Lele mora, manette senza pelouche. ORDINE DI ARRESTO IMMEDIATO.

Milano, ordine d’arresto per Mora
l’accusa è bancarotta fraudolenta

La guardia di finanza di Milano sta eseguendo un ordine di arresto nei confronti dell’impresario dello spettacolo Lele Mora per bancarotta fraudolenta. Nell’aprile scorso il tribunale fallimentare di Milano aveva dichiarato il fallimento personale di Mora nonché di una delle società di cui è stato definito “il dominus”, cioè la immobiliare Diana.

La richiesta di fallimento personale, ossia il divieto per Mora di esercitare qualsiasi attività imprenditoriale, era stata avanzata dai pubblici ministeri Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci nell’ambito di un procedimento fallimentare relativo al crac della sua società Lm Management, di chiarata fallita lo scorso 11 giugno per un passivo di circa 17 milioni. Anche il curatore fallimentare della Lm Management, l’avvocato Salvatore Sanzo, aveva presentato istanza di fallimento personale per il talent scout, che ha un debito con il fisco di circa 16 milioni a cui se ne aggiungono altri 4 di debiti con privati.

b.mora

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Michelle Conceicao: “Se dovesse succedermi qualcosa, c’è qualcuno che tirerà fuori tutto”

Ruby, Michelle: “Le diedero documenti
in bianco per una nuova identità”

Torna a parlare Michelle Conceicao, la escort brasiliana che il 28 maggio 2010 andò a prendere la giovane marocchina fuori dalla questura di Milano. All’Espresso racconta così nuovi pezzi di verità sul caso. Tra i vari l’invito (poi rifiutato) di Mora a prostituirsi con un ministro

Michelle Conceicao Oliveira di spalle nella prima video intervista rilasciato al fattoquotidiano.it a fine gennaio

Di essere la testimone chiave del caso Ruby lei lo sa da sempre (Guarda la prima intervista video di Michelle al fattoquotidiano.it). E da mesi ormai sta svelando uno alla volta i segreti che custodisce, disseminandoli tra tv e giornali. Così, dopo aver dichiarato settimana scorsa a Exit di essere riuscita a imbrogliare i pm titolari dell’inchiesta a carico del premier e confermato al Fatto Quotidiano di tenere nascoste alcune verità “per proteggere qualcuno”, oggi consegna all’Espresso (in edicola domani) altri pezzi di un puzzle che sembra non avere mai fine. Michelle Conceicao Oliveira racconta di aver ricevuto dei soldi da Lele Mora per “allietare” le notti di un “politico molto importante, uno del governo” ma di

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Buonanotte a tutti! L’italietta del mafionano e di lele mora

Bancarotta ed evasione, chiesti a Milano
4 anni per Corona e il processo per Mora

La richiesta è stata formulata nell’ambito del procedimento in cui il fotografo ha chiesto
di poter accedere al rito abbreviato e l’impresario sta sostenendo l’udienza preliminare

Bancarotta ed evasione, chiesti a Milano 4 anni per Corona e il processo per Mora Lele Mora e Fabrizio Corona

Chiesti quattro anni di reclusione per Fabrizio Corona, accusato di bancarotta e reati fiscali, e il rinvio a giudizio per Lele Mora, che risponde invece di una maxievasione. La richiesta è stata formulata dai pubblici ministeri milanesi Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci nell’ambito di un procedimento davanti al gup Federica Centonze in cui Corona ha chiesto di accedere al giudizio abbreviato e Mora sta sostenendo l’udienza preliminare. Altri quattro imputati hanno chiesto invece di patteggiare.

L’entità della pena chiesta per Corona, già in previsione dello sconto di un terzo previsto dal rito scelto, tiene conto anche della collaborazione dell’imputato nella richiesta alla Repubblica di San Marino di consegnare alla magistratura italiana 1,2 milioni di euro, rendendo più snelle le procedure. I soldi sono arrivati l’altro ieri e coprono tutti gli insinuati al passivo a eccezione del Fisco, vale a dire di tutti quelli che vantavano un credito verso la sua società e che potranno in questo modo vedersi restituire i soldi. Per questo motivo i pm hanno chiesto per Corona la concessione delle attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti contestate. Cosa che gli varrebbe un ulteriore sconto rispetto alla pena base di sei anni prevista per i reati a suo carico.

Nell’udienza hanno discusso inoltre le due parti civili costituite, la curatrice del fallimento e l’avvocatura dello Stato, nonché il difensore di Mora , he ha sollevato un’eccezione di competenza territoriale del giudizio, a suo dire il tribunale di Bergamo, e comunque il proscioglimento del suo assistito. Altri quattro imputati accusati a vario titolo di emissione di fatture false a riciclaggio hanno chiesto di patteggiare. Il procedimento è stato poi rinviato alle 15.30 del 12 aprile per dare la parola al difensore di Corona. Un’altra udienza è fissata per il 28 aprile per le repliche delle parti. Al termine il gup dovrebbe emettere la sua decisione.

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Lele Mora “agente delle star”? Non sapevo che fosse l’agente di De Niro o di Madonna.

Lele Mora: «Scendo in politica
forse nel Pdl, se mi vogliono…»

lele mora

L’agente delle star

°°° Ma davvero vogliono far passare questo magnaccia per agente delle star? Peccato che rappresenti quattro zoccolette di nessun talento che battono per fare due comparsate nelle tv del trash. Ma questi scribacchini della stampa si rendono conto delle minchiate che scrivono? Ma non hanno un dizionario per cercare la parola STAR? E vuole pure riciclarsi in politica, come fanno da 20 anni tutti i malavitosi accerchiati dalla giustizia! Uno che non conosce nemmeno i verbi!!!

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Burlesquoni, grandi ladri, ma guai a toccarli sui soldi! Saviano da Feltrinelli.

Saviano pubblica con Feltrinelli
i monologhi di “Vieni via con me”

Lo scrittore: “Queste sono storie di tutti”. L’editore: “Felici e orgogliosi”. Verso la rottura con Mondadori dopo le polemiche dei giorni scorsi con Marina Berlusconi. Segrate fa sapere:  i programmi restano invariati

Saviano pubblica con Feltrinelli i monologhi di "Vieni via con me" Roberto Saviano

ROMA – Il primo passo dello strappo. I monologhi di Roberto Saviano per la trasmissione televisiva Vieni via con me usciranno per l’editore Feltrinelli. Due giorni fa, lo scrittore aveva dedicato la laurea “honoris causa” 1 ricevuta a Genova ai pm del pool di Milano. Marina Berlusconi gli aveva risposto definendo “un orrore” le sue dichiarazioni. Alla presidente di Mondadori, Saviano aveva risposto con un articolo 2.

3“Sono molto contento che le storie di Vieni via con me siano diventate libro – commenta lo scrittore – perché non è stato facile farle arrivare al grande pubblico. Hanno cercato prima di zittirle, minacciando di non mandarle in onda, poi di contrastarle e, infine, di farle dimenticare il più in fretta possibile”. E aggiunge: “La volontà della Feltrinelli di raccoglierle in un libro significa volerle difendere e allo stesso tempo renderle accessibili a chiunque vorrà. Significa farle diventare, di nuovo, storie di tutti”.

Soddisfattissimo Carlo Feltrinelli, presidente della casa editrice: “Siamo felici e orgogliosi di pubblicare

Roberto Saviano. La sua voce parla a milioni di persone. Faremo di tutto per aiutarlo a svolgere al meglio il suo fondamentale lavoro di racconto della realtà italiana. Mi dà speranza proprio la lettura di questo libro, perché accanto alla denuncia delle ferite vecchie e nuove del nostro Paese, c’è il racconto di storie coraggiose e di reazioni positive”.

4
Proprio oggi su Repubblica, la Mondadori aveva fatto sapere che i programmi restano invariati. “Mondadori ribadisce che Roberto Saviano è un importante autore della casa editrice. I programmi editoriali che lo riguardano e con lui concordati per il futuro, restano interamente confermati. Così come resta inalterata la convinzione che gli autori, tutti gli autori, sono il patrimonio più importante di un editore, insieme alla rappresentazione plurale delle idee e dele convinzioni. Questo in rigorosa coerenza con la storia e la prassi di Mondadori, e in totale condivisione fra azionisti e management”.

La trasmissione Vieni via con me, 6 condotta da Saviano insieme a Fabio Fazio, ebbe un boom di ascolti e provocò una fortissima polemica politica. I conduttori furono accusati di aver organizzato una trasmissione in chiave antigovernativa.

(25 gennaio 2011)

°°° Bellissimo  leggere che marina “plasticacoca” burlesquoni viene definita come “management”. Come lele mora o la minetti o la began…

MANAGEMENT CON LE TETTINE NUOVE

marina_B1

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Berlusconi attacca: falsità da Wikileaks «Festini? Pagano ragazze per mentire»°°° Certo, le paga Lele Mora! Ma qualcuna parla.

Il premier sulle rivelazioni di Assange: «Non partecipo a festini selvaggi»

°°° Solo perché ti addormenti subito e perché ormai  ti annoi a guardare e basta…

SIAMO BEN RAPPRESENTATI ALL’ESTERO… FIGUR’EMMMERDAAAA!!!

b.cotto

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Ecco la “selezione” di zoccole per Hardcore

Nadia Macrì racconta il “reclutamento” di Arcore

“Lele Mora ci portò da Fede, che fece la selezione”


La ragazza bolognese che afferma di aver incontrato più volte Berlusconi dietro compenso. “Penso ci fossero anche minorenni”. Il Cavaliere mi chiamò direttamente sul cellulare e mi disse: “Sono il sogno degli italiani”

ROMA – “Ad Arcore e in Sardegna ho incontrato tante ragazze giovani, penso minorenni”. Lo ha detto Nadia Macrì a Skytg24. La giovane ha raccontato anche però di non aver mai socializzato con le altre ragazze incontrate nelle varie occasioni o festa a Milano e in Sardegna. “Non si poteva parlare tra noi – ha detto –  dovevamo stare zitte”.

“Sono andata ad Arcore per 5 mila euro – ha raccontato Nadia Macrì – ma con il presidente mi sono confidata, speravo in un aiuto da parte sua”. “Forse ho sbagliato a presentarmi come una escort – ha aggiunto – avrei dovuto chiedere di fare la velina”.

Nadia Macrì ha anche ripercorso l’approccio che l’ha portata a conoscere Berlusconi. “Ero ad un semaforo e un giovane mi ha fermato chiedendomi se volevo seguirlo. Mi ha poi portato nello studio di Lele Mora dove c’erano altre ragazze, tutte straniere, russe e brasiliane”. “Da li siamo state portate nello studio di Emilio Fede – ha proseguito – che, finito il tg ci ha parlato una per una e ha fatto una selezione, due sono state mandate via”.

“Ad Arcore la prima volta era tutto bello, si mangiava bene, c’erano solo le ragazze, Fede e la segretaria del Presidente che ci ha chiesto i numeri di telefono. Era una ragazza giovane, bionda alta, che lavora per la tv, sembrava lei ad organizzare tutto”. “La selezione per me andò bene perchè mi chiamarono una seconda volta, mi contattò direttamente il presidente sul mio cellulare”.
Berlusconi “mi disse: ‘sono il sogno degli italiani. Sono il Presidente. “Poi sono andata anche a villa Certosa, in Sardegna e lì oltre alle ragazze c’erano tanti imprenditori, avvocati, notai”.

Marta

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