Il mafionano (cazzaro) è molto malato: sondaggite acuta con violentissima diarrea.

E, da bravo coniglio qual è, si nasconde e tace. Ha sempre avuto un cervellino da ragazzino tonto di cinque anni: fa casini e dà le colpe agli altri, sprofonda nella merda e si finge malato; spara bugie a raffica che solo dei servi sciocchi e strapagati coi nostri soldi fingono di credere. Poveraccio!

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter

La sanità pubblica sfasciata dall’omuncolo più malato del mondo. Ma non è da impiccare?!

Sanità, i tagli pesano sugli italiani
Spesa privata sempre più alta

Cala qualità dei servizi sanitari pubblici soprattutto nelle regioni più colpite

Sanità, i tagli pesano sugli italiani Spesa privata sempre più altaRapporto Censis: nel periodo 2007-2010 i cittadini hanno dovuto pagare 30,6 miliardi di euro (+8 %) per curarsi privatamente. Il gap tra bisogni sanitari e soldi pubblici destinati a questo è stimato in 17 miliardi nel 2015. Peggiora la qualità della sanità, soprattutto nelle Regioni dove i tagli sono maggiori. Per il 31,7% degli italiani il Servizio sanitario della propria Regione è peggiorato negli ultimi due anni (lo pensava il 21,7% nel 2009)

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter

Burlesquoni Silvio, delinquente e malato come l’altro dittatore Bokassa.

Bokassa era convinto di essere irresistibile tanto che ci provò persino con Brigitte Bardot e poi con Marie Laforet e si fece costruire due palazzi per le sue favorite, due Olgettine, accanto alla sua villa fortino, e pagava le donne, anche le loro mamme, e lo chiamavano “Papa”.

Ber-bokassa

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter

BUONGIORNO A TUTTI! Il nano malato continua il bunga bunga e se ne fotte.

NUOVE INTERCETTAZIONI

“Ancora festini, Silvio è malato”
le telefonate Briatore-Santanché

Nuovo capitolo delle vicende che riguardano Silvio Berlusconi e lo scandalo Ruby: l’affarista – intercettato nell’ambito di un’inchiesta per evasione fiscale – parla con il sottosegretario delle feste del premier: “Sta male come dice Veronica”. Nelle trascrizioni si parla anche di Geronzi e Lei

"Ancora festini, Silvio è malato"  le telefonate Briatore-Santanché Flavio Briatore e Daniela Santanché

MILANO – “Lele Mora mi ha detto: tutto continua come nulla fosse”. A parlare è Flavio Briatore e il ‘tutto’ che continua sono i festini di Silvio Berlusconi: “Non più lì ad Arcore – continua l’ex manager di Formula Uno – ma nell’altra villa. Tutto come prima”. Sono le trascrizioni delle intercettazioni – disposte dalla procura di Genova nell’ambito di una inchiesta per evasione fiscale – di conversazioni tra Flavio Briatore e il sottosegretario Daniela Santanché che sono state inviate alla procura di Milano, dove sono in corso i procedimenti per il caso Ruby. Briatore e la Santanché sono stati soci nel Billionaire.

Le telefonate risalgono allo scorso aprile, quindi mesi dopo lo scoppio dello scandalo e l’apertura dell’inchiesta della procura di Milano nei confronti del premier, Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti.

Briatore racconta alla Santanché che Lele Mora è andato a trovarlo e gli ha raccontato che “tutto va avanti: stesso gruppo, qualche new entry, ma la base del film è uguale”. In un’altra telefonata, sempre Briatore commenta con il sottosegretario una nuova festa del premier: “Ha ragione Veronica, è malato. Persino Lele Mora è in imbarazzo!”. Dall’altra parte della linea la Santanché è lapidaria: “Ma allora qua crolla tutto”.

Nelle intercettazioni, Briatore e Santanché parlano anche di economia e politica: Mediobanca, le dimissioni di Geronzi da Generali, le posizioni

di Tremonti, la nomina di Lorenza Lei come direttore generale della Rai (“Una mia carissima amica”, dice il sottosegretario).

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter

Burlesquoni. Un omuncolo solo, malato, drogato, complessato: inutile e dannoso.

Il falso teorema
del golpe morale

di GIUSEPPE D’AVANZO

Il presidente del Consiglio, settantacinque anni, si tiene accanto in villa – a pagamento – una prostituta minorenne per un paio di mesi, nel 2010. Questo è il fatto, assai ostinato nonostante la nebbia e le censure. Nasce una domanda processuale (Berlusconi ha commesso un reato?) e sortisce qualche effetto politico. Lasciamo in un canto la questione giudiziaria, per il momento.

Elenchiamo qualcuno degli esiti politici sotto forma di domanda.| Quell’uomo, già sorpreso in altri anni in compagnia di minorenni, ha il pieno controllo della sua vita?

Le sue condotte lo hanno reso vulnerabile ai ricatti o minacce della sua ospite, delle sue ospiti?

Quanto la vita caotica di quell’uomo danneggia il Paese che governa?

A quel discredito, domestico e internazionale, può egli stesso porre rimedio?
I suoi comportamenti possono essere, una buona volta, appropriati ai doveri pubblici che liberamente ha voluto assumere?

Come si vede, ognuno di questi interrogativi è concreto, factual perché

Continua a leggere

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter

Donne da marito (secondo il malato di mente brianzolo)

Donne Donne da marito

di Cinzia Sasso

La prima reazione è stata furiosa: basta! Berlusconi non deve più permettersi di aprire bocca in quel modo. Ospite a Tripoli dell’amico Gheddafi (gli amici di Berlusconi sono tutto un programma: Gheddafi, Putin, Fede…), il presidente del consiglio dice che non bisogna credere a una parola di quello che le ragazze che ha frequentato raccontano di lui. Non importa che abbiano fotografato perfino la carta igienica dei bagni del suo palazzo Grazioli, che abbiano consumato la giostra a cavalli di villa Certosa, e che abbiano mostrato le immagini a tutto il paese. Abituato a mentire, il premier dice che sono loro, compagnie ormai assodate, a mentire.

Ma l’indignazione non scatta per quello. Perché c’è perfino di peggio delle bugie. E c’è perfino di peggio dell’imbarazzo davanti a un signore di 74 anni che ha perso qualsiasi dignità. E il peggio è questo. Sapete perché Berlusconi è certo che le ragazze mentano sui loro incontri a pagamento con lui? Perché .

Ecco cosa sono le donne nella testa di questo vecchietto: mezze persone, che per realizzarsi hanno bisogno di trovare marito. Dai capelli tinti non si direbbe. Ma dalla cultura che traspare delle sue parole emerge chiarissimo: il povero Berlusconi è proprio un uomo di un’altra epoca, proprio vecchio dentro. Bisogna che qualcuno glielo dica: nonno, la società è cambiata. Hanno chiuso le case, le donne hanno il diritto di voto, vanno a scuola e sono più brave degli uomini, comandano perfino le aziende. Pensano anche all’amore, certo. Ma
è un’attività assai fuori moda.da marito

La prima reazione è stata furiosa: basta! Berlusconi non deve più permettersi di aprire bocca in quel modo. Ospite a Tripoli dell’amico Gheddafi (gli amici di Berlusconi sono tutto un programma: Gheddafi, Putin, Fede…), il presidente del consiglio dice che non bisogna credere a una parola di quello che le ragazze che ha frequentato raccontano di lui. Non importa che abbiano fotografato perfino la carta igienica dei bagni del suo palazzo Grazioli, che abbiano consumato la giostra a cavalli di villa Certosa, e che abbiano mostrato le immagini a tutto il paese. Abituato a mentire, il premier dice che sono loro, compagnie ormai assodate, a mentire.

Ma l’indignazione non scatta per quello. Perché c’è perfino di peggio delle bugie. E c’è perfino di peggio dell’imbarazzo davanti a un signore di 74 anni che ha perso qualsiasi dignità. E il peggio è questo. Sapete perché Berlusconi è certo che le ragazze mentano sui loro incontri a pagamento con lui? Perché .

Ecco cosa sono le donne nella testa di questo vecchietto: mezze persone, che per realizzarsi hanno bisogno di trovare marito. Dai capelli tinti non si direbbe. Ma dalla cultura che traspare delle sue parole emerge chiarissimo: il povero Berlusconi è proprio un uomo di un’altra epoca, proprio vecchio dentro. Bisogna che qualcuno glielo dica: nonno, la società è cambiata. Hanno chiuso le case, le donne hanno il diritto di voto, vanno a scuola e sono più brave degli uomini, comandano perfino le aziende. Pensano anche all’amore, certo. Ma
è un’attività assai fuori moda.

b.bordello

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter