Una presa per culo

L’Aquila riapre il suo centro storico (La Stampa)

I vigili del fuoco accompagnano
i cittadini fino a piazza Duomo.
Questa sera la città verrà richiusa
L’AQUILA
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A due mesi e mezzo dal terremoto, oggi per la prima volta, e solo per poche ore e un breve tratto, è aperto il centro storico dell’Aquila, nel corridoio dalla villa comunale a Piazza Duono. I cittadini, a gruppi di 50 ciascuno, vengono accompagnati dai vigili del fuoco fino alla piazza principale lungo il rettilineo di Corso Vittorio Emanuele. La riapertura – dalle 11 alle 22 – è avvenuta alla presenza del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta.

Al suo arrivo, attorno al varco d’ingresso, vi erano circa duecento persone: alcune hanno applaudito, altre fischiato e si è sentito anche qualche imprecazione nei confronti della classe politica. Durante il tragitto Letta ha dichiarato: «Si tratta di una giornata importante. L’Aquila deve tornare a volare. Quello odierno è un segnale di rinascita per ridare fiducia e speranza».

Il prossimo obiettivo della Protezione civile è quello di riaprire una parte di via XX Settembre, in particolare quella che va dalla Casa dello Studente alla tendopoli di piazza d’Armi, mentre per il tratto di strada che va verso il centro storico, dove le lesioni sono maggiori, serviranno altri interventi di messa in sicurezza.


°°° Praticamente: la solita presa per culo di burlesquoni (che però si è guardato bene dal presentarsi). Guardate come siamo bravi, votate per noi. Poi… BLUFF! Tutto finito. Ma che senso ha questa patetica buffonata propagandistica? Che minchia hanno “inaugurato”? IL NULLA! Poi subito si richiude e tutto torna nel silenzio totale dei media. In un paese civile e normale, senza la mafia al potere, TUTTI I TG dedicherebbero almeno dieci minuti al giorno per seguire i cittadini delle tendopoli e l’andamento dei lavori. Qui no. Qui si dedicano i telegiornali alle cazzate del papa e alle minchiate volgari di Papi. Dei cittadiini e della loro tragedia non frega un cazzo al potere mafioso di palazzo Chigi.

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L’Aquila

Amici, ciò che ho capito io finora, nella confusione fatta ad arte dal regimetto inefficiente e pasticcione, è che NULLA E’ STATO ANCORA FATTO. I poveri terremotati prima morivano di freddo nelle tende e ora muoiono di caldo, ma a Mafiolo che gli frega? Lui ha sparato le sue minchiate per i soliti polli e poi, fottuti i voti, è sparito. Le tende sono malsane, erano pronte migliaia di roulottes, ma al premier non piacciono e quindi… manco ci dovesse vivere lui! Ma la roulotte è mille volte più sana e vivibile di una tenda. Col turismo in mano alla Brambilla, gli albergatori della costa possono stare tranquilli: non verranno disturbati dai flussi dei vacanzieri e quindi potranno tenere ad libitum gli sfollati. Gli unici soldi a disposizione sono i 480 milioni arrivati dalla UE e le uniche casette già in loco sono CINQUE casette di legno arrivate dalla Sardegna e pagate con soldini nostri. Il sedicente “governo” ha impiegato tre giorni per rendere effettivo il LODO ALFANO e a quasi TRE MESI dal terremoto ancora NON HA FATTO UN CAZZO. Mi basta questo per avvalorare sempre più il mio disprezzo per questi delinquenti.

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Maroni

Maroni rientra a casa da Roma come ogni venerdì sera e all’aeroporto viene fermato da un conoscente:”Ehi, Roberto, ti piacerebbe vedere un bel negrone che scopa come una bestia?”. E il ministro legaiolo: “Non me ne frega proprio niente”.
“Allora aspetta; non tornare a casa subito…”

maroni11

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Ma che ce frega…

… MA CHE C’EMPORTA? LA SOCIETA’ DEI MAGNACCIONI!


Voli di Stato, in campagna elettorale
Il ministro La Russa superstar

Il ministro parte quasi tutti giorni, stringe la mano ai militari ma poi sparisce e fa i comizi. Voli per tutti sulla flotta statale 500 ore in aria nel 2009 (150 nel 2008). Presenze «anonime». I piloti: non sappiamo chi c’è a bordo e perché viaggiano.

°°° E IO PAGOOOOOOOO…

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LA GIOIA DEI CITTADINI ITALIANI CHE PAGANO QUESTI SFIZI

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UN MILITARE CHE PIACE AL REGIMETTO

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DUE BELLE OSPITI DEI VOLI DI STATO PER VILLA CERTOSA

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Ravioli

Oggi mi sono fatto dei ravioli da sturbo: ricotta fresca che mi ha regalato Franco Pilia tre giorni fa, mozzarella, scamorza locale, pecorino semifresco, parmigiano, uova, foglie di ortica del mio giardino, sale. Ho tirato la pasta con farina e semola sarda fine e due uova. Una pacchia. Li abbiamo conditi con sugo leggero di pomodoro e basilico e tanto amore.
Poi quella talpa di Josto mi manda questa segnalazione, che mi ha aiutato a digerire felicemente:

La curva del Milan contro Berlusconi: “Vattene!”
Seduto in tribuna a San Siro per assistere all’ultima partita casalinga di Paolo Maldini, Silvio Berlusconi è stato pesantemente contestato dal tifo organizzato del Milan.

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Seduto in tribuna a San Siro per assistere all’ultima partita casalinga di Paolo Maldini, Silvio Berlusconi è stato pesantemente contestato dal tifo organizzato del Milan.

Nei primi minuti della sfida contro la Roma, la Curva Sud rossonera ha esposto due striscioni all’indirizzo del presidente del Consiglio.

“Vendi Kakà per risanare la società e non spendi più i tuoi milioni. Caro Berlusconi grazie di tutto e vai fuori dai coglioni!”

La contestazione verso Berlusconi è andata avanti anche durante la partita, con cori e striscioni esposti dalla Curva Sud. “Sono anni che compri bidoni e figurine. Quest’anno chi compri…le veline???”.

°°° Ma non era amato dal 75,5% degli italiani? C’è qualcosa che non va? Oh, mi dispiaaaaaasce… signora mia… Conoscendolo, è già al telefono a mandare affanculo tutti i suoi servi e ad allertare quelli più fedeli della Rai. Non so cosa si inventerà, ma sinceramente… NON ME NE FREGA UN CAZZO. Se ci fosse ancora Prodi, si andrebbe alle elezioni a Ottobre e lui andrebbe immediatamente in galera. Peccato. Però l’ulcera se lo magnerà vivo.

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Ennesimo scippo

Montecitorio. L’esecutivo boccia due ordini del giorno sui trasporti presentati dai parlamentari isolani
Aerei, caos della continuità
il governo dice no ai sardi

°°° SCIPPATA ANCHE LA MISERA CONTINUITA’ TERITORIALE.
Saranno contente le scimmiette che hanno creduto alla panzane miracolistiche del nano cazzaro e del suo fattorino. Ma forse saranno contenti anche tore cherchi e antonello cabras, che hanno spinto il Sulcis a votare per Mafiolo, pur di fare un dispetto a Soru. Che gli frega a loro? Mica hanno mai pagato i viaggi…

bervattene1

beffa1

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cappella5

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