Raiset: sempre più in basso!

Il Dg Rai, il servo masi sta  pensando di apparire in video anche lui, come annunciato dal zerbino isterico Vittorio Sgarbi in un’intervista al “Corriere”: “Masi verrà nella mia trasmissione, avrà uno spazio suo, “L’angolo di Zorro”. Perché costringerlo a quelle telefonate lampo? Masi è il cuoco della Rai, cucina e mette in tavola i prodotti, può anche giudicarli. Finalmente anche lui avrà libertà di parola”. E così, dopo aver toccato il fondo stiamo scavando alacremente.

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I ladroni della Rai: il servo Masi condannato a rendere 700 mila euro.

Masi, dura sentenza della Corte dei Conti

“Restituisca alla Rai 700mila euro”

Masi, dura sentenza della Corte dei Conti “Restituisca alla Rai 700mila euro” La richiesta della Procura generale dopo l’esposto del consigliere Rizzo Nervo: ingiustificate le maxi buonuscite all’ex conduttrice Tg1 Buttiglione (935mila euro) e all’ex direttore di Radiorai Del Bosco (700mila euro)

°°° Quando c’era la Moratti nel ’94 assistetti in prima persona a rapine della cosca berlusconi per decine e decine di miliardi. Denunciai tutti i dirigenti, con nomi, importi e date… Sei mesi di deposizioni al comendo generale della GdF di Roma e poi INSABBIARONO TUTTO E MI CANCELLARONO. La Rai mi deve ancora più di TRE MILIARDI per lavori MAI  pagati. Dal 1994 ad oggi è stato sempre così, dato che l’azienda è sempre stata nelle mani del mafionano, anche quando ha governato Prodi.

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Tg1, causa per mobbing «Rimuovete Minzolini e Masi»

di Natalia Lombardo (Unità)

Nel silenzio generale, una giornalista del Tg1 sta avviando una causa alla Rai per mobbing prolungato, culminato con il suo spostamento ordinato dal direttore Augusto Minzolini dalla redazione Cultura a quella Speciali. È Cinzia Fiorato, caposervizio alla Cultura e conduttrice del tg. Il suo caso fa meno clamore, rispetto a quelli di Tiziana Ferrario o Paolo Di Giannantonio (e altri che non firmarono la lettera pro-Minzolini), ma altrettanto grave.

Ora è in atto un tentativo di conciliazione, comunque i legali della giornalista (Iacovino, Pescolla, Sarcinelli), hanno chiesto la «rimozione» dei dirigenti (Minzolini, il Dg Masi e il caporedattore della Cultura, Maria Rosaria Gianni), se saranno accertate le violazioni contrattuali e del codice etico; risarcimento danni per 2 milioni di euro anche personalmente ai dipendenti (a Minzolini di tasca sua). Cinzia Fiorato è un volto noto sia di UnoMattina che per i servizi su Miss Italia.

Da un mese è affissa sulla bacheca del Tg1 a Saxa Rubra una sua lettera: «È stata inaugurata la stagione degli spostamenti coatti», scrive Fiorato, dopo un anno e mezzo di lotte contro il cambio di redazione «proposto da Minzolini quale unica soluzione al grave demansionamento» subito dal caporedattore Cultura.

Dall’ottobre 2010 è in corso una «paritetica» tra sindacato e Rai, ma il 6 novembre le arriva l’ordine di spostamento, si legge nella lettera, per «aver offeso il Tg1» in un servizio sulla commedia dell’assurdo di Mario Zamma con le parole dell’attore: «Quelli del palazzo sono diventati più pupazzi di noi».
10 dicembre 2010

°°° Ma sarà ora che la Rai torni in mano a noi che conosciamo il mestiere e non prendiamo ordini da nessuno!

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Salute e grano! Masi: “Santoro? Non so se a gennaio ci sarà” °°° O servo inutile, MA RIVAI AFFANCULO!

http://www.repubblica.it/politica/2010/11/09/news/nessun_voto_o_mozione_mi_far_dimettere_santoro_non_so_se_a_gennaio_andr_in_onda-8903379/?ref=HREC1-1

 

UNA CHICCA PER TUTTE:
“Non è detto che a gennaio Santoro sia in onda. Non escludo nulla e anche Santoro, che è sempre imprevedibile, non esclude nulla. Con lui avevamo avviato una trattativa utile per tutti. La Rai poteva recuperare uno spazio editoriale che Santoro occupa grazie a due sentenze uniche nel mondo civile, ma penso anche nella galassia più sperduta. Roba da extraterrestri.”

°°° Già, invece la censura e i diktat di un mafioso malato di mente che si è impadronito delle tv e del potere politico con la corruzione  è una cosa normalissima in tutto il mondo civile, vero coglionazzo?

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Rai, Masi blocca Benigni. L’agente: viene gratis. °°° E perché? Le zoccole incapaci rubano milioni l’anno…

Perché uno dei maggiori Artisti d’Europa dovrebbe andare GRATIS  a fare ascolti e fatturati nell’odierna cloaca della rai, dove le zoccole incapaci di tutti i sessi – CHE HANNO DEVASTATO L’AZIENDA –  si rubano qualche miliardo di euro L’ANNO, senza fare ascolti né fatturati? PERCHE’?! Solo perché l’ha deciso un nano mafioso e cocainomane che da 18 anni miracola tutti questi zerbini incompetenti come mauro masi? MA PER PIACERE!

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RAI. La volgarità ridicola dei servi sciocchi: masi, minchiolini, vespa, paragone, ecc.

La voce del padrone

di CURZIO MALTESE

 

 UNA premessa. In molte aziende italiane, anche piccole, è ormai una prassi, mutuata dagli americani, quella di sottoporre il personale da assumere a test attitudinali e d’intelligenza. E ora passiamo alla prima azienda culturale italiana, la Rai, e al suo direttore generale, Mauro Masi.

Dopo aver provato senza successo la chiusura di Annozero, con il maldestro alibi di una sanzione a Michele Santoro, e dopo gli sfortunati tentativi di non far andare in onda Report di domenica scorsa, l’intraprendente massimo dirigente di viale Mazzini è stato colto da un’altra idea geniale: fermare il programma di Fabio Fazio e Roberto Saviano. Con un altro dei suoi astutissimi e infallibili artifici, il blocco dei contratti degli ospiti. A cominciare dal primo, un nome di scarso richiamo, Roberto Benigni. Pensate l’acutezza dell’uomo. Non potendo cancellare dal palinsesto un programma che si presenta come l’evento dell’anno e un formidabile affare pubblicitario per l’azienda, in tempi di vacche magrissime, il direttore generale agisce indirettamente, boicottando i compensi agli ospiti, giudicati incongrui. Si tratta infatti di un pugno di premi Nobel o alle brutte premi Oscar, più qualche rockettaro come Bono, i quali pretendono di essere pagati come e addirittura più di veline, tronisti, ospiti della casa del Grande Fratello o artisti del circo di Lele Mora. Con questo movente di forte impronta etica, ipotizza il Masi, nessuno sospetterà che lui invece voglia semplicemente censurare i contenuti del programma di Fazio e Saviano. Che vertono su temi quali la mafia, la camorra, la ‘ndrangheta, la corruzione, le speculazioni sui terremoti, l’evasione fiscale. Tutti argomenti, al solo nominarli, grondanti un implicito e odioso antiberlusconismo. Purtroppo, caro direttore generale, non sarà facile sviare i sospetti. La gente, si sa, è maliziosa.

Esaurita la riserva di indignazione, si seguono gli esperimenti di censura di Mauro Masi con sincera curiosità. Ce la farà stavolta il nostro di viale Mazzini ad adempiere agli ordini dei suoi superiori? Masi si muove infatti su una linea sottile e sospesa nel vuoto. Dietro lo spinge il padrone, che vorrebbe cancellare i programmi con uno schiocco delle dita, come avrà visto fare dai governi modello dei paesi a lui più cari, dalla Bielorussia alla Libia ad Antigua (lo Zimbabwe ha smentito). Davanti il povero Masi deve affrontare alcuni impacci, dalla Costituzione ai regolamenti interni Rai, dal codice civile alla Corte dei Conti. L’ultima, per esempio, un giorno potrebbe interessarsi dell’operato e della responsabilità personale di un dirigente di un’azienda pubblica la cui mission, come si dice fra manager, sembra essere la guerra agli unici programmi Rai di qualità e di altissima resa economica.

Come un povero Mephisto, il direttore generale finora, cercando di ottenere il male, ha comunque operato per il bene. Nel senso che oltre a non chiudere un bel nulla ha garantito alle trasmissioni messe all’indice un formidabile lancio. Il caso più recente e meritevole ha riguardato la puntata di Report con il servizio sulla villa da Scarface di Berlusconi ad Antigua. Senza l’affannosa richiesta di non mandare in onda nulla, partita dalla corte di Berlusconi, cinque milioni e mezzo d’italiani non avrebbero mai seguito un magnifico programma di autentico giornalismo. Un’oasi di serietà nella melma di dossier confezionati ad arte che si tenta di far passare per informazione. Dopo mesi e mesi trascorsi a discutere di pettegolezzi mai provati sulla casetta di 55 metri quadri a Montecarlo venduta (forse) sottocosto da Fini al cognato (sempre forse), ecco un bel villone da almeno venti milioni comprato sicuramente dal presidente del Consiglio, sicuramente attraverso società off shore, in un paradiso fiscale e con i fondi depositati in una banca svizzera indagata per riciclaggio. Pochi minuti di libero giornalismo sulle reti di Stato sono bastati per riportare l’Italia fra le nazioni normali.

Certo, un paese normale non lo siamo. Il sogno è durato lo spazio di una serata televisiva. Sappiamo tutti che Berlusconi non sarà mai costretto a spiegare in Parlamento o su Internet lo scandalo di Antigua. Così come sappiamo che tutti i telegiornali e i giornali che hanno chiesto per tre mesi a Gianfranco Fini di chiarire il piccolo affare di Montecarlo, nel nome della trasparenza delle istituzioni, non avranno mai il coraggio di rivolgere la stessa richiesta al premier, per una vicenda cento volte più grave. Secondo la natura ipocrita del doppiopesismo, gli scandali di Berlusconi non sono scandali, da chiarire nel merito, ma complotti della Spectre.

Ma forse non siamo (ancora) un paese come la Bielorussia o la Libia. Le censure di Masi-Berlusconi naufragano nel ridicolo e il programma di Saviano, piaccia o no, andrà in onda lo stesso. Poi magari ci penserà il solerte Bruno Vespa a metterlo sotto processo, come ha fatto ieri sera con Annozero, in una grottesca trasmissione alla presenza di Masi e, questa sì, senza contraddittorio. “Fuori luogo”, secondo lo stesso presidente Rai, Garimberti. Un po’ anche fuori di testa.

b.duce

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Salute e grano! Siamo un regimetto totalitario delle banane. Masi torni a pulire cessi!

RAI: “Bloccano il programma con Saviano”

http://www.repubblica.it/cronaca/2010/10/18/news/fazio_denuncia-8207424/?ref=HRER1-1

Rai, Masi blocca anche Benigni
Saviano: “Hanno paura”

Romani contro Report: “Odioso”

°°° No, ragazzi, E’ ORA DI BASTA! Come facevo dire a un comicarolo del Drive in. Dobbiamo fare qualcosa. La politica seria DEVE fare qualcosa! Non possiamo più permettere questo imbarbarimento di tutta la televisione. Che berlusconi tenga la sua melma nelle reti che si è rubato grazie a craxi e alla mafia, ma che non rompa più i coglioni nella NOSTRA tv!  In un paese civile sarebbero proibiti programmi volgari che vanno il onda da quasi 20 anni a merdaset e non dei signori programmi del servizio pubblico PAGATO DA NOI. Così come sono pagati da noi i programmi e i fatturati della cloaca di Cologno Monzese.

LA TV  SQUALLIDA E VOLGARE DEL  MAFIONANO

aspirante ministra

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