10 milioni l’anno per le troie del bunga bunga. E IO PAGOOOO!

Il conto del bunga-bunga
800mila euro al mese

di Claudia Fusani

ragazze berlusconi olgettina 304

Una cifra tra i 500 e gli 800 mila euro al mese. In capo a un anno fanno circa dieci milioni. È la media dei prelievi del fedelissimo ragionier Spinelli dai conti correnti che gestiva per conto di Berlusconi presso le due agenzie di Segrate del Monte dei Paschi di Siena.

Tutti soldi in contanti e banconote con tagli da 100, 200 e 500 euro. Le banconote che sventolava Ruby ancora diciassettenne per pagare cene e colazioni. E quelle ritrovate nelle case delle “papi girl” ordinate in buste da duemila fino a cinque mila euro.


11 febbraio 2011
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N. Lo schifo prevale sul denaro per il Bunga Bunga

Il racconto della Testimone N
“Sesso con più donne assieme”

L’amica di Aris Espinoza descrive il bunga bunga: “Nonostante i soldi ha prevalso la mia timidezza, e poi, vedendolo di persona, sinceramente non me la sono sentita”

di PIERO COLAPRICO

Il racconto della Testimone N "Sesso con più donne assieme" Ruby

MILANO – Si chiama N., è una ragazza che non ha compiuto 21 anni. Ecco il verbale della sua testimonianza.

Un regalo in denaro.
“Mi sono diplomata l’anno scorso, sono stata compagna di scuola di Arisleida Espinoza e una sera mi ha invitato a partecipare ad una serata a casa del Presidente del Consiglio ad Arcore. Era il 6 gennaio 2011, eravamo una ventina di ragazze a cena, tutte abbiamo ricevuto in dono una borsa e dei gioielli, di cui ricordo la marca Nicotra di San Giacomo. Io in particolare ho ricevuto un bracciale, presumo d’oro, e un anello uguale al bracciale. C’era il Presidente, c’era Emilio Fede e c’era il cantante napoletano Apicella… Aris mi aveva detto che se fossi andata lì il Presidente mi avrebbe dato del denaro. Io chiesi che cifra avrei potuto avere e lei mi disse che poteva oscillare da mille euro a cifre più consistenti”. La ragazza ha bisogno e ci va.

Il bunga bunga.
A cena una ragazza le dice “che però io non dovevo fare domande, che il Presidente era una brava persona, che aiutava tutti e che comunque dovevo stare zitta e non essere curiosa… Dopo la cena il Presidente ha detto “Ora andiamo tutti a ballare in discoteca”, ha usato anche il termine Bunga Bunga… Quando io ho chiesto “Ma che cos’è questo Bunga Bunga?” mi hanno preso in giro, dicendo più o meno testualmente “Ma dove vivi?” … Alcune delle ragazze che facevano lo spogliarello e che erano poi nude si avvicinavano al Presidente, che gli

toccava il seno o le parti intime o il sedere… Non ho avuto il coraggio di fare una cosa del genere, non mi sono fatta toccare”.

Sesso per denaro.
“Io sapevo perfettamente da quello che mi aveva raccontato Aris che avrei potuto fare sesso con il Presidente del Consiglio e ricevere in cambio denaro e quindi quando ho accettato di andare ad Arcore sapevo che avrei potuto fare questo. Quando sono arrivata lì e ho visto tanta gente e ho visto il contesto in cui si è celebrata la serata ha prevalso la mia timidezza, quindi a un certo punto Aris mi ha detto “Andiamo a casa””.

“Non me la sono sentita”.
“Aris mi diceva però che andare a letto col Presidente era stressante… il Presidente aveva rapporti sessuali contestualmente anche con altre donne. Quindi mi si chiede se nel momento in cui ho accettato di andare ad Arcore io sapevo che cosa mi sarebbe potuto capitare, cioè di fare sesso col Cavaliere anche in presenza di altre donne. Rispondo: Sì, lo sapevo, ero preparata psicologicamente, ma quando sono arrivata lì è prevalsa, come dico, la mia timidezza. E poi, vedendolo di persona sinceramente, nonostante il denaro che avrei potuto ricevere dal Presidente, io sinceramente non me la sono sentita”.

(28 gennaio 2011)

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“La divisa è un simbolo, non va offesa” Poliziotti indignati per il bunga bunga

I sindacati degli agenti chiedono che i pm facciano chiarezza su quelle serate nella villa di Arcore. Dove, secondo i racconti di una testimone, l’uniforme sarebbe stata usata in giochi erotici. “Agire nei confronti del presidente del Consiglio come si agirebbe verso un qualsiasi cittadino”

di MARCO PASQUA
SONO “scoraggiati” e “indignati” per lo scandalo che ha investito, ancora una volta, il presidente del Consiglio. Parlano a nome degli agenti, uomini e donne, che indossano la divisa della polizia di Stato, la stessa che, stando ai

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«O sei pronta a tutto o te ne vai»Le intercettazioni nelle carte alla Camera: «Non puoi immaginare quel che avviene lì»

«Lo chiamano tutte amore, tesorino»

Le intercettazioni tra le ragazze: «O sei pronta a tutto o te ne vai» Le intercettazioni nelle carte alla Camera: «Non puoi immaginare quel che avviene lì»

Caso Ruby, gli atti alla Camera: «Tante giovani donne si prostituivano» (17-01-2011) * IL DOCUMENTO: La richiesta di autorizzazione a procedere presentata alla Camera * «Non pago le donne, ho una relazione stabile» (16 gennaio 2011) CASO RUBY – «Lo chiamano tutte amore, tesorino» Le intercettazioni tra le ragazze: «O sei pronta a tutto o te ne vai» Le intercettazioni nelle carte alla Camera: «Non puoi immaginare quel che avviene lì»

MILANO – «Frequento casa sua da quando ho 16 anni, ma ho sempre negato tutto» per «salvaguardarlo». È quanto si legge in un’intercettazione pubblicata nelle carte delle Procura di Milano arrivate in Giunta per le autorizzazioni della Camera, secondo quanto riferisce chi ha avuto modo di leggerle. La conversazione è tra una certa «Ru.» e una certa «Poiana». Così, racconta una delle due ragazze, «Io ho negato tutto e ho detto “no”, che sono andata a casa sua, ma lui pensava che fossi maggiorenne, pensava che avessi 24 anni anche perché non li dimostro. Poi, dopo che ha scoperto che ero minorenne mi ha buttato fuori di casa» perché, aggiunge, «io sto cercando di salvaguardare lui, così a me torna in tasca qualcosa…».

«ALLUCINANTE» – Nelle carte si leggerebbero anche stralci di altre intercettazioni tra le ragazze tra ‘T.M. e B.V.’ riportate nell’invito a comparire della procura di Milano a Silvio Berlusconi: «È allucinante. Non sai. Lo chiamano tutte “amore”, ‘tesorino”. Non puoi nemmeno immaginare quello che avviene lì… Nei giornali dicono molto meno della verità anche quando lo massacrano». Tra le carte si leggerebbe anche: «O sei pronta a tutto oppure prendi il taxi e te ne vai».

«SIAMO ENTRATE SENZA CONTROLLI» –
«Siamo entrate senza alcun tipo di controllo. È molto semplice. Dai il tuo nome al citofono ed entri». Un’altra ragazza, sempre descrivendo i festini nella casa del Cavaliere, parla di «desolazione». «Sì, sì – prosegue – l’ho proprio conosciuto per bene. Mi ha presentato a tutti e mi ha dedicato anche una canzone…».

MARIA ROSARIA ROSSI E IL BUNGA BUNGA – Nella richiesta di autorizzazione alla perquisizione degli uffici del contabile di Berlusconi, Giuseppe Spinelli, c’è anche l’intercettazione di una telefonata tra la parlamentare del Pdl Maria Rosaria Rossi con Emilio Fede nella quale si parla anche della pratica del bunga bunga. È quanto riferisce chi ha avuto modo di leggere la documentazione. «Ma tu stai venendo qui?», chiede Maria Rosaria Rossi a Emilio Fede. Il direttore del tg4 risponde che sarà nel luogo dell’appuntamento non prima delle 21-21.15. Poi aggiunge: «Ho anche due amiche mie…». «Che palle che sei – risponde la Rossi – quindi bunga bunga, 2 di mattina, ti saluto…». (fonte: Ansa)

ROMA - LA SCOLLATURA AUDACE DELLA DEPUTATA MARIAROSA ROSSI

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Anche a Roma. La destra del bunga bunga, mazzette, zoccole e cubiste… al posto dei professionisti

Roma, scoppia il caso delle assunzioni Atac

Dalle mogli dei politici alle cubiste

Esplode il caso delle chiamate dirette all’azienda trasporti. Nel lungo elenco amici, mogli e parenti dei vertici della società. Alemanno sollecita un’indagine interna. Valeriani (Pd) annuncia un esposto alla Corte dei conti. Il Codacons annnucia un ricorso
http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/11/27/news/atac-9570454/?ref=HREC1-3
Generi, nuore, nipoti, segretarie e mogli di assessori, dirigenti, sindacalisti. Persino una splendida cubista mora, protagonista delle notti romane. C’è un po’ di tutto fra le 854 assunzioni per chiamata diretta disposte negli ultimi due anni, fra Trambus e Atac, dall’ex amministratore delegato Adalberto Bertucci. Una pletora di gente dal curriculum incerto, spesso improvvisata, ma quasi sempre piazzata in posti di comando. Per la quale l’azienda del trasporto pubblico, secondo quanto emerso dalla verifica sui conti, impegna qualcosa come 50 milioni di euro l’anno. Una delle cause, non certo l’unica, del tracollo finanziario della società, documentato giovedì scorso da Repubblica.
http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/11/27/news/generi_nipoti_e_mogli_di_politici_atac_la_carica_dei_nuovi_assunti-9558096/

°°° Ogni giorno, cari amici di destra col prosciutto davanti agli occhi che leggete fedelmente questo blog, OGNI GIORNO si scoprono almeno un paio di porcate dei ladroni e dei mafiosi che avete mandato al potere. Ogni giorno, da quando la malavita di silvio berlusconi  si è improvvisata  in politica, col solo scopo di continuare a  rubare a manetta e di evitare la galera (con 40 leggi porcata  ad hoc).

Nessun esponente del csx è mai stato coinvolto in bassezze di questo genere. MAI!

b.manette

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