Ventesima visita del premier nelle zone terremotate dell’Abruzzo
“Siamo in anticipo con i lavori di tre-quattro giorni, le case sono belle”
Berlusconi agli operai di Onna
“Giusto che io oggi sia qui con voi”
“Abbiamo fatto un miracolo all’italiana. Saranno consegnate entro settembre”
dal nostro inviato GIANLUCA LUZI (Repubblica)
ONNA (L’AQUILA) – “Ecco, queste sono le casette che consegneremo entro settembre, addirittura con qualche
giorno di anticipo sul previsto. Abbiamo fatto tutto questo a 130 giorni dal sisma, un record mondiale assoluto, un’impresa straordinaria, quasi magica”. Lasciato il Viminale dove all’ora di pranzo ha concluso con una conferenza stampa il Consiglio sulla sicurezza assieme ai ministri dell’Interno e della Giustizia Maroni e Alfano, il presidente del consiglio atterra in elicottero alla caserma della Guardia di Finanza di Coppito, sede del G8, quartier generale della Potezione civile e “casa” delle conferenze stampa del premier nelle sue venti visite all’Aquila.
Accolto da una leggera scossa di terremoto di grado 2,2 di magnitudo, Berlusconi ha girato tutto il pomeriggio per i cantieri della riscostruzione: Onna, Bazzano, Stiffe, San Demetrio e Preturo, dove si forma un ingorgo di macchine nonostante lo scarsissimo traffico festivo. Molte richieste di fotografie, molte firme sui caschetti bianchi degli operai e una sola contestazione: un “Forza Inter” gridato a squarciagola.
Una signora vuole un ricordo indelebile e il premier le scrive con il pennarello sulla maglietta bianca: “Auguri Silvio”. A un marito che gli vuole presentare la moglie si rivolge scherzando: “Guardi che non gliela tocco mica, sa…”. A una gruppo di operai di Trento si rivolge dicendogli: “Siete gente tosta” e gli dà il merito “se le case saranno pronte con qualche giorno di anticipo”.
“Sono case immerse nel verde – si compiace Berlusconi – e sarà difficile che la gente a cui le assegneremo se ne vorrà andare via, dopo. Sono belle: calde d’inverno e fesche d’estate. Del resto sono case costruite vicino a dove abitavano e quindi la loro vita continuerà come prima”. A Onna, il paese completamente distrutto dal sisma, dove ha tenuto il discorso del 25 aprile e che ha visitao insieme al Cancelliere tedesco Angela Merkel durante il G8, Berlusconi si è soffermato in particolare sul nuovo asilo che sta per essere completato. “E’ costruito sul progetto di una studentessa morta sotto le macerie della Casa dello studente”, ha sottolineato il premier.
Incontrando un emigrante che indossava una maglia sportiva australiana, gli ha detto toccandogli il torace: “ma lei porta il pace maker.”. “Sì”, ha risposto sorpreso l’uomo e allora il premier gli ha preso la mano e l’ha messa sotto la sua giacca per fargli sentire la presenza del suo pace maker che porta dall’operazione a Cleveland di qualche anno fa.
“Abbiamo fatto un bel miracolo all’italiana”, ha commentato durante il sopralluogo all’ultimo cantiere, quello di Cese di Preturo che aveva visitato due settimane fa per innalzare la bandiera sul tetto. “Sono contentissimo, molto emozionato”, ha detto rivolto agli operai che hanno lavorato anche nel turno di Ferragosto. “Era giusto che io fossi qui nel giorno di festa, con voi che avete rinunciato anche a questa vacanza per rispettare la tabella di marcia. Anzi per completare il lavoro con qualche giorno di anticipo”.
Queste case, infatti, dovrebbero essere completate entro il 4 settembre e il premier ha dato appuntamento per quella data. Poi ci vorranno circa dieci giorni per completare l’arredamento e quindi la consegna agli assegnatari. Un operaio si è innalzato con una piattaforma fino al terzo piano per fotografare un appartamento quasi completato. Berlusconi assiste e agli operai che lo acclamano fotografandolo e sventolando i caschi di protezione, Berlusconi regala una battuta per congedarsi: “Non ditelo ai sindacati comunisti che vi sono così simpatico…”.
°°° Dunque, il cazzaro colpisce ancora. Continua a delirare di record mondiali e ineffetti ha ragione: è il più grande cazzaro fanfarone del mondo.
Un amico che lavora lì mi ha confidato che NON case stanno costruendo, ma scenografie di cartongesso: come nelle peggiori cagate di merdaset che spacciano per varietà… Un patetico banditesco show, insomma, sulla pelle dei poveri terremotati. Inaugurerà con strepiti e suoni questa cagata, che resterà in piedi solamente per la durata delle riprese televisive e dal giorno dopo non funzionerà un cazzo. I muri si spaccheranno se si pianterà un chiodo, i water esploderanno, i lavandini perderanno, ecc… Tutto come al solito. E nessuno ne saprà nulla, come nessuno sa nulla dei 60mila disperati delle tende: oscurati nelle tv e nella stampa di regime.
Ma come mai NON si è mai più fatto vedere dai terremotati? Perché non è andato a passare il ferragosto con loro? Paura, eh, BUFFONE?