Patrizia e le altre

Patrizia e le agendine sui viaggi a Roma
“Sono stata da lui con un’amica modella”

di CARLO BONINI (Repubblica)

Patrizia D’Addario
e Silvio Berlusconi

patri

BARI – Chi è Patrizia D’Addario? E racconta il vero sulle due serate che nell’ottobre e nel novembre del 2008 l’avrebbero vista professionista pagata nei saloni di Palazzo Grazioli? Un racconto, si scopre ora, che aveva cominciato a condividere con un amico due mesi fa. Con parole – ricorda lui, chiedendo l’anonimato – che suonavano così: “Lo sai che sono stata a casa di Berlusconi con un’amica modella?”.

In attesa del riscontro investigativo di un’istruttoria ai suoi primi passi che di ragazze, con Patrizia, ne conta cinque, c’è una sola strada. Incrociare il suo racconto di oggi con la parabola di una vita complicata che, nel tempo, ha lasciato tracce nelle stanze della questura, negli uffici della Procura della Repubblica, nei salottini del “Gorgeous”, negli studi di posa fotografica, nelle strade delle periferie di san Girolamo e Carbonara.

Perché c’è un prima che forse spiega il dopo: i 2000 euro pattuiti a Roma all’hotel de Russie con l’imprenditore Gianpaolo Tarantini “per una notte con il premier”; la improbabile candidatura proposta da Tato Greco nella lista “La Puglia prima di tutto” di Raffaele Fitto; la decisione di “registrare tutto” di quei due viaggi a Roma prima di rovesciare il tavolo per non aver ottenuto quel che aveva chiesto. “Lo sblocco di una licenza per edificare un residence” sui terreni di proprietà della famiglia.

Raccontano dunque che quando, a 14 anni, Patrizia, nata il 17 febbraio del 1967 a Bari, lascia la casa dei suoi genitori e dei suoi due fratelli (ne perderà uno), in testa ha due passioni. L’uomo che ha deciso di seguire e la magia. Del primo si libera presto. Della seconda, a quanto pare, no. Ai suoi amici, nel tempo, racconta di aver lavorato con David Copperfield (famoso illusionista) e il mago Alexander. I suoi abiti virano regolarmente sul nero. E il suo modo di misurare gli altri e quel che le accade ha sempre un fondo di misterico.

Qualcuno la prende per una sbandata. Anche perché la sua vita, quando di anni ne ha 31, si complica. Ha una figlia da un imprenditore da cui presto si separa. Una bimba che oggi ha 11 anni e vive con lei e la nonna. E che con lei condivide il momento forse più doloroso della sua esistenza. Patrizia è diventata infatti la compagna di un tipo che, al quartiere san Girolamo, conoscono come “Spaghetto”. Fa il movimento terra nei cantieri edili. E fa dell’altro. Patrizia ha la forza di denunciarlo, farlo arrestare e condannare per sfruttamento della prostituzione (l’uomo sarà rimesso in libertà con l’indulto). Ed è qui – raccontano oggi nelle stanze della Questura e negli uffici della Procura – che qualcosa o, forse, molto, cambia.

Patrizia comincia a frequentare la “Bari che conta”. “Escort” senza mistero di esserlo, dicono di lei in modo spiccio. La si vede spesso al “Gorgeous”, il locale notturno il cui proprietario, Roberto Trione, è amico personale di Raffaele Fitto. Fa qualche apparizione su “Telenorba”. Si propone a “Tele Bari”. Racconta agli amici di aver girato degli spot per la “Coca Cola”, tanto che, per un periodo, si fa chiamare “Coca”. Di fatto si sceglie anche un nome d’arte: Patrizia Brummel e con questo appare in un calendario e nei book che mette insieme negli studi di alcune agenzie fotografiche in città.

E’ un glamour di provincia il suo, che sogna altri palcoscenici. Appare come presentatrice in una serata benefica del 2006 sul palco di villa Romanizzi Carducci. E, per un periodo, risulta socia amministratrice della “Stadium Pictures”, società in nome collettivo che ha come ragione sociale “Produzioni cinematografiche e video” e che verrà messa in liquidazione e cancellata dal registro delle imprese il 28 aprile del 2000.

Ma è anche un glamour che si sposa a un’ossessione personale, coltivata – a quel che raccontano magistrati e poliziotti che con lei hanno avuto a che fare prima di questa vicenda – con precisione maniacale: annotare quotidianamente ogni dettaglio della sua giornata, dei suoi incontri, dei suoi colloqui. La prova se ne ha due anni fa, 2007. Viene trovato il cadavere di Marisa Scopece, una giovane prostituta di cui Patrizia è amica. Lei si presenterà al magistrato con quattro pagine di appunti manoscritti in cui sono ricostruiti gli ultimi giorni della ragazza.

Non deve sorprendere, allora, che Patrizia, oggi, conservi le ricevute dei biglietti aerei dei due voli per Roma che, ad ottobre e novembre dello scorso anno, l’avrebbero portata a Roma per il “lavoro” a Palazzo Grazioli. Né che annoti i nomi delle ragazze che con lei avrebbero condiviso quell’esperienza (una sarebbe un'”amica modella”). O quelli dei due hotel dove soggiorna per l’occasione: il “Valadier” e un albergo in via Margutta.

Né dovrebbe sorprendere lì dove racconta di “avere la registrazione dei due incontri” con il presidente del Consiglio (audio o video, non è chiaro). “Perché – riferisce una fonte in Questura – quello era il sistema che usava. Documentava tutto. Sempre. Qualcuno sostiene girasse con una piccola telecamera nella borsa. Anche quando, e accadeva spesso, veniva per denunciare soprusi di cui sarebbe stata vittima”. L’ultima volta, il 15 maggio, per “uno strano furto in casa”. Dopo aver accettato la candidatura alle comunali con la lista “La Puglia prima di tutto”.

°°° Lo squallore di burlesquoni, sedicente uomo più potente d’Europa, non ha limiti. Pagare per avere a disposizione delle escort… lui che ha fatto un puttanaio di zoccole pronte a tutto delle televisioni e del parlamento.

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L’italietta di burlesquoni

MENTRE MAFIOLO E I SUOI PAPPAGALLINI ABBURATTINATI CONTINUANO A INSULTARE CHIUNQUE E A SPARARE CAZZATE DELIRANTI, ECCO COME CI VEDE ‘EUROPA…

Editoriale del quotidiano finanziario britannico: “Rifiuta ogni critica indipendente”
Stampa e siti internazionali continuano a riprendere il silenzio del premier sulle “dieci domande”
Berlusconi “un pericolo per l’Italia”
l’affondo del Financial Times
El Pais: “Esecutivo più populista che mai, minata la credibilità italiana”

dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI

LONDRA – “Un pericolo” per l’Italia. Due grandi giornali inglesi, il Financial Times e l’Independent, usano stamane la stessa espressione parlando di Silvio Berlusconi, alla luce delle vicende che hanno recentemente coinvolto il primo ministro e del suo rifiuto di rispondere alle domande che gli ha posto la Repubblica.

Dopo i numerosi servizi dei corrispondenti da Roma della stampa britannica, e due editoriali molto critici verso Berlusconi apparsi sul Times di Londra, quotidiano filoconservatore, e sul Guardian, quotidiano filolaburista, oggi a occuparsi del caso sono il quotidiano della City, considerato l’organo di informazione più autorevole d’Europa, e l’Independent, che dedica alla questione un ampio ritratto del premier italiano su due intere pagine.

Silvio Berlusconi “non è chiaramente un altro Mussolini” e il suo potere non comporta il rischio di un ritorno al fascismo, “ma è un pericolo per l’Italia e un maligno esempio”, afferma l’editoriale non firmato, dunque espressione dell’opinione della direzione del giornale, collocato al primo posto frai tre commenti del giorno nella pagina “Op-Ed” (opinioni ed editoriali) del Financial Times, subito al di sotto del motto del Ft, “Without fear and without favor”, ossia senza timori reverenziali e senza fare favori a nessuno. “Mentre vengono poste pesanti domande sulla sua relazione con un’adolescente che sogna di diventare una star, domande che sua moglie è stata la prima a sollevare, Berlusconi si è rivolto contro il suo più ostinato interrogante, il quotidiano di centro-sinistra la Repubblica, ha lanciato velate minacce tramite un suo associato e ha cercato di invalidare le domande sostenendo che sono viziate da un pregiudizio politico. Egli ha mostrato simile belligeranza verso i magistrati che lo hanno giudicato corruttore dell’avvocato inglese David Mills, definendoli militanti di sinistra, sebbene il parlamento lo abbia reso immune dall’essere processato. E insoddisfatto anche di un così utile parlamento, ha detto che dovrebbe essere drasticamente ridotto a 100 deputati, mentre il potere del premier dovrebbe essere accresciuto”.

Il pericolo rappresentato da Berlusconi, prosegue l’editoriale del quotidiano finanziario, è di “svuotare i media di serio contenuto politico, rimpiazzandolo con l’intrattenimento, di demonizzare i nemici e rifiutare di accettare la legittimazione di ogni critica indipendente”. Il pericolo è “mettere una fortuna al servizio della creazione di un’immagine di massa, composta da affermazioni di successi ininterrotti e sostegno di popolo”. Che Berlusconi sia così dominante è “in parte colpa di una sinistra titubante, di istituzioni deboli e talvolta politicizzate, di un giornalismo spesso subalterno. Ma più di tutto è colpa di un uomo molto ricco, molto potente e sempre più spietato. Non un fascista, ma un pericolo, in primo luogo per l’Italia, e un esempio maligno per tutti”.

Il lungo articolo dell’Independent, firmato dall’ex corrispondente da Roma, Peter Popham, ricostruisce punto per punto tutti gli sviluppi della “Berlusconi’s story”, chiedendosi se un leader coinvolto in così tanti scandali, controversie e processi, possa finire per perdere il potere a causa di una vicenda apparentemente minore, come la partecipazione al compleanno di una ragazza diciottenne, riportata inizialmente in un trafiletto di giornale da Repubblica, ma poi gonfiata dalla decisione di Veronica Lario di chiedere per questo il divorzio, sostenendo che suo marito ha incontri “con minorenni”, che “non sta bene” e che “ha bisogno di aiuto”. L’implicita allusione dell’Independent è allo scandalo Watergate, anch’esso iniziato con una piccola notizia di cronaca, un apparente tentativo di furto nel quartier generale del partito democratico americano, ma poi terminato con le dimissioni di Richard Nixon. Il quotidiano londinese conclude che oggi Berlusconi è di fronte al “rischio reale” di perdere consensi alle prossime elezioni europee, particolarmente dopo le critiche espresse da alte autorità della Chiesa cattolica per il suo comportamento. La questione dei suoi rapporti con Noemi Letizia, afferma il giornale, “non è triviale”. Vivere in Italia oggi è “come essere intrappolati in un campo di lava che sta lentamente ma inesorabilmente scivolando giù da un pendio”. Gli scandali di Mani Pulite, anziché portare alla nascita di una rivitalizzata “Seconda repubblica”, hanno condotto a una “Età di Silvio e al lento ma costante degrado delle istituzioni democratiche della nazione”. Se il primo ministro può “mentire così spudoratamente” sulla sua relazione con una teen-ager, allora l’Italia “è in pericolo”.

Dal Paìs a Abc, tam tam sui media. E’ sempre vivo l’interesse su stampa estera e siti web di informazione internazionale sul’inchiesta di Repubblica e il silenzio di Berlusconi sulle dieci domande che il giornale ha posto al presidente del Consiglio. Così come ha fatto il Financial Times, anche in Spagna il quotidiano El Paìs dedica alla vicenda il suo editoriale. Notando che “la condotta politica e personale di Berlusconi mina la credibilità italiana”, e sottolineando come l’esecutivo guidato dal Cavaliere sia “più populista che mai”. “La sua relazione con una aspirante vedette della tv – prosegue il quotidiano spagnolo – gli è costata il divorzio e rivelato un clima decadente che pure la Chiesa ha iniziato a criticare”.

Il network americano Abc News, sul suo sito web si chiede se è vero che Berlusconi abbia avuto un “affair”, una relazione , con “una modella minorenne”. Il sito della maggiore tv Usa pone l’accento sulle tante incongruenze nelle storie raccontate dal premier e dalla famiglia Letizia e nota: “Nonostante il suo fermo controllo sulla copertura giornalistica italiana, le domande poste da Repubblica lo hanno in tutta evidenza scosso”.

L’agenzia di stampa Reuters dedica al caso un articolo del corrispondente dall’Italia Philip Pullella, in cui si evidenziano le reazioni dell’opposizione e della Chiesa e come Berlusconi stia cercando di contrattaccare anche in vista delle prossime elezioni europee e del G8 in Abruzzo.

Anche in Germania il tema è oggetto di attenzione. Sul del quotidiano conservatore Die Welt di oggi il corrispondente dall’Italia Paul Badde scrive che ” tutta l’Italia segue tra sdegno e divertimento il presunto affair di Silvio Berlusconi con una diciottenne. Anche quando alla berlina, è il premier dei cuori. Berlusconi incarna l’Italia reale, la speranza che non tutto deve essere sempre corretto e pulito pur di raggiungere l’obiettivo che ci si propone. Alle Europee – prosegue Badde – il suo partito si aspetta comunque un risultato da sogno attorno al 40 per cento. Alcuni voteranno per lui anche per compassione”.

Il principale quotidiano argentino, El Clarìn, scrive: “Nonostante lo scandalo della sua presunta relazione con Noemi, Berlusconi si presenterà come candidato testimonial alle elezioni europee”. “Comunque vada – aggiunge il corrispondente dall’Italia Julio Alganaraz – sarà un plebiscito. Pro o contro di lui”.

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Il solito figurone mondiale

Berlusconi prepara attrici per il Parlamento Europeo
Articolo di , pubblicato mercoledì 29 aprile 2009 in Olanda.

[Algemeen Dagblad]

Roma – Il Ministro degli Esteri italiano Franco Frattini e Mario Mauro, candidato alla presidenza del Parlamento Europeo, hanno interpretato il ruolo di insegnante di una classe speciale negli ultimi giorni. Nel quartier generale del partito di Berlusconi Forza Italia, in tre giorni devono preparare trenta donne al ruolo di aspirante europarlamentare. Cinque di loro sono giá membri del Parlamento.

Le rimanenti 25 sono conosciute soprattutto come candidate al titolo di Miss Italia, attrici alle prime armi, soubrette e letterine [in italiano nel testo, ndt], le scarsamente vestite, comparse seminude che decorano i quiz ed i programmi di sport in tv. Tutte e trenta hanno in comune l’essere giovani, belle e disinvolte. Il premier gli ha promesso loro che almeno alcune saranno messe in lista per le Elezioni Europee.

Le giovani signore non sanno molto dell’Europa, ma ció non conta granché. Grazie alle sue reti televisive, Berlusconi sa che le forme sono piú importanti del contenuto, e che l’elettore italiano pertanto preferisce un musetto carino ad un discorso complicato sulla Costituzione Europea. Inoltre Berlusconi e i suoi hanno degli obblighi verso le future candidate.

La modella dei calendari Camilla Ferrante é stata in passato raccomandata da lui per un ruolo nell’emittente pubblica RAI, che alla fine non ottenne. E Angela Sozio, stella dai capelli rossi del Big Brother italiano, é stata fotografata un anno fa mano nella mano con Berlusconi nella sua villa in Sardegna. Questa prassi del resto non é nuova. Giá l’anno scorso, le elezioni parlamentari portarono alla camera e nel consiglio dei ministri un drappello di piacenti giovani donne.

Il fatto che l’Italia forse non manderá a Strasburgo i rappresentanti piú adatti, non ha molta importanza. In Italia il Parlamento Europeo é visto come un ampio parcheggio per politici e personalitá televisive disoccupate. Per sindaci e ministri é una buona seconda fonte di reddito. Qualche politico accusato di associazione mafiosa, come Francesco Musotto, membro dal 1999 al 2004, fece gradito uso dell’immunitá europarlamentare. Inoltre é una pacchia: gli europarlamentari italiani guadagnano piú di tutti gli altri (circa 20.000 euro al mese) e sono quelli che fanno di meno, cosí appare dagli accertamenti.

[Articolo originale “Berlusconi stoomt actrices klaar voor Europarlement ” di Aart Heering]

Berlusconi ai senza-tetto de L’Aquila: “Andate all’Ikea”
Articolo di Economia salute e ambiente, pubblicato domenica 26 aprile 2009 in Francia.

[Le Nouvel Observateur]

Il capo del governo italiano propone alle vittime del sisma di ammobiliare gli appartamenti vuoti, messi a loro disposizione dopo la catastrofe, a spese dello Stato.

Silvio Berlusconi, capo del governo italiano ha consigliato sabato 25 aprile ai senza-tetto del sisma de L’Aquila di sistemarsi negli appartamenti messi a loro disposizione e di comprare dei mobili Ikea a spese dello Stato.
“Ci sono ancora dei posti negli hotel e nei 1300 appartamenti rimasti vuoti. È sufficiente andare all’Ikea e con pochi soldi si arreda una casa”, ha detto durante una visita al villaggio distrutto di Onna.
Situato a una decina di km da L’Aquila, è stato l’epicentro del sisma e quaranta dei suoi abitanti sono rimasti uccisi. “Ci penso in questo momento. Adotteremo una disposizione per rimborsarvi questa piccola somma di denaro”, ha aggiunto il capo del governo che si è totalmente impegnato nella ricostruzione de L’Aquila e dintorni.

35.630 senza-tetto

Curando la sua immagine di eleggibile alla presidenza della Repubblica, Silvio Berlusconi si è recato nella regione in occasione della festa nazionale del 25 aprile che commemora la liberazione nel 1945 da parte dei partigiani, aiutati dagli Alleati, del nord dell’Italia. Giovedì, il capo del governo aveva già annunciato che il summit del G8 di luglio previsto inizialmente in Sardegna, dovrebbe tenersi a L’Aquila. Un’idea che permetterebbe di risparmiare dei soldi che potrebbero servire alla ricostruzione.
Il sisma ha causato quasi 300 morti e 65.000 senza-tetto, di cui circa 35.630 vivono nelle tendopoli.

[Articolo originale “Berlusconi aux sans-abri de L’Aquila : “Allez chez Ikea”” di Le Nouvel Observateur]


«Pierino» a palazzo Chigi

Articolo di Personaggi d’Italia, pubblicato sabato 25 aprile 2009 in Spagna.

[ABC]

Silvio Berlusconi non passerà alla storia per le sue doti politiche… ma senza dubbio si è guadagnato di diritto l’entrata nel «guinness» come il primo ministro italiano più «spiritoso», nel bene e nel male

Raccomandare ai terremotati dell’Abruzzo di prendersi la loro sistemazione nelle tende come «un fine-settimana di in campeggio», o selezionare «showgirls» e belle ragazze da inserire nelle liste per le elezioni europee sono le ultime trovate del peculiare Silvio Berlusconi. Da quando «il Cavaliere» entrò in politica, nel 1994, la sua carriera è stata segnata da una sfilza di «boutades».

Cosa dire delle sue allusioni all’«abbronzatura di Obama» o a quei «giorni raggianti» in cui le Forze Aeree argentine lanciavano i desaparecidos della dittatura in mare, o quando annunciò il dogma che «chi non la pensa come me e non mi vota è un coglione», o il dettame che «i giornalisti di sinistra non capiscono il mio humor»…

Fa le corna nelle fotografie

Dalle sue prime apparizioni pubbliche, che fosse all’entrata di palazzo Chigi, sede del consiglio dei ministri, o in qualsiasi posto del mondo, si poteva già intuire chi era quel personaggio piccoletto e divertente. Non passava inosservato. Il suo scherzo preferito è fare le corna al capo di Stato o del Governo che gli si piazzi davanti nella foto di famiglia di un evento politico. Lo diverte fare il gesto della mitraglietta al giornalista che gli fa una domanda scomoda.

E la sua logorrea da don Giovanni. A 73 anni ha più capelli, meno rughe e un aspetto migliore di quando ne aveva 40. «Sono più alto di Napoleone», disse di sé stesso. Non è affatto strano, per uno che lancia raccomandazioni come questa: «Un motivo importante per investire in Italia è che abbiamo bellissime segretarie». Si vanta di circondarsi di ministre e collaboratrici graziose, ma compatì Zapatero quando annunciò il suo governo paritario: «Nove donne! Se l’è cercata! Ora dovrà tenerle a bada!».

La sua smania di notorietà gli ha causato qualche preoccupazione. Curiosamente, Veronica Lario, la sua «invisibile» sposa, non si fa vedere in televisione, né commenta le sparate di suo marito nei confronti del sesso opposto. Ma c’è stata una goccia che ha fatto traboccare il vaso. Il 31 gennaio 2007, Veronica pubblicò una lettera sulla stampa in cui esigeva le scuse del capo del Governo – suo marito – per aver detto a una signora, durante una premiazione, che «se non fossi già sposato mi sposerei con te».

[Articolo originale “«Jaimito» en el palazzo Chigi” di VERÓNICA BECERRIL]

Berlusconi tenta la scalata al potere politico assoluto
Articolo di , pubblicato martedì 28 aprile 2009 in Olanda.

[NRC Handelsblad ]

Roma, 28 Marzo. Al tono dell’inno Meno male che Silvio c’è, Silvio Berlusconi é entrato ieri nell’immensa sala dove questo fine settimana spera di combinare un’ apoteosi partito-politica.

Esattamente quindici anni dopo la sua prima vittoria elettorale, il premier italiano sarà acclamato leader del ‘Popolo della Libertà’, frutto della fusione di Forza Italia e del neofascista Alleanza Nazionale. Secondo i sondaggi, il nuovo mega-partito è sostenuto dal 43 percento degli elettori. Berlusconi promette di arrivare rapidamente al 51 per cento. “Ci riusciremo”, ha detto il più potente politico italiano nel corso del suo discorso inaugurale della durata di un’ora e mezza.

Super-presidente Berlusconi

Forza Italia era già stato creato a sua immagine e somiglianza. Ma il potere che Berlusconi (72) raggiunge nel nuovo partito è ineguagliato. É lui che decide chi sono i coordinatori del partito, che ha l’ultima parola sulle liste dei candidati e che non ha bisogno di temere alcuna mozione durante i congressi, visto che ciò non è previsto nello statuto.

Insieme al suo architetto personale, Berlusconi si è occupato personalmente persino dei dettagli della scenografia del congresso costitutivo. In prima fila sono seduti selezionati ragazzi e ragazze di sedici anni, poi due file di ospiti di enti statali, quindi tre file di donne. Sul gigantesco podio nessun lungo tavolo con leaders politici attorno, ma solo lui davanti ai novemila membri del partito e ospiti nel salone.

Il colore dominante è il bianco. “Bianco, il colore che racchiude in sè ogni colore” così ha scritto Il Giornale, quotidiano della famiglia Berlusconi. Bianco, il colore del nuovo “partito post-ideologico”. Il partito abbraccia “tutti gli italiani che amano la libertá”. dice Berlusconi, “cattolici e non-cattolici”. “Noi siamo l’unico partito che realizza le aspettative della gente”.

Reazioni a sinistra

Un anno e quattro mesi fa annunciò la fondazione di un nuovo movimento politico, come reazione alla fusione a sinistra tra La Margherita e i Democratici di Sinistra nel Partito Democratico. Forza Italia e Alleanza Nazionale già parteciparono alle elezioni dello scorso aprile con un’unica lista, raggiungendo la vittoria e ottenendo il diritto a scegliere il premier.

Alleanza Nazionale (AN) venne ampiamente ricompensata da Berlusconi. Quasi tutti i baroni del partito ottennero un posto da ministro, segretario di stato o sindaco. Al leader di AN, Gianfranco Fini (57), fu concessa la presidenza della Camera. Berlusconi in questo modo dimostrò che chi accetta la sua leadership e il suo partito ha solo da guadagnare.

Il vertice di Alleanza Nazionale, in cambio della generosità di Berlusconi, mise la sua base parzialmente nostalgico-fascista base di fronte ad un fatto compiuto: la fusione con il ‘Popolo della Libertá’. Mercoledì scorso il già neofascista Fini ha definitivamente rinnegato Mussolini. Non considera più il Duce [in italiano nel testo, ndt] ”il più grande statista del ventesimo secolo”, come egli stesso lo definì nel 1994. Fini ha così concluso il suo lungo percorso verso lo status di politico di destra da salotto. Ora sembra del tutto pronto a diventare prima o poi leader del nuovo partito.

Postdemocrazia

Secondo lo storico di sinistra Angelo D’Orsi, con il duo Berlusconi-Fini la strada verso la postdemocrazia è aperta. “La postdemocrazia è il nuovo volto del fascismo”. Anche l’analista Sergio Romano, considerato neutrale, chiama Berlusconi “in un certo senso postdemocratico, ma di sicuro non fascista”. Berlusconi prende le distanze dalle correnti ideologiche e dai partiti. Chiude con le vecchie ideologie.”

I critici temono che con il “Popolo della Libertà” l’Italia vada nella direzione di un regime autoritario. Berlusconi lo nega: “Sono tutto fuorchè un Napoleone o un Cesare”. Nonostante il culto della personalità che egli crea, neanche l’analista Sergio Romano vede alcun pericolo. “Lo stile di Berlusconi può piacere o no, ma lui è e rimane un populista democratico. Berlusconi non è un leader autoritario, cerca il compromesso. È il rappresentante di un nuovo tipo di leadership democratica.”

Esattamente come il presidente francese Nicolas Sarkozy, Berlusconi non accetta più la divisione tra pubblico e privato. Invita i capi di stato nelle sue residenze private, fa in continuazione battute politicamente scorrette (l’ultima sul colore della pelle di Obama) e permette che la sua vita privata venga attentamente scrutinata dai rotocalchi scandalistici del suo gruppo di media.

La mancanza di indipendenza nel giornalismo ha come conseguenza che Berlusconi può fare qualunque asserzione alla televisione senza che qualcuno la verifichi nei fatti. Così ha recentemente minacciato di fare intervenire la polizia contro gli studenti universitari in sciopero, per poi il giorno successivo negare di averlo detto. A nessun giornalista televisivo è saltato in testa di trasmettere le due asserzioni una dopo l’altra.

Conflitto di interessi

Il punto debole di Berlusconi nel suo potere illimitato continua ad essere l’enorme conflitto di interessi che personifica come premier e magnate dei media. Ma anche in questo caso Berlusconi rappresenta un fenomeno diffusissimo nella politica, nelle aziende e persino nel servizio sanitario italiani. “Il conflitto di interessi non interessa agli elettori”, ha detto una volta Berlusconi. Il popolo lo dichiara innocente dandogli il voto. É il popolo il potere sovrano, non il giudice di un tribunale, secondo Berlusconi.

‘L’analista Romano non è sorpreso che gli italiani permettano a Berlusconi di farla franca con le sue canagliate. “Esiste una specie di immoralità italiana, in base alla quale valori come la famiglia e la simpatia per un capo vengono considerati più proficui di rigorosi parametri morali.” Il successo è più importante del tener fede ai princìpi.

Berlusconi rappresenta il successo, il denaro, il potere. In un paese in cui l’opposizione di sinistra è implosa, gli elettori continuano a ripetere che non hanno altra scelta che votare per Berlusconi, la cui frustrazione è data dal fatto che non tutti gli italiani sono caduti vittima del suo fascino. Secondo Romano, “ha la grande pulsione di essere amato”.

[Articolo originale “Berlusconi doet een gooi naar politieke almacht” di Bas Mesters]

Berlusconi dà lezione ad attrici e modelle in vista delle elezioni europee
Articolo di Politica interna, pubblicato mercoledì 22 aprile 2009 in Brasile.

[O Estado de Sao Paulo]

Il premier vuole facce nuove al governo: le prescelte hanno ricevuto depliant esplicativi sul FMI e sulla Nato

ROMA – Secondo quanto riportato mercoledì 22 dalla stampa locale, il Primo Ministro italiano Silvio Berlusconi potrebbe presentare, come candidate alle prossime elezioni per il Parlamento Europeo del 7 giugno, modelle, attrici e protagoniste di programmi televisivi.

Alcune di queste “celebrità” italiane hanno frequentato un corso nella sede del Popolo della Libertà (PDL) il partito di Berlusconi, durante il quale hanno ricevuto informazioni sulle attività del governo italiano. Inoltre sono stati distribuiti depliant sulle organizzazioni internazionali, come il Fondo Monetario Internazionale (FMI) e la Nato.

Il quotidiano economico Il Sole 24 ORE indica come possibili candidate Barbara Mattera, ballerina nei programmi delle reti televisive di proprietà di Mediaset, controllata da Berlusconi; Angela Sozio, ex partecipante dell’edizione italiana del Grande Fratello e l’attrice Eleonora Gaggioli.

“Voglio facce nuove per rinnovare l’immagine del PDL in Italia e in Europa” ha detto Berlusconi durante il suo discorso al seminario, diretto dal ministro degli Affari Esteri Franco Frattini. In tutto hanno partecipato al corso più di 30 ragazze, tra cui anche alcune deputate del PDL.

Secondo il quotidiano «Il Messaggero», Berlusconi compilerà le liste per le prossime elezioni europee basandosi sugli ultimi sondaggi, che gli attribuiscono tra 35 e 36 seggi al Parlamento Europeo.

[Articolo originale “Berlusconi dá aula a atrizes e modelos para eleições europeias” di EFE]

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