E chi lo inventa il turismo per tutto l’anno? Questi asini e queste capre che non riescono nemmeno a farlo durare tre mesi?
http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/276562
E chi lo inventa il turismo per tutto l’anno? Questi asini e queste capre che non riescono nemmeno a farlo durare tre mesi?
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Questi asini di sindachetti e assessorucoli, per non parlare dei finti albergatori e ristoratori, sono la peggior sfiga che sia mai capitata a questa terra. Cialtroncelli ignoranti e assolutamente impreparati che ci costano miliardi e non hanno mai prodotto NULLA! Ogni anno si ripropongono gli stessi problemi, mentre le presenze diminuiscono (giustamente) e le magagne aumentano. Cerco di spiegare da almeno 40 anni ai miei “conterroni” che bisogna studiare, prepararsi tecnicamente, disporsi umilmente ad imparare dagli altri e ascoltare chi ha dei progetti seri, se vogliamo davvero diventare una terra per turisti. Ma queste scimmiette sardegnole, NIENTE!
Abbiamo spiagge sporche e senza nessun servizio. E a sporcarle sono porci sardi in primis. Abbiamo prezzi da capogiro, come se non bastassero i ladri dei traghetti e degli aerei a spolpare e a far scappare chi vuole passare anche solo due settimane in Sardegna. Ma, specialmente nell’interno, abbiamo un popolo che non vuole rotture di coglioni. Siamo pieni di trogloditi che vedono i turisti come un fastidio: loro vogliono essere lasciati in pace nella loro preistoria. Potrei farvi mille esempi, ma me li tengo per amore di patria. Quindi? E quindi ogni anno è sempre peggiore del precedente. Però assistiamo, come sempre, al pianto dei soliti pseudo “operatori turistici” che aumentano i prezzi, diminuiscono le prestazioni, e pretendono di campare un anno da nababbi lavorando solo 45 giorni. Come sempre. E come sempre ci fottiamo almeno dieci miliardi che potrebbero entrare e invece se ne vanno dove il turismo lo sanno fare.
N.B. Prevengo il solito cretino “ad usum stronzibus”, puntualizzando che parlo della maggioranza, non di tutti.
L’allarme dei tour operator. Le aziende: dobbiamo reagire
°°°Cari miei, finché a occuparsi di turismo saranno queste scimmiette incompetenti, qui in Sardegna il turismo non esisterà MAI! Infatti questi decerebrati continuano a spacciare per turisti i vagabondi, i saccopelisti e gli “aligatori” (portatori di aliga=immondezza). Non hanno la più pallida idea di cosa sia il turismo VERO e ancor meno sanno come averlo 12 mesi l’anno. Io credo di saperlo da sempre e lo ripeto da 40 anni a una masnada di asini che si spacciano per politici e imprenditori. Nulla da fare. Non capiscono, non sanno nemmeno leggere. E non gliene frega un cazzo. Prosit.
Gli amministratori sardegnoli: miserabili asini calzati e vestiti.
Imprecisioni e sviste nel portale della Regione, poche offerte sui siti specializzati: negative le previsioni per la stagione.
°°° Già ci avevano pensato Pili e Burlesquoni, devastando tutto, cacciando dalla Costa Smeralda la créme del Pianeta per riempirla di zoccole e tronisti ignoranti; poi ha fatto le sue cazzate Soru, mettendo gli assessorati della Cultura e del turismo nelle mani di due tzeracche inutili e dannose, ora ci mancava la banda massonica e cialtrona di Cappellacci. Non c’è male! Ma potremmo mai diventare una Regione turistica?!
Che cazzo ce ne facciamo degli F35?! No a spese inutili e costose.I E’ obbligatorio investire IMMEDIATAMENTE in scuola, cultura, servizi, trasporti, beni culturali, ricerca e turismo. Come fanno i paesi civili, altrimenti sei una merda come il mafionano.
Abbiamo perso troppi anni dietro ai deliri di quell’incapace piduista, Monti TORNA A BORDO, CAZZO!
OLBIA. Si tengono per mano e come inchiostro si posano sulla sabbia. «NO GALSI». La scritta umana si legge dall’aereo che vola sopra il cielo grigio piombo delle Saline. La spiaggia è espugnata da un’allegra macchina da rivolta. Oltre 200 persone si sono ritrovate nel giorno della protesta contro la centrale Galsi. È la rivoluzione pacifica delle massaie, degli ecoadolescenti, dei nonnini sempreverdi che zaino in spalla saltano come caprioli. Dal sogno berlusconiano di Costa Turchese alla canna del gas, non c’è pace per questo fazzoletto pregiato di Gallura. Le bandiere dei partiti si mischiano con i cartelloni dei manifestanti. L’antipolitica si mescola alla politica, il movimentismo è diluito nel grande sistema dei partiti. In spiaggia si discute sul futuro di questo fazzoletto di
Dalle rilevazioni sulle visite a italia.it effettuate nell’ultimo trimestre risulta che tra i siti ufficiali quello italiano è tra i meno consultati rispetto a quelli dei paesi direttamente concorrenti. Fra i motivi, poche e stravaganti traduzioni. Ma non mancano anche espressioni desuete o sconosciute
Lo sapevate che il paesaggio dell’Alto Adige “è puntellato dai masi”? E che Senigallia è un’isola perché la sua lunga distesa di sabbia…
°°° Ce ne sarà da ricostruire dopo che li avremo cacciati, amici miei. Queste merde ladre e incapaci hanno fatto più danni della guerra del Golfo.
GOLFO ARANCI. Quando si dice prendere il turista per la gola… e per il portafoglio. Almeno stando a certi prezzi che si vedono in giro. È vero, c’è la crisi e per la Sardegna è un’e state nera: i vacanzieri latitano, viaggiare sui traghetti costa caro, le tasche dei cittadini sono sempre più leggere. Però è innegabile che l’isola costa cara e spesso il turista si imbatte in prezzi esagerati che, al momento di tirare fuori il portafoglio, trasformano il sapore di Sardegna in un boccone salato. Un retrogusto indigesto per una villeggiante in vacanza, ad esempio, a Golfo Aranci. Aveva voglia di ravioli freschi. «Alla faccia della freschezza, però!», deve aver pensato quando ha visto il costo: la bellezza di 28 euro al chilo.
Ogni anno la stessa storia: venti teste di cazzo, molti dei quali stipendiati da noi alla forestale, incendiano quel po’ di verde che non si sono fotturi i vari disboscatori del dopoguerra. E i politicanti asini e inutili si fottono i soldi che servirebbero per una seria campagna antincendi e i sardi o sedicenti tali… zitti. Mi vergogno ogni giorno di più di essere sardo.
ECCO IL TURISMO DELL’ERA BURLESQUONI-CAPPELLACCI