“Ha ragione il re: voi sardi siete capre”°°° Ma di quale re parli, cogliona?!

“Ha ragione il re: voi sardi siete capre”
Milanese condannata a Golfo Aranci

Aveva il figlio in auto e insieme al marito stava rientrando a casa dopo una giornata di mare trascorsa a Golfo Aranci. Una turista di Milano, 30 anni, mamma di un bimbo di pochi mesi, il 29 luglio del 2006 ha elaborato un insulto che le è costato 1500 euro di multa e la condanna ad un risarcimento danni di circa 7mila euro. «Aveva ragione Vittorio Emanuele di Savoia a dire che voi sardi siete come le capre»: sono queste le parole rivolte dalla signora milanese ad una coppia di olbiesi. Il tutto dopo un incidente stradale provocato dal marito della turista milanese. Le vittime della turista, nel bel mezzo della discussione, vennero anche prese a schiaffoni.

°°°Meno male che non ci hai dato dei somari, altrimenti quattro calcioni nel culo non te li salvava nessuno.

capre

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Vorrei ricordare che i miei problemi finanziari sono stati originati anche dai sardi.

Certo, su di me grava la fatwa del gangster berlusconi e del suo complice kossfiga, ma i sardi non è che si siano comportati meglio. Né da quando sono rientrato, dato che spendono tutti i nostri soldi per le merde malate di mente che si spacciano per artisti; ma nemmeno 20 anni fa, quando persi DUE MILIARDI MIEI per far nascere in Sardegna  un grande centro di produzione cine-televisiva.  SNOBATISSIMA IN SARDISTAN. Oggi si stanno arricchendo in Bulgaria con quella mia idea, mentre qui siamo tutti alla fame. GRAZIE!

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E noi ce la prendiamo coi pochi turisti, ma i vandali sono quasi sempre sardi!

Sinis, saccheggia spiaggia di S.Giovanni
Pensionato in auto con 35 chili di sabbia

La segnalazione di un cittadino ha consentito a una pattuglia della stazione Forestale di Oristano di recuperare un sacco con 35 chili di sabbia rubati nella spiaggia di San Giovanni di Sinis da un uomo di 64 anni originario di Villaurbana ma da tempo residente nella penisola.

Il sacco con i preziosi chicchi di quarzo è stato rinvenuto nel bagagliaio dell’auto condotta dall’uomo, che ora dovrà rispondere di furto aggravato e di violazione dell’articolo 1162 del Codice di Navigazione, che punisce con una sanzione amministrativa da 1.549 a 9.296 euro l’estrazione di arena da aree del demanio marittimo. La sabbia rubata dal litorale di San Giovanni è simile a quella che caratterizza la non lontana spiaggia di Is Aruttas. Questi furti, fa sapere la Forestale, stanno comportando danni irreparabili al delicato ecosistema marino delle spiagge del Sinis e la collaborazone dei cittadini, come è avvenuto in questo caso, è fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente.

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Ma quanto si sono rincoglioni i sardi? Perfino i banditi fanno cagare!

Oliena, in tre armati di fucile rapinano il gestore di un circolo

Nella notte, tre banditi hanno fatto irruzione nel locale e hanno costretto il gestore a consegnare l’incasso: circa 300 euro. Indagano i carabinieri.

°°° Ah, beh… se indagano i carabinieri! Ma come si fa a d andare in tre, coi fucili (aggravante) per rubare 300 euro? 300 EURO! Manco la metà della spesa che hanno fatto coi telefonini per mettersi d’accordo!!!

“Pronto? Sono io.”

– Io chi? Sai devo essere prudente perché stiamo organizzando una rapina a mano armata. Chi me lo dice che non sei un carabiniere in incognito?

“See. Se ero un carabiniere nica sapevo usare il telefonino!”

– Ma allora chi sei? Dimmi la parola d’ordine.

“Pecora in cappotto”

-Non sto parlando della cena, coglione! Sto per fare una rapina a mano armata e tu pensi a mangiare…

“Coglione sei tu! “Pecora in cappotto” è la parola d’ordine.”

– Un cazzo. Quella è la parola che aveva proposto Bustianu Coinu. Io avevo deciso “Supercardifragilistespinadi coso” o come cazzo era. Una cosa che si ricorda più facile, capito mi hai?

“Ah.”

– Ah,  un cazzo! Comunque adesso chiudo ché devo andare a fare una rapina a mano armata. Se mi devi dire qualcosa, richiamami domani, anche se non ho capito chi sei.

CLIC.

governicchio

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Pula, guerra contro gli sporcaccioni. I più incivili sono i sardi. Perché non mi stupisco?


°°° Lo ripeto fino alla nausea: MI VERGOGNO MOLTO DEI SARDI E DI COME HO TROVATO LA MIA TERRA ARRETRATA E DEVASTATA , QUANDO SONO RIENTRATO 11 ANNI FA. La Sardegna è diventata ignorante, sporca, abbandonata e arrogante. Solo 25 anni fa eravamo quasi tutti per bene, mediamente più colti del resto d’Italia, ospitali e civili. COSA CAZZO E’ SUCCESSO?!
B-minus habens
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La sicurezza dei sardi? Non esiste (leggi e condividi)

Razzi e missili viaggiano
sulle navi passeggeri

Maxi arsenale trasferito dalla Marina sui traghetti da Olbia a Civitavecchia. Ed è polemica. Nel traffico era implicato l’oligarca Zhukov, poi assolto per difetto di giurisdizione

di PIER GIORGIO PINNA

Razzi e missili viaggiano  sulle navi passeggeri Le armi sequestrate e stoccate a Santo Stefano

LA MADDALENA – Nelle scorse settimane le forze armate hanno portato via un colossale carico di missili, munizioni, razzi, kalashnikov rimasti a lungo depositati nell’isola-bunker di Santo Stefano su ordine della magistratura. Per il trasporto sono state usate navi passeggeri: prima sulla rotta La Maddalena-Palau e poi sulla Olbia-Civitavecchia. Il caso fa discutere perché solleva problemi sulla sicurezza. Ed è possibile che venga aperta un’inchiesta della magistratura dopo l’anticipazione della notizia da parte del quotidiano La Nuova Sardegna 1.

Il maxi-arsenale era stato sequestrato anni fa dopo un blitz della Nato nel canale d’Otranto contro trafficanti internazionali di armi. All’inizio era destinato alla distruzione, ora non si sa più con esattezza quale sorte avrà. La Marina militare italiana in Sardegna non nega il trasferimento. E dà rassicurazioni: “Nei container usati per il trasporto non c’era esplosivo di alcun genere. Tutte le armi erano state

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AUGURI! Secondo il testimone, infine, il vero gestore del mercato dei diritti Mediaset, è e resta “Silvio Berlusconi”

Mediatrade, da un nuovo teste
accuse nei confronti del Cavaliere

Il produttore Sardi ai pm: “Diritti tv, prezzi gonfiati senza giustificazioni”. E Berlusconi anche dopo essere approdato a Palazzo Chigi “mantiene il controllo e rapporti diretti coi venditori americani”

di EMILIO RANDACIO

Mediatrade, da un nuovo teste accuse nei confronti del Cavaliere Silvio Berlusconi

MILANO – Format televisivi americani acquistati a prezzi quasi cinque volte superiori al loro valore. Una gestione economica da parte dei vertici Mediaset “senza giustificazioni plausibili”, e in cui Silvio Berlusconi, anche dopo essere approdato a Palazzo Chigi, continua a mantenere il controllo e i “rapporti diretti con i venditori americani”.

Lo spaccato che il produttore cinematografico Silvio Sardi tratteggia del mondo della televisione italiana, sembra essere in contrasto con le più banali regole del mercato. Il 24 marzo scorso il nuovo teste è stato convocato dalla procura di Roma per fornire la sua versione nell’inchiesta sulla presunta “frode fiscale” sui diritti tv Mediaset, in cui dall’ottobre scorso Silvio Berlusconi, il figlio Pier Silvio e una manciata di manager del gruppo, sono indagati dal pm Barbara Sargenti. Tre giorni fa, il produttore è stato ascoltato per quattro ore anche dai pm milanesi Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro, che hanno ora incluso il suo verbale nel fascicolo Mediatrade, la cui udienza preliminare è in corso davanti al gup Maria Vicidomini. Un ulteriore tassello, per la procura, per rafforzare la tesi secondo cui proprio attraverso l’acquisto dei diritti tv, i vertici Mediaset avrebbero costituito fondi neri all’estero. Tra gli imputati in questo procedimento c’è ancora il premier, accusato di appropriazione indebita e frode fiscale.

Nel racconto di Sardi, “Mediaset corrispondeva prezzi fuori mercato per i film tv destinati all’Italia”.

Un esempio? Nel ’97 “mi accorsi che film che avevo ceduto a 50 mila dollari, venivano acquistati da Rai e Mediaset a 400 milioni di lire”. Anche “dal punto di vista imprenditoriale tale comportamento non ha alcuna giustificazione”. Pur potendo discutere dei diritti tv direttamente con le major, le aziende operano con broker stranieri. Il testimone ricorda poi come tra il 2000 e il 2001, ha incontrato anche i vertici di Mediaset, per cercare di sostituirsi ai broker. Secondo il suo racconto, “il 3 novembre 2000”, è ricevuto da Pier Silvio Berlusconi negli uffici Mediaset, “e gli chiesi i motivi per cui Mediaset acquistasse i prodotti da intermediari e fuori mercato”. Ma nonostante un apparente interesse, il figlio del premier “non si fece più sentire, facendosi anche negare dalla sua assistente”.
Agli inizi del 2001, il produttore insiste nel suo progetto e passa direttamente negli uffici di Fedele Confalonieri.

E dopo avergli proposto la soluzione per ridurre i costi, anche “in questa circostanza non ricevetti alcuna risposta”. Secondo il testimone, infine, il vero gestore del mercato dei diritti Mediaset, è e resta “Silvio Berlusconi”. “Peraltro la sua presenza nelle attività delle sue televisioni – rammenta Sardi – è sempre stata molto forte, sia per quanto riguarda il controllo dei programmi sia per gli aspetti commerciali. Si tratta di fatti sostanzialmente notori nell’ambiente, ma in ogni caso posso far riferimento a conversazioni intrattenute con i direttori di rete Mediaset”.

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