Catanzaro, decadono sindaco e giunta. Quando non rubano, questi del pdl brogliano e truffano. Non se ne esce!

Catanzaro, decadono sindaco e giunta.
Il Tar annulla il voto in otto sezioni

Il Comune sarà commissariato. Il Tribunale ha accolto il ricorso del centrosinistra dopo la vittoria del sindaco del Pdl Abramo: riscontrate irregolarità.

http://www.repubblica.it/cronaca/2012/11/22/news/catanzaro_decadono_sindaco_e_giunta-47195180/?ref=HREC1-8

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Amministrazioni di sinistra, dove funziona tutto e nessuno ruba.

Benvenuti a Sant’Agata
la città dove comandano le donne

Sindaco e assessori: un’intera giunta al femminile in provincia di Bologna. Tutte continuano a lavorare, per fare le amministratrici restano in Comune anche fino a mezzanotte. Asilo modello e senza liste d’attesa, servizi alla persona. “Niente quote, qui l’efficienza è rosa”. “Abbiamo scelto di privilegiare scuola e famiglia”

dal nostro inviato MARIA NOVELLA DE LUCA

Benvenuti a Sant'Agata la città dove comandano le donne La giunta comunale di Sant’Agata bolognese

SANT’AGATA BOLOGNESE (Bologna) – Sotto la penombra dei porticati il circolo “Sandro Pertini” ha le luci accese, e a pochi passi nella sede dell’Udi si imbustano mimose e si selezionano manifesti storici per la festa dell’8 marzo. L’atmosfera è lenta, calma, lungo la passeggiata del corso “2 agosto 1980”, strada che riporta alle memorie amare della strage di Bologna. Un paese racchiuso tra mura storiche, l’antico orologio e il teatro “Bibbiena”, case basse, intonaci colorati, giardini ben tenuti. Oltre, alle spalle, lo stabilimento della Lamborghini. E sarà perché a Sant’Agata Bolognese, unico Comune in Italia governato dal 2009 da una giunta di sole donne, la demografia cresce ma la fila al nido non c’è e gli appartamenti costano un po’ meno, intorno ci sono tante facce giovani e tanti bambini che girano da soli in bicicletta. Nuovissima forma di immigrazione, tutta italiana, che vede le neo-famiglie abbandonare le cinture metropolitane e rifugiarsi qui, in queste zone un tempo paludose ma oggi ricche di servizi e dove l’occupazione, anche femminile, ha ancora i livelli più alti d’Italia.

“Qui” è la città delle donne, ossia un paese di 7.300 abitanti governato da “una” sindaco e 4 assessori donna, più Rosa, la segretaria comunale. E a 21 mesi dall’insediamento, scherza Erika Zambelli, 31 anni, assessore alla Cultura (e a molto altro) la più giovane del gruppo, aspetto solare e sorriso semplice “non abbiamo ancora litigato, come in molti si aspettavano…”. Eccola dunque la giunta più rosa d’Italia, nello studio colmo di piante e di luce del sindaco Daniela Occhiali, insegnante in aspettativa, tre figli, al secondo mandato eletta in un lista di centrosinistra, e un’avversione dichiarata, dice “verso le quote rosa”. “Non ho scelto gli assessori in base al sesso ma alle competenze: avevo chiesto anche a due uomini di entrare in giunta, ma non erano disponibili. Così il gruppo si è formato al femminile, ma soltanto perché Giorgia, Francesca, Erika e Fabiana avevano i profili giusti . Certo – ammette Daniela Occhiali – l’esperienza di lavorare con un team di sole donne è creativa, stimolante, ma soprattutto, efficace”. Nel loro linguaggio si chiama “estrema condivisione degli obiettivi”. Per una indennità di 360 euro al mese, tanto che nessuna, a parte il sindaco, ha rinunciato alla propria professione. “Risultato – dice ironica Francesca Cavrini, assessore alla Sanità – facciamo il triplo lavoro…”.

“Ogni mercoledì – racconta Giorgia Verasani, vicesindaco anche lei maestra, un figlio e un compagno – facciamo le nostre riunioni di giunta: sono lunghissime, non finiscono mai… Spesso quando spegniamo le luci del Comune è mezzanotte passata. Ma a quel punto il problema è stato risolto e la decisione presa. All’unanimità. E dal giorno dopo, senza perdere tempo, si passa al fare”. Il fare, appunto. Servizi prima di tutto e ancora servizi. Un nido storico, “Vita Nuova”, nato nel 1972 e ispirato al modello di Reggio Emilia, aperto dal primo mattino al pomeriggio inoltrato, “e senza liste d’attesa – precisa con orgoglio il vicesindaco – quando ci siamo accorti che le richieste aumentavano abbiamo creato una sezione in più”. E poi rette agevolate per la mensa, sostegni agli anziani e ai disabili, consultori, pannelli solari, un museo archeologico, la piccola ma ricca biblioteca “Terre d’acqua”. Scelte precise, ma che hanno la cifra della cura alla persona, alla famiglia. Daniela Occhiali più che di “genere” parla però di sensibilità. “I tagli sempre maggiori, ci hanno imposto di creare delle priorità. E tra il tagliare l’erba delle aiuole o riparare un pezzo di asfalto abbiamo preferito sostenere le famiglie e la scuola… Certo poi la buca andrà rimessa a posto, ma possiamo aspettare che smetta di nevicare”. E non è un caso, commenta Francesca Cavrini, 40 anni, assessore alla Sanità, “che siano le santagatesi le nostre maggiori fan”.
Accolta come un “caso” e con un bel po’ di scetticismo (“ora ci vorrebbero le quote azzurre”) la giunta rosa di Sant’Agata Bolognese si appresta a doppiare i due anni di Governo. Alla vigilia di un 8 marzo che registra ancora abissi di distanza: le donne primo cittadino sono il 10,6% contro l’89,4 degli uomini. Ma né quote rosa né altro, dicono sindaco e assessore. Eppure, alla fine qualche differenza tra loro e una giunta “mista” c’è. Daniela, Giorgia, Erika, Francesca e Fabiana, ad esempio sono diventate amiche. “Prima che finisca il mio mandato, a parte costruire una nuova scuola – scherza il sindaco – vorrei che alcune di loro mi dessero un nipotino, sarebbe anche ora visto che il tempo passa… “. Uffici sempre aperti, e ritmi di lavoro altissimi. “Quello che ci caratterizza – conclude Daniela Occhiali – è un’attenzione alle relazioni oltre che ai problemi. Ho cercato di rendere anche i matrimoni un po’ meno burocratici, leggo delle poesie. Il risultato è che adesso a Sant’Agata di matrimoni ne celebro molti più io che il parroco…”.

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Zimbello del mondo

I giornali stranieri seguono con crescente interesse
Stampa estera scatenata
“Berlusconi può cadere”

di FRANCESCO BEI

Un articolo su Berlusconi
su El Pais online

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ROMA – Se i telegiornali italiani – con l’eccezione di Skytg24 e Tg3 – continuano a ignorare lo scandalo di Bari, altrettanto non si può dire per la stampa estera, che segue la vicenda con interesse crescente. “È giunta l’ora per Silvio Berlusconi?”, s’interrogava ieri El Mundo, principale giornale spagnolo di area centrodestra. “Molti considerano – aggiungeva – che lo scandalo erotico-festivo delle ultime settimane, in continua crescita, potrebbe causare la caduta finale di colui che finora sembrava politicamente immortale”. E ancora: “Ormai non passa giorno in cui il rosario di rivelazioni non si incrementa con nuove e truculente scoperte, che ogni volta minano vieppiù la reputazione e il potere del Cavaliere”.

Sempre in Spagna, anche El Paìs torna a parlare del caso Berlusconi con quella che definisce “la rivolta delle veline”. Il quotidiano spagnolo afferma che “le denunce delle modelle pongono fine al feeling con la Chiesa cattolica ed all’ammirazione di molti italiani”. “Secondo fonti diplomatiche”, aggiunge il quotidiano, “Berlusconi ha chiesto la solidarietà di varie cancellerie straniere” nelle quali però “lo sconcerto supera la comprensione”.

Non ci vanno leggeri nemmeno i media britannici, anche in questo caso senza distinzioni di destra o di sinistra. Il conservatore Times, sotto al titolo “Una notte nell’harem di Berlusconi”, riporta le dichiarazioni di Patrizia D’Addario. Ma è soprattutto il Daily Telegraph, altra testata conservatrice a larga diffusione, a soffermarsi sul caso: “Il vizio minaccia di far cadere Berlusconi.

Il Telegraph sostiene che c’è paura per “nuove rivelazioni in vista del summit del G8 del mese prossimo”, e intervista James Walston, un professore di scienze politiche all’American University of Rome, che predice uno “stillicidio di rivelazioni” e afferma che “questo non darà a Berlusconi un’aria molto da statista quando tratterà con Obama e Merkel”.

Spostandosi a sinistra si trovano Guardian e Observer, entrambi attenti alla vicenda del presidente del Consiglio. “Possono le rivelazioni di Barbara Montereale far cadere Berlusconi?”, si chiede The Observer. Per il Guardian il racconto della Montereale potrebbe “convincere molti italiani che si è passato il segno”.

°°° Insomma, tutti i media del globo lo prendono a colpi di… testate.

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Ma quanti cavoli!

Roma, 10:20
CONI: PETRUCCI A GELMINI,ULTIMI IN UE PER SPORT A SCUOLA

“Caro ministro, mi rivolgo a lei in maniera non convenzionale, con spirito di grande collaborazione e disponibilita’ e allo stesso tempo con rinnovata fiducia e speranza per quella sfida che costituisce il primo degli obiettivi che gli organi del Coni, da poco rinnovati, si sono posti nel programma del nuovo quadriennio: l’effettiva introduzione dell’attivita’ motoria e sportiva, in ogni ordine e grado della scuola”. Inizia cosi’ la lettera aperta del presidente del Coni Gianni Petrucci rivolta, a nome della Giunta e del Consiglio Nazionale, al ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. Una missiva, letta in avvio di Consiglio nazionale, “che vuole rappresentare le richieste, le aspettative e lo stato d’animo di un intero movimento nei confronti del mondo della scuola”. Petrucci, nella lettera, lamenta un grave ritardo nell’attuazione dell’obiettivo numero uno del Coni, l’introduzione dello sport nella scuola: “La partita dello sport nella scuola non solo non si e’ vinta, ma non si e’ riusciti nemmeno a giocarla -recita Petrucci- e la delusione e’ grande perche’ nonostante tutti i tentativi fatti nel corso degli anni, il nostro Paese, che eccelle in molti settori, purtroppo nella classifica della presenza dell’attivita’ motoria e sportiva nell’ambito scolastico e’ tristemente agli ultimi posti in Europa”. Petrucci, che ricorda come lo sport difenda anche la salute dei giovani, chiede a gran voce di “passare ai fatti, alle iniziative concrete”, partendo dalle risultanze dell’incontro di gennaio e augurandosi che queste “possano essere messe al piu’ presto all’ordine del giorno del Tavolo tecnico congiunto Miur-Coni recentemente costituito”.

°°° Caro Petrucci, lei è il solito comunista disfattista. Sì, è vero, siamo ultimi in Europa nello sport a scuola, ma siamo ultimi anche come libertà d’informazione, cultura media, onestà, educazione civica, legalità ecc. In compenso, siamo i primi assoluti come evasione fiscale, corruzione in ambiti governativi e non, mafie varie, velinismo, zoccolificio, furberia, diseguaglianze sociali, xenofobia, fascismo,razzismo, leghismo, volgarità, disorganizzazione, carenza di servizi, ecc.
Come vede, caro presidente, non bisogna guardare solo le cose che non funzionano nel nostro paese: abbiamo anche delle eccellenze.

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Quanto durano ancora?

Lega Nord, l’ultima trovata
“Stranieri via dai giardinetti”

Boni, capodelegazione nella giunta lombarda, rilancia: “E’ inammissibile che a Milano ci siano assembramenti di cittadini stranieri nei giardini pubblici”. Negli ultimi mesi il caso delle colonie per i bambini, la polemica sui vagoni riservati sul metrò e la legge anti-kebab


°°° Non commento nemmeno. Ma secondo me durano poco…

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Cagliari: Trastevere

Al rione marina il sindachetto massone e palazzinaro ha chiuso al traffico l’antico rione di fronte al porto. Secondo lui, bastava questo per creare un angolo della cittadina simile a Trastevere: coi tavolini dei bar e dei ristoranti per strada. Forse somiglierà alla Trastevere di oggi, devastata dalla giunta pasticciona e ladra di Alemagno, non certo alla mitica Trastevere di Rutelli e Veltroni, invidiata da tutto il mondo. Sapete perché? Perché se andate a mangiare alla Marina e vi sedete fuori, tanfo a parte, dovete essere rapidissimi, altrimenti i ratti (le merdone) vi portano via il cibo.

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IL CAZZARO ALEMAGNO

IN CAMPAGNA ELETTORALE AVEVA ANNUNCIATO: È UN INUTILE CARROZZONE, LO CHIUDEREMO – MA ALLA VIGILIA DEL VOTO “RISORSE PER ROMA”, IN PROFONDO ROSSO, VARA BEN 16 ASSUNZIONI, TRA CUI AD E VICEPRESIDENTE IN QUOTA FI E AN…

Giovanna Vitale per “La Repubblica – Roma”

In campagna elettorale era uno dei suoi cavalli di battaglia. Quando si trattava di attaccare «il sistema clientelare costruito dal centrosinistra in quindici anni di governo della città» il non ancora sindaco Alemanno citava sempre “Risorse per Roma” come esempio di «inutile carrozzone» da smantellare appena insediato in Campidoglio.

Un anno dopo, però, non solo l´azienda in house nata nel ‘95 per gestire la dismissione e la valorizzazione degli immobili comunali è ancora là, ricapitalizzata per ben due volte con oltre 12 milioni di euro, ma ha appena proceduto a 14 nuove assunzioni in pianta stabile, che diventano 16 se si contano anche quelle a termine dell´amministratore delegato Maurizio Bonifati (area Forza Italia) e del vicepresidente Alfredo Tirrò (già dirigente provinciale di An). Niente male per una società che doveva essere chiusa. E per di più a un passo dall´insolvenza a causa della perdurante mancanza di commesse da parte del Campidoglio.

A denunciarlo, in un´informativa consegnata alla giunta e ai sindacati, è stato l´assessore al Bilancio Ezio Castiglione. Il quale, l´8 aprile, scrive che «l´importo della ricapitalizzazione, in assenza di ricavi contabilizzati dall´azienda e considerato un costo mensile di 1,5 milioni di euro, è sufficiente a tenere in vita Risorse per Roma fino a metà maggio». Termine entro il quale il Campidoglio avrebbe dovuto intervenire – con nuovi fondi, nuove commesse o stipulando un contratto di servizio – per evitare di portare i libri in tribunale.

Tuttavia, proprio in quei giorni difficili, cosa fa il cda? Stabilisce di assumere nuovi dipendenti, in aggiunta ai 216 già in organico e ridotti a far nulla. Nell´ordine: 2 autisti (sebbene Risorse ne abbia già 3), 6 quadri, 4 addetti alle relazioni esterne, persino un´hostess e un´assistente dell´amministratore delegato. La quale si dimette da AceaElectabrel (società quotata) per entrare nell´azienda comunale. Ciliegina sulla torta? Il contratto di consulenza a una esperta di comunicazione che, guarda caso, pochi giorni prima aveva firmato un´intervista al presidente Kappler su un periodico del Rotary club.

°°° Vedete, amici? Questi magnaccia sparano cazzate su cazzate contro gli amministratori seri, imputandoli calunniosamente di azioni che POI LORO COMMETTONO DAVVERO! Io ricordo dei “dieci miliardi di buco” che, secondo Mafiolo e Alemanno, avrebbe lasciato Veltroni. Ovviamente, non è assolutamente vero. Quei soldi sono investiti in infrastrutture monumentali (di cui Roma aveva assoluto bisogno) e che sono in via di ultimazione. Mentre DIECI MILIARDI VERI di rosso, quelli sì, li ha lasciati francesco storace, allora an, quando era l’allegro presidente della regione Lazio… solamente in campo sanitario! E credo che esista ancora un’indagine aperta che lo riguarda, insieme all’ex segretario particolare di Fini e anche alla ex signora Fini. Questi sono fatti.

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IL GATTO TERRORISTA DI ALEMAGNO

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Da Travaglio

La Camera degli imputati

Tira una gran bell’aria, in Sicilia. Il viceministro Gianfranco Miccichè (Pdl) dà del «farabutto» al coordinatore regionale del Pdl, Giuseppe Castiglione, già condannato in primo grado per turbativa d’asta a 10 mesi per gli appalti truccati dell’ospedale di Catania. Il governatore Raffaele Lombardo, indagato per abuso d’ufficio con Cuffaro dell’Udc (hanno messo in piedi un ufficio stampa di 20 giornalisti, tutti capiredattori, roba che nemmeno la Casa Bianca), azzera la giunta e ne fa una nuova. Continuerà a farne parte l’assessore ai Beni Culturali, Antonello Antinoro (Udc), indagato per voto di scambio mafioso nel silenzio dei due magistrati antimafia, Russo e Ilarda, che fanno parte della stessa giunta. Antinoro è pure candidato alle Europee: se tutto va bene, lo esportiamo a Strasburgo. Per non farci mancare nulla, Piercasinando ha riportato alla Camera l’ex governatore siciliano Giuseppe Drago: l’anno scorso, quando fu eletto, era già stato condannato in appello a 3 anni per peculato, con interdizione perpetua dai pubblici uffici (nel 1998 scappò con la cassa dei fondi riservati al governatore, poi disse di averli spesi in beneficenza, ma non era vero). Ora la Cassazione ha confermato condanna e interdizione, portando a 17 il numero dei pregiudicati nel Parlamento italiano. Ma, anziché mettere Drago alla porta, la giunta per le elezioni della Camera ha avviato una lunga procedura per vedere se sia il caso di eseguire una condanna definitiva (per Previti impiegò 2 anni). Intanto prosegue il dibattito nel Pd per vedere se sia il caso di allearsi con l’Udc. Auguri.

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Bella notizia

Non mi arrivano solo foto di belle amiche al mare, amici miei, ma anche notizie come questa, che pubblico immediatamente. Anche perché, mentre il regime spara minchiate e annunci, gli amministratori VERI e SERI lavorano:

Caro Lucio, puoi pubblicare sul tuo blog? Grazie.

Toscana Notizie

Agenzia di informazione della Giunta Regionale
http://www.toscana-notizie.it

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Sanità toscana, arriva la norma anti-nepotismo
Vale per coniugi, conviventi, parenti e affini fino al terzo grado

Un anno di tempo per cancellare la “conduzione familiare” nella sanità toscana. E’ quanto stabilito dall’attesa modifica della legge regionale n.40 (Disciplina del servizio sanitario regionale) approvata dalla giunta toscana su proposta dell’assessore per il diritto alla salute. La nuova norma “anti-nepotismo”, come è stata chiamata, intende mettere fine all’imbarazzante presenza di persone comunque unite da stretti legami personali o familiari, all’interno di una stessa struttura o reparto: figli, nipoti, coniugi, conviventi, parenti e affini fino al terzo grado .

L’articolo, che sarà sottoposto al voto del Consiglio, indica ai direttori generali come comportarsi nell’assegnazione del personale per evitare appunto questo tipo di situazioni, nell’intento di preservare la credibilità e affidabilità dell’azienda sanitaria.

Si procederà quindi, ove necessario, ad assegnare l’operatore sanitario ad altra struttura organizzativa gia’ es! istente presso la stessa azienda sanitaria, “in posizione compatibile con i requisiti professionali posseduti”.

Sono previste anche procedure di mobilità tra le varie Aziende che compongono il sistema sanitario regionale, sempre nel rispetto delle norme contrattuali in atto.

——————————————————————————–

Toscana Notizie
Agenzia di informazione della Giunta Regionale
Registrazione 5101/2001 presso il Tribunale di Firenze.
Direttore responsabile Daniele Pugliese
telefono +39 055/4384714 – fax +39 055/4384800
e.mail web@toscana-notizie.it

lucio8

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LA tassa sul lusso…

Sardegna, la Giunta di destra cancella la tassa sul lusso

«Lo sviluppo va incentivato riducendo la pressione fiscale e non imponendo tasse inutili e idiote». L’assessore del Bilancio Giorgio La Spisa, nelle battute finali del dibattito sulla Finanziaria 2009, ha posto così una pietra tombale su uno dei provvedimenti che avevano caratterizzato la passata legislatura regionale: le tasse sul lusso, un’iniziativa fortemente voluta da Renato Soru più che per tassare i ricchi nell’ottica di accantonare risorse per garantire un fondo perequativo alle zone interne della Sardegna e migliorare la sostenibilità ambientale sulle coste, dove ogni estate arrivano milioni di turisti.

La Manovra varata al termine di una maratona notturna dal Consiglio regionale (oltre 8 miliardi che diventano 9 con un mutuo) segna una decisa inversione di rotta con la cancellazione delle ultime imposte rimaste del provvedimento varato nel 2006 dalla Giunta Soru (quelle sugli approdi di barche e aerei da turismo, nonché la tassa, facoltativa, di soggiorno) dopo che le altre (seconda case e plusvalenze) erano state dichiarate illegittime dalla Corte Costituzionale.

L’altro «ritorno al passato» è la rinuncia al meccanismo dell’anticipazione delle entrate fiscali future – adottato dal precedente esecutivo dopo l’accordo sulla vertenza entrate col governo Prodi – per tornare alla contrazione dei mutui (1,2 miliardi di euro) per effettuare investimenti e coprire parte del disavanzo.

Dal punto di vista politico, il centrosinistra ha criticato l’insufficienza delle risorse rese disponibili, e la destra ha cercato di difendersi annunciando azioni più corpose in futuri e ipotetici disegni di legge collegati, con il programma regionale di sviluppo e con la lontanissima manovra 2010.


°°° In pratica, amici miei, anche a livello regionale torniamo INDIETRO DI SEICENTO ANNI! Da qui portano via TUTTO: G8, miliardi, bellezza, dignità… e ci lasciano: fabbriche che chiudono, disoccupati a vagoni, immondezza, fame, miseria, inquinamento, e vergogna! Bravo la spisa, bravo cappella! I manutengoli della mafia e degli evasori fiscali… E un bell’applauso alle scimmiette decerebrate che hanno permesso questo.

cappella2

laspisa-giorgio1

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