Giallo a Milano, è caccia al killer

°°° Avete fatto caso? Ci sono più morti ammazzati a MIlano che a Gaza, ultimamente.

«Bandiere Blu»
a 227 spiagge,
12 in più del 2008

°°° Alla Sardegna solamente due. Sapete perché? Perché abbiamo i peggiori sindaci del mondo e le nostre spiagge fanno schifo: sporche e senza nemmeno l’ombra di servizi!

immigrati

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