EMERGENZA E SPONSOR

SIAMO IN PIENA EMERGENZA DEMOCRATICA, AMICI MIEI, E MI DISPIACE MOLTO CHE ALCUNI SPONSOR NON ABBIANO GRADITO I TEMI DI QUESTO BLOG DI SATIRA E CONTROINFORMAZIONE. EVIDENTEMENTE NON SI RENDONO CONTO CHE NEL DEGRADO GENERALE IN CUI CI STANNO PRECIPITANDO, FARANNO MAGRI AFFARI E FALLIRANNO ANCHE LORO. E’ SOLAMENTE IN UNA DEMOCRAZIA LIBERALE E CORRETTA CHE PROSPERANO GLI AFFARI… LECITI.

Scandalo delle ragazze a pagamento, nuovi articoli sul Times, NYT, Daily Telegraph
L’Indipendent: “Il premier largamente responsabile del disgusto per la vita politica”
La stampa internazionale non molla il caso
“In Italia c’è un una emergenza morale”
dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI

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Zimbello del mondo

I giornali stranieri seguono con crescente interesse
Stampa estera scatenata
“Berlusconi può cadere”

di FRANCESCO BEI

Un articolo su Berlusconi
su El Pais online

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ROMA – Se i telegiornali italiani – con l’eccezione di Skytg24 e Tg3 – continuano a ignorare lo scandalo di Bari, altrettanto non si può dire per la stampa estera, che segue la vicenda con interesse crescente. “È giunta l’ora per Silvio Berlusconi?”, s’interrogava ieri El Mundo, principale giornale spagnolo di area centrodestra. “Molti considerano – aggiungeva – che lo scandalo erotico-festivo delle ultime settimane, in continua crescita, potrebbe causare la caduta finale di colui che finora sembrava politicamente immortale”. E ancora: “Ormai non passa giorno in cui il rosario di rivelazioni non si incrementa con nuove e truculente scoperte, che ogni volta minano vieppiù la reputazione e il potere del Cavaliere”.

Sempre in Spagna, anche El Paìs torna a parlare del caso Berlusconi con quella che definisce “la rivolta delle veline”. Il quotidiano spagnolo afferma che “le denunce delle modelle pongono fine al feeling con la Chiesa cattolica ed all’ammirazione di molti italiani”. “Secondo fonti diplomatiche”, aggiunge il quotidiano, “Berlusconi ha chiesto la solidarietà di varie cancellerie straniere” nelle quali però “lo sconcerto supera la comprensione”.

Non ci vanno leggeri nemmeno i media britannici, anche in questo caso senza distinzioni di destra o di sinistra. Il conservatore Times, sotto al titolo “Una notte nell’harem di Berlusconi”, riporta le dichiarazioni di Patrizia D’Addario. Ma è soprattutto il Daily Telegraph, altra testata conservatrice a larga diffusione, a soffermarsi sul caso: “Il vizio minaccia di far cadere Berlusconi.

Il Telegraph sostiene che c’è paura per “nuove rivelazioni in vista del summit del G8 del mese prossimo”, e intervista James Walston, un professore di scienze politiche all’American University of Rome, che predice uno “stillicidio di rivelazioni” e afferma che “questo non darà a Berlusconi un’aria molto da statista quando tratterà con Obama e Merkel”.

Spostandosi a sinistra si trovano Guardian e Observer, entrambi attenti alla vicenda del presidente del Consiglio. “Possono le rivelazioni di Barbara Montereale far cadere Berlusconi?”, si chiede The Observer. Per il Guardian il racconto della Montereale potrebbe “convincere molti italiani che si è passato il segno”.

°°° Insomma, tutti i media del globo lo prendono a colpi di… testate.

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Il pagliaccio del mondo, siòr siori!

Sul sito di news dell’emittente britannica un articolo tutto dedicato alle sortite
politicamente scorrette del premier. Ricordando gli scandali recenti
La Bbc lancia l’appello: “Oh no, Silvio!”
Allarme gaffe sulla trasferta negli Usa

La Bbc lancia l’appello: “Oh no, Silvio!” Allarme gaffe sulla trasferta negli Usa

Silvio Berlusconi

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LONDRA – Il titolo, apparso sull’homepage della Bbc, è eloquente: “Oh no, Silvio!”. Ed è seguito da una domanda, per nulla retorica: “Riuscirà il premier italiano a non offendere nessuno, durante la sua visita negli Stati Uniti?“.

E’ attorno a questo interrogativo che ruota l’articolo firmato da Stephen Mulvey, e pubblicato sul sito che fa capo alla tv britannica oggi alle 15 (le 16 italiane). Tutto dedicato alle incognite della trasferta in terra americana del nostro presidente del Consiglio. Con una preoccupazione di fondo sul modo di esprimersi spesso politicamente scorretto di Berlusconi, al momento del suo sbarco nella patria mondiale del politically correct.

In particolare, il sito della Bbc ricorda la doppia gaffe del Cavaliere sul colore della pelle di Obama. La prima risale al novembre scorso, quando il capo del governo italiano definì il neopresidente Usa “giovane, bello e abbronzato”. Con conseguenti polemiche in mezzo mondo, e con decine di lettere di scuse inviate dai nostri concittadini al New York Times, imbarazzati dal siscutibile modo di scherzare del premier. Un episodio che lo stesso Berlusconi ha rievocato ieri, alla vigilia del suo imbarco per Washington, in una sorta di autocitazione: “Parto bello e abbronzato”, ha detto.

A partire da questo, l’articolo si interroga – riportando anche il parere di professori universitari e giornalisti italiani – sull’eventuale razzismo del presidente del Consiglio, sulla sua propensione alle gaffe (viene ricordata anche quella con la Regina Elisabetta a Londra), e sulla differenza abissale del suo temperamento rispetto a quello, attentissimo e controllatissimo, di Barack Obama.

E non mancano nemmeno i riferimenti alle recenti bufere che hanno coinvolto Berlusconi: l’inchiesta su eventuali suoi abusi dei voli di Stato; le foto (definite “seminude”) di Villa Certosa; le accuse della moglie di frequentare minorenni. Tutte circostanze che, almeno secondo l’autorevole sito britannico, bastano a giustificare quell’invocazione iniziale: “On ho, Silvio!”.


DALL’ALBUM DI ZAPPADU:

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Volete ridere?

ENERGIA NUCLEARE
Nucleare, Tesoro boccia il ddl
“Manca copertura finanziaria”

Allo stato attuale, l’intero provvedimento sul nucleare è “in contrasto con l’articolo 81 della Costituzione”. Ricadute anche per i consumatori. Bocciata anche la rottamazione delle auto

ROMA – Sonora bocciatura da parte del ministero del Tesoro su 34 novità introdotte nel ddl “sviluppo” durante il passaggio in Senato. Il ministero ha anche richiesto la soppressione di ben 18 norme “incriminate” che “metterebbero a rischio l’equilibrio economico dell’intero provvedimento sul nucleare e che allo stato attuale è in contrasto con l’articolo 81 della Costituzione”.

Per il Tesoro – si legge nella lettera indirizzata alla commissione Bilancio della Camera – le misure potrebbero determinare “incrementi delle tariffe a carico dei consumatori risultando pregiudizievoli a carico degli utenti finali”.

La lista dei rilievi del ministero dell’economia è articolata. Sono tre le norme del provvedimento (collegato alla finanziaria e in terza lettura alla camera) imputate di possibili ricadute negative sui consumatori. Il comma 3 dell’articolo 26 sul nucleare, che prevede di reperire 100 milioni dalla componente tariffaria a2 sul prezzo dell’energia elettrica, secondo via xx settembre è “in contrasto con l’orientamento del governo in tema di contenimento delle tariffe, in funzione anticrisi” e determina “oneri privi di adeguata copertura finanziaria”. Anche l’articolo 32, comma 6, prevedendo una possibile trasposizione di costi di terna sui clienti energivori, prefigura “un aumento di costi delle bollette” sul quale il ministero “esprime la propria contrarietà soprattutto alla luce dell’attuale contesto economico-finanziario”. “Non è in linea con l’attuale orientamento governativo” nemmeno il comma 4 dell’articolo 36 comma che autorizza lo sviluppo economico a utilizzare consulenti esterni.

Quanto alla ‘tenuta dei conti’, si inizia dall’articolo 1 sulle reti d’imprese: si contesta la titolarità al solo ministero dello sviluppo economico e non anche a via XX settembre dell’autorizzazione per le misure su ricerca e sviluppo già stabilite per i distretti. Sempre per motivi di onerosità si chiede la soppressione degli articoli 4 (attuazione di un regolamento Ue sull’accreditamento e vigilanza del mercato per la commercializzazione dei prodotti), 5 (delega per il riassetto normativo delle prescrizioni e degli adempimenti procedurali per le imprese), 31 (semplificazione di procedure) e 56 (contributi all’editoria coperti dall’incremento della robin tax). In particolare, l’articolo 31, alleggerendo la certificazione energetica degli edifici, può avere “effetti elusivi”, e l’articolo 56, incrementando l’aliquota della Robin tax, ha “copertura del tutto inadeguata, in quanto altera equilibri di operatori nei cui confronti le aliquote in esame non possono essere eccessivamente aggressive, posto che si producono effetti contrari”.

Bocciata anche la modifica alla rottamazione delle auto: estendere l’agevolazione prevista per il gpl “determina maggiori oneri” e allargare “la platea dei destinatari in modo talmente eccessivo rischia di vanificare del tutto l’efficacia di una disposizione diretta ad assicurare il rilancio dell’economia nazionale del settore automobilistico riducendone la portata positiva finora conseguita”.

°°° Hanno aumentato le sigarette e la benzina almeno sei volte in un anno e raddoppiato o triplicato le bollette Enel… e ancora non hanno un cent! CAZZARI! BUFFONI!!!

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ITALIANI STUPIDI CHE HANNO BEVUTO LE MINCHIATE DI MAFIOLO:

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E tutti risero

FRANCIA
Silvio Berlusconi nuovamente accusato di corruzione
Articolo di Giustizia, pubblicato mercoledì 20 maggio 2009 in Francia.

[Le Nouvel Observateur]

Il capo del governo italiano è accusato di aver versato 600.000 dollari al suo avvocato in cambio di una falsa testimonianza. Silvio Berlusconi denuncia una “sentenza scandalosa” di “magistrati rossi”.

La pubblicazione delle motivazioni di una sentenza che accusa Silvio Berlusconi di aver corrotto il suo ex avvocato in cambio di una falsa testimonianza, è “un attacco politico calcolato” da parte di magistrati di sinistra, ha denunciato mercoledì 20 maggio Paolo Bonaiuti, portavoce del capo del governo.
A meno di due settimane dalle elezioni europee, “è un attacco politico calcolato” e Silvio Berlusconi ha risposto con il suo calore e il suo lato umano”, ha affermato Paolo Bonaiuti.
Lunedì, questa pubblicazione ha piuttosto contrariato il capo del governo. Berlusconi si è scagliato contro questa “ennesima sentenza scandalosa” dei “magistrati rossi” complici, secondo lui, di un’opposizione “sconfitta” e di una stampa che “dovrebbe vergognarsi”.

Berlusconi vuole “dire cosa pensa di questi magistrati”

“Ho già dovuto affrontare 102 processi e spendere 200 milioni di euro in parcelle di avvocati“, ha affermato il Cavaliere che ha annunciato che riferirà “davanti alle Camere” per “dire ciò che pensa di questi magistrati”.
Condannato lo scorso febbraio a quattro anni e mezzo di prigione, David Mills, ex avvocato del capo del governo, è stato giudicato colpevole di falsa testimonianza in favore di quest’ultimo per affari riguardanti investimenti off-shore. Secondo le motivazioni della sentenza, Mills ha fornito una “falsa testimonianza (…) al fine di concedere a Silvio Berlusconi e al (suo) gruppo Fininvest l’impunità (…) o almeno, di conservare gli ingenti profitti realizzati”.
David Mills ha riconosciuto di aver accettato tangenti da Silvio Berlusconi. Quest’ultimo è accusato di aver versato 600.000 dollari a quello che era il suo avvocato all’epoca dei fatti, in cambio di due false testimonianze.
Il Cavaliere, immune da qualunque procedimento giudiziario a suo carico durante il suo mandato, avrebbe volentieri fatto a meno della pubblicazione di queste accuse di corruzione che lo infangano in piena campagna elettorale.

L’interesse per le vallette-showgirls e le minorenni

Questo nuovo grattacapo sopraggiunge solo tre settimane dopo le sue disavventure coniugali sciorinate dalla stampa e conculsesi con una richiesta di divorzio da parte di sua moglie Veronica Lario.
Veronica ha lanciato delle accuse pubbliche sul supposto interesse di suo marito per giovani vallette e persino per le minorenni.
“E’ una dolorosa faccenda privata”, ha dichiarato Silvio Berlusconi, rifiutando tutte le accuse di sua moglie e affermando che è stata fuorviata e manipolata dall’opposizione di sinistra.
Diversi eventi che vanno direttamente ad intaccare la popolarità del capo del governo italiano. Secondo l’istituto IPR, il Cavaliere perde 3 punti a metà maggio e scivola al 53% di opinioni favorevoli, mentre il numero di coloro che gli accordano “poca o nessuna fiducia” passa dal 42% al 46%.

“Ho l’appoggio del 74,8% degli elettori”

Silvio Berlusconi, fedele alla ricetta che gli è spesso riuscita, porta tutto il dibattito politico attorno a se stesso piuttosto che incentrarlo sui risultati del suo governo. Comparendo ogni giorno alla televisione, denuncia senza sosta “gli attacchi personali menzogneri e calunniosi” dei quali si ritiene vittima.
Con lo stesso spirito, per le elezioni europee del 6 e 7 giugno, ha deciso di mettersi a capo delle liste del suo partito il Popolo della Libertà (PDL) in tutte le circoscrizioni elettoriali. “Ho il supporto del 74,8% degli elettori”, ha affermato martedì Silvio Berlusconi citando gli ultimi sondaggi che ha fatto realizzare lui stesso.

[Articolo originale “Silvio Berlusconi de nouveau accusé de corruption” di Nouvelobs.com]


BRASILE

Nostalgie da Casanova
Articolo di Società cultura e religione, pubblicato venerdì 8 maggio 2009 in Brasile.

[CartaCapital]

In un articolo pubblicato di recente, Scalfari, invece di dirigersi verso il nucleo smembrato dell’antica URSS, prende la direzione della Penisola Arabica e compara Berlusconi ad un sultano. Quest’ultimo approfitta dell’assenza di avversari all’altezza e del provincialismo di un’Italia decadente disposta a vedere in lui la diga contro l’inesistente minaccia comunista, ancora e sempre evocata nei suoi discorsi e nelle sue scene di propaganda. Non manca il parere concorde dell’ultimo numero del The Economist, che parla di “berlusconizzazione” della penisola. O, in altre parole, della capacità di molti italiani di adottare, ognuno a modo suo, il modello berlusconiano di fuberie a base di colpi bassi.

Sicuro è che il premier raggiunge indici di popolarità altissimi, anche se la situazione non è tutta rose e fiori: per quest’anno è prevista una contrazione del PIL del 4,4%. La massiccia adesione a questo personaggio così ridicolo, a volte perfino pagliaccesco, al punto da diventare spesso oggetto di dileggio internazionale, meriterebbe uno studio a parte. Rimane da vedere quanto potrà pesare sulla popolarità del primo ministro e sui risultati delle elezioni dell’8 giugno la richiesta di divorzio presentata dalla sua seconda moglie Veronica Lario, stanca di apparire come la consorte di Casanova, o di un suo grottesco surrogato.

[Articolo originale “Saudades de Casanova” di Giuliano Lancelotti]

°°° Mi fermo qui, ma tutti i giornali del mondo gettano merda (giustamente) su questo malavitoso che si spaccia per politico.

APTOPIX ITALY BERLUSCONI

berl-pagliaccio

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Da Salvatore manzo

Salvatore Manzo
Prendo come spunto questo articolo di Marco Travaglio (vedi allegato), acuto come sempre, perché la situazione in cui versa drammaticamente il nostro Paese obbliga ad una riflessione a voce alta.
La vicenda personale del premier e della sua consorte non sarebbe di per sé di nessun interesse se non fosse che è stato lo stesso Berlusconi a farne una questione pubblica andando a riferire dei suoi dissapori familiari a Porta a Porta, la trasmissione più importante, in fatto di share, della “televisione di stato”.
In ogni caso le dichiarazioni della signora Veronica Lario, se si leggono con attenzione, hanno un valore e un’importanza politica di proporzioni piuttosto devastanti.
La signora Berlusconi dice di aver implorato le persone che sono più vicine a suo marito di aiutarlo, perché non sta bene, ma è stato tutto inutile…
Infatti il nostro Premier (ahinoi!) non solo ha frequentato mafiosi, non solo ha in tutta probabilità riciclato i miliardi di Cosa Nostra, non solo è stato indagato come mandante esterno per le stragi del ’92-’93, non solo le sue aziende, lo confermano le sentenze, erano in contatto con la mafia, non solo era membro della P2 di cui sta fedelmente attuando il piano eversivo denominato di “Rinascita Democratica”, non solo ha sostenuto e appoggiato le ultime folli guerre… oggi ci si presenta anche come uno psicopatico.
Cioè sua moglie, una donna che in tutti questi anni si è distinta per riservatezza e intelligenza, oltre a difendere se stessa e la propria dignità, sta avvisando i cittadini italiani, noi tutti, che il marito è un potenziale pericolo, una persona da curare.
Siamo al culmine del paradosso ma resterebbe tale se questo non presagisse scenari inquietanti e potenzialmente molto pericolosi.
Quest’uomo, Silvio Berlusconi, in questa sua veste un po’ da criminale e un po’ da maniaco, è completamente uscito dal seminato. Le sue vane promesse piano piano si riveleranno carta straccia quale sono e questo potrebbe far insorgere, anche in modo violento, una parte della popolazione. Un clima propizio per il ritorno della strategia della tensione, per la messa a punto di una qualche strage tale da distogliere l’attenzione e catalizzarla altrove.
Una situazione che a qualche frangia estremista potrebbe far suscitare la balzana idea di ricorrere alle armi pur di resistere e contrastare le follie dell’imperatore. Un gioco molto molto pericoloso.
Ci appelliamo quindi al popolo italiano: questo personaggio sta rovinando l’Italia. Esca dalla vita politica del nostro Paese che sta trascinando nel baratro.

Giorgio Bongiovanni
8 maggio 2009

Febbre suina
Di Marco Travaglio

Segnatevi queste due frasi: “Non posso stare con un uomo che frequenta le minorenni… perché la ragazza minorenne la conosceva prima che compisse 18 anni: magari fosse sua figlia…”. “Ho cercato di aiutare mio marito, ho implorato coloro che gli stanno accanto di fare altrettanto, come si farebbe con una persona che non sta bene. E’ stato tutto inutile”. Le ha pronunciate la moglie, da ieri ex, del nostro presidente del Consiglio, e le hanno raccolte la Repubblica e La Stampa. Memorizzatele perché non le sentirete mai citare in nessun tg o programma delle tv di regime. Lasciamo perdere quelle della ditta, dove chi dovrebbe informare è stipendiato dal tizio che va con le minorenni e non sta bene.

Vediamo il “servizio pubblico”: i tg dell’ora di pranzo, i primi in onda dopo lo scoop dei due quotidiani. Tg2 (sempre così prodigo di gossip,anche sull’ultima starlette): 5 secondi da studio, meno che per il divorzio di Mel Gibson. Tg1: 15 secondi da studio, affidati all’affranta Susanna Petruni, che occulta le frasi-bomba di Veronica e riesce persino a chiudere con una vecchia frase del premier (ieri insolitamente taciturno): “La signora si è fatta ingannare dai giornali della sinistra”. Tg3: breve servizio di 50 secondi, nemmeno un cenno alle minorenni e all’uomo malato, ordinaria amministrazione e chiusura con l’avvocato Ghedini (tornato sulla breccia dopo mesi di quarantena, causa lodo Alfano) che suona il silenzio su “un fatto privato”. Ma il fatto privato è il divorzio, così come le eventuali scappatelle dell’attempato Cavaliere di Hardcore, nonno settantatreenne di tre (prossimamente quattro) nipotini. Sono invece fatti pubblici, pubblicissimi, le dichiarazioni della persona che conosce meglio di tutti il nostro premier, e che lo definisce “uomo che frequenta le minorenni” e lo paragona a “una persona che non sta bene”. Febbre suina, par di capire.

Ora, immaginiamo le stesse frasi in bocca alla signora Obama, o Zapatero, o Brown, e i commenti delle tv e dei giornali di tutto il mondo. Non nel gossip: nelle pagine politiche. Non per nulla l’Italia è di nuovo “semilibera” nella classifica di Freedom House. Quel che accadrà nelle prossime settimane è prevedibilissimo. I siti del Pdl e i fogli d’ordini del regime han già servito l’antipasto: “Il Giornale” con un attacco alzo zero alla “First Lady in sonno” che “danneggia il premier e il governo” diventando “nemica della maggioranza degl’italiani”; “Libero” (una testata, un ossimoro) con tre foto di Veronica giovane a seno nudo. Prossimamente su questi schermi, qualche vecchio filmino osè, magari allegato a uno degli house organ del Sultano. Insomma la massacreranno, com’è accaduto in questi 15 anni a chiunque si sia messo di traverso sulla strada del padrone d’Italia: dai pm di Mani Pulite alla Ariosto, da Montanelli a Biagi, da Santoro a Luttazzi, a tutti gli altri epurati. I servi e i killer stanno già oliando le mitragliatrici.

°°° Sono contento di non essere il solo a divulgare queste elementari VERITA’.

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dalla Francia

Berlusconi sogna le soubrettes in Parlamento
Articolo di , pubblicato giovedì 30 aprile 2009 in Francia.

[Libération]

Elezioni europee. Il capo della destra italiana ha tentato di infarcire le sue liste di starlettes della televisione ed altre miss.

Nel 1994, al tempo della sua entrata in politica, Silvio Berlusconi aveva presentato come candidati al Parlamento diversi quadri del suo impero di telecomunicazione. Poi, sulla scia dei problemi giudiziari, era venuto il tempo dei suoi avvocati. Alla vigilia delle prossime elezioni europee, il leader della destra italiana sembra abbia tentato di giocare la carta delle veline, attrici e comparse televisive, palesemente fotogeniche, carine e giovani. Ma, nel suo schieramento, l’iniziativa ha fatto digrignare dei denti. Corrucciata, sua moglie, Veronica Lario, ha pubblicamente denunciato ‘l’impudenza del potere che attenta alla credibilità di tutte le donne”.

Al recente congresso istitutivo del Partito delle Libertà (PDL), aveva domandato ai vecchi baroni di Forza Italia di andare indietro nei ranghi per fare spazio alle giovani generazioni ed alle donne. Un cambiamento ed una novità che Silvio Berlusconi, 72 anni, vuole applicare a partire dalla campagna per le europee di giugno. Secondo il quotidiano di destra Libero, delle giovani militanti, anche quelle che sono state comunemente designate in Italia come ‘Veline’, o ancora soubrette della televisione, avrebbero dovuto rimpiazzare numerosi eurodeputati uscenti.

“Loft”. Tra i canditati, una concorrente del Grande Fratello, la versione italiana di Loft, una giovane attrice di una fiction televisiva e ancora un’aspirante Miss Italia. Per prepararle, un corso di formazione sulla politica europea è stato organizzato in tutta fretta con, tra gli altri, il ministro degli Affari Esteri, Franco Frattini, come relatore. “Voglio delle nuove teste per dare un’immagine rinnovata del PDL in Europa”, ha spiegato la settimana scorsa Berlusconi, che sarà candidato come capolista.

Il Capo del Governo non potrà sedere a Strasburgo, ma conta sulla sua forte popolarità – più di due italiani su tre approvano il suo operato- per trasformare lo scrutinio in plebiscito e mandare al Parlamento rappresentanti che gli siano completamente fedeli.

La sinistra s’è indignata: “ci si era abituati alla politica spettacolo ma orma è l’avanspettacolo che diventa politica”. All’interno della destra, la propulsione delle veline non ha avuto l’unanimità. La fondazione Farefuturo ha denunciato in una nota “la cooptazione di giovani, spesso molto giovani, ragazze indiscutibilmente avvenenti, ma con una formazione che difficilmente può giustificare la loro presenza in un Parlamento”.

Ripescata

La moglie del presidente del Consiglio, Veronica Lario, ha battuto sullo stesso chiodo, prendendosela col ”divertimento supplementare dell’Imperatore” Silvio e scatenando uno scandalo mediatico. Attaccato, Berlusconi ha assicurato ieri mattina che “è tutto falso”. Aggiungendo: “Mia moglie è vittima di una manovra dei giornali di sinistra”.

In serata, (Berlusconi) ha deciso. Solo una graziosa annunciatrice è stata ripescata: “il corso di formazione era per preparare delle assistenti al Parlamento europeo”, s’è difeso dopo aver prima precisato: “ Noi, non vogliamo dei politici malvestiti e maleodoranti”.

[Articolo originale ” Berlusconi rêve de «soubrettes» au Parlement ” di Eric Jozsef]

LA REALE POPOLARITà DI MAFIOLO

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sylviocapello

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Cari amici…

… poco fa ho ricevuto questa bella notizia dalla mia avvocato. Poi vi spiego chi è questo carta:

Caro il mio cliente, La informo che la dottoressa Badas l’ha ritenuta
colpevole di diffamazione dell’onorevole carta, condannandola a 2.000 euro di multa (pena sospesa) , 1.000 di provvisionale in favore del carta oltre 1.600 di spese legali. La cosa mi lascia perlomeno perplessa, cmq non appena avremo la mirabile motivazione potremo fare appello.
La parte civile ha chiamato la stampa, domani uscirà un articolo, non ho potuto evitarlo. ma forse, come si dice, basta che se ne parli…
Saludos

°°° La “stampa”, per quella gente, è naturalmente il giornalaccio di burlesquoni/zuncheddu (lo speculatore edilizio) e della massoneria. Giornalaccio che ho querelato e battuto, per diffamazione (quella sì) tanti anni fa. Dove accostavano il mio nome a quello di ezio greggio, per una truffa ai bambini disabili. Io, ovviamente, non c’entravo nulla… ma commisi l’ingenuità di non chiedere i danni, nonostante il giudice me lo avesse quasi pregato. E chi scrise due articoli in proposito? Un gaglioffo che era spesso a pranzo nella villa dove ospitavo la mia cooperativa “CINEMAZIONE” e non toglieva gli occhi dal culo della mia e delle altre ragazze. Naturalmente riuscì a scroccare solamente dei pranzi. Ma, invece di chiedermi spiegazioni a tavola, da vile e verme qual è, scrisse quelle bestialità. Ora è uno dei capi di quell’accozzaglia di servi. E da allora, parlano di me solo per cazzate del genere e, per contro, incensano tutte le scimmiette inutili che vorrebbero tanto fare i miei mestieri. Pensate il livello… Ma chi è questo sedicente onorevole carta e da cosa scaturisce questo ennesimo processo? In un capitolo di “MEGLIO SARDI CHE RAI”, parlo di questo politicante e racconto di come mi perseguiti da circa 30 anni. Perché? Perché non ho accettato seicento milioni da lui, quando era (un pessimo) assessore regionale all’ambiente e voleva comprare il mio silenzio. Ebbe il Premio ATTILA, come peggior assessore d’Italia. Uno del Psdi e della massoneria sporca. Si inventò addirittura – sempre contro di me – una querela per minacce, percosse, e tentata estorsione, con tanto di testimoni fasulli… che fortunatamente ritrattarono e piansero davanti al PM. Un autentico gentiluono, insomma.
E io l’ho sempre battuto in tribunale, sia a Nuoro che a Cagliari, e graziato. Dicevo… pubblicai un capitolo di questo libro, ancora in itinere, su un sito di cui non ricordo nemmeno il nome: roba di 15 anni fa. Cosa fece questo bel campione? Avvertito da qualche galoppino o nipote, fece aggiungere una frase ingiuriosa (che non aveva nulla a che vedere con la satira né col mio stile), stampò la pagina e mi querelò per la quarta volta. Ora, mi sembra evidente la poca esperienza della giudice. Quantomeno l’avventatezza e la scarsa dimestichezza con Internet. Noi abbiamo provato, infatti, che quella frase non è mai uscita dal mio pc. Vedremo in appello. Ma questa volta gli chiedo i danni e gli porto via anche le mutande. Lo prometto solennemente a tutti voi.
P.S. Andatevi a vedere chi sia questo grande “onorevole” che nessuno ci invidia, si chiama giorgio carta.

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L'”onorevole” GIORGIO CARTA IN TUTTO IL SUO SPLENDORE
(e questa è la foto migliore che aveva!)

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Sacconi nel sacco

Le Regioni bocciano il testo unico sulla sicurezza di Sacconi

Le regioni italiane, a esclusione della Lombardia, dicono no al testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro proposto dal governo. Il decreto contiene misure che potrebbero dar luogo «a un sistema di controlli non credibile» e potrebbe originare problemi per casi come quello dell’incidente alla Thyssen Krupp dove persero la vita numerosi operai» ha detto Vasco Errani, presidenza della conferenza.

Al termine dell’incontro Errani ha confermato che le regioni hanno espresso sulla norma un «parere negativo a maggioranza, con una diversa posizione della sola Lombardia che ha dato parere positivo». Errani ha specificato che il no riguarda in particolare due punti contenuti «nell’articolo 2 bis e nell’articolo 10 bis», quest’ultimo è il cosiddetto provvedimento salva-manager, al centro di molte contestazioni.

Errani ha spiegato che «il primo mette in discussione le competenze delle Regioni» e può dar luogo «a un sistema di controlli non credibile». Quanto al secondo articolo su cui le Regioni puntano il dito «con un esercizio dell’interpretazione della delega – ha spiegato Errani – si costruisce un sistema che mette in discussione responsabilità anche precedenti, come potrebbe accadere nel caso della Thyssen, che si potrebbe trovare in una situazione difficile». Su questi punti le Regioni avevano fatto pervenire al governo delle proposte di modifica che sono state respinte.

Il no delle Regioni è una posizione «più politica» che di merito «le Regioni di centrodestra si esprimeranno in modo diverso,
vedrete». Lo ha detto il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi. Per il ministro «quello che conta è che il parere della conferenza delle Regioni è un atto liberatorio per l’iter della norma, perché consente la trasmissione degli atti alle Camere e ci permette di rispettare i tempi della delega».

Per quanto riguarda i rilievi mossi dalla Conferenza delle Regioni, Sacconi ha difeso il ruolo degli «enti bilaterali, che
rappresentano – ha detto – uno dei contenuti di maggior condivisione con le parti sociali». Quanto alla «riscrittura della norma penale», legata alla responsabilità penali in caso di incidenti sul lavoro, il ministro ha specificato che «quest’aspetto non è competenza delle Regioni», ma ha anche ribadito che, «al di là del dato formale», su questo punto saranno apportati dei
correttivi. La norma «verrà riscritta. A noi interessa risolvere questo punto – ha detto – perché sia certo il contenuto e le finalità » di questa misura.

Dopo il parere negativo espresso dalla Conferenza delle Regioni, il governo «deve rivedere le sue posizioni» dice, in una nota, la Cgil. «La Conferenza ha infatti espresso il suo dissenso su punti di merito nodali del progetto di revisione elaborato dal governo- fa notare il sindacato – punti su cui anche altri, tra cui autorevoli giuristi, hanno espresso le loro motivate critiche». E’ auspicabile, dunque, secondo la Cgil, «che il governo non si chiuda sulle sue posizioni e riconosca le ragioni di merito su cui si fondano le
critiche e le contrarietà al provvedimento».

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