Burlesquoni. I trucchi del ciarlatano.

Lo spostamento della “scena”

Il network politico-mediatico berlusconiano ha ripreso a lavorare a quella che Lance Bennett, stratega dello spin, chiama “la politica dell’illusione”. Si tratta di fuggire dal palcoscenico principale, ingombro di problemi irrisolti, costruendo altrove un’altra “scena”. La missione Lampedusa doveva servire a questo: far brillare le virtù taumaturgiche del premier-imbonitore sull’immigrazione, e oscurare le nefandezze legislative del premier-imputato sulla giustizia. Le prime pagine dei giornali di famiglia sono eloquenti (e conseguenti): “Lampedusa liberata. Riecco Berlusconi”, e “Isola libera in due giorni. Silvio spettacolo a Lampedusa”.

Ma stavolta l’operazione è parzialmente fallita. Le risse di Montecitorio e le reminiscenze squadristiche di La Russa hanno rovinato lo show del presidente del Consiglio, passato in secondo piano nonostante i generosi sforzi del circuito informativo addomesticato. La Struttura Delta non si perde d’animo. Smantellate in fretta le “quinte” di Lampedusa, è già in allestimento la prossima “scena”, ad uso e consumo del gentile pubblico. L’ha anticipata ieri sera il titolo dell’apposito Tg1: “Berlusconi in Tunisia”. Da lunedì prossimo, su questi schermi.
m. gianninirepubblica. it

ber

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter

Berlusconi leader? Naaa: è solo uno stupido ciarlatano complessato.

Fateci caso,  amici. Silvio berlusconi, che si spaccia per LEADER, è in realtà un povero, piccolo omuncolo – DISONESTO FINO ALL’OSSO –  pieno di complessi d’inferiorità che gli hanno reso misera la vita: è troppo basso, ha le zampette da rachitico, è calvo, ha fatto più plastiche al viso della parietti e di sandra milo messe insieme, non ha cultura né personalità, non ha charme né carisma, non ha mai avuto un’idea o un progetto che non fosse quello di salvarsi dalla meritata galera.  Insomma, è l’esatto contrario di ciò che dovrebbe essere un vero leader. Non è un caso che nessuno sano di mente lo consideri seriamente, nessun cittadinomaturo e onesto lo gratifica di un minimodi credito. Con il suo comportamento  volgare e arrogante da bullo di periferia, con le sue barzellette vecchie e raccontate malissimo, riesce solo a trovare un minimo di seguito tra la feccia del Paese e tra le scimmiette meno alfabetizzate. Se questo è un leader io sono Alessandro Magno.

A SILVIO

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter