Ecco un altro “disfattista” come me

Roberto Cotroneo

Un paese senza niente

Un paese cupo. Da un po’ di giorni i maggiori giornali italiani pubblicano foto di Berlusconi piuttosto corrucciate, e non c’è da stupirsi, l’aria dei suoi collaboratori è da: si salvi chi può. E la stampa inglese continua a dire che siamo agli ultimi giorni dell’impero, e che sicuramente Silvio si ritirerà. Cose tutte da dimostrare, e al momento piuttosto lunari. O a Londra sanno cose che ai giornalisti italiani non vengono dette, o forse sta accadendo qualcosa di peggio. Fuori dall’Italia nessuno ci capisce più nulla. E il nostro sta diventando un paese indecifrabile, dove avvengono cose che in paese normali di solito non accadono. E non si tratta soltanto del premier, delle escort, delle feste e delle inchieste. Tutto si è sfaldato. Tutto ha perso di valore.
Se anziché utilizzare degli indici economici per dire in che posizione mondiale siamo utilizzassimo degli altri indici, scopriremmo che siamo forse al duecentesimo posto. Per le nostre università, che quasi non compaiono nelle prime cento del mondo, per i nostri autori e i nostri libri, che nessuno traduce più, per i nostri film, che arrancano nei festival e sono brutti e mosci, per i nostri istituti di cultura all’estero, ridotti a niente, gestiti per buona parte da incompetenti, o da gente che vuole passarsi una vacanza in qualche capitale europea a spese del ministero degli Esteri. Per i nostri musei, tornati a una consuetudinaria inefficienza. Per i nostri giornali, e va detto anche questo, sempre più in caduta libera, sempre più in crisi di idee e e di lettori. E non perché siamo un paese che non legge, ma perché siamo un paese che non si fa leggere. Siamo duecentesimi al mondo, perché non sappiamo generare classe dirigente, duecentesimi al mondo perché non abbiamo formato giovani in grado di sostituirsi nei ruoli chiave. E non solo perché i vecchi impediscono il ricambio, ma perché siamo riusciti a fare un miracolo: le nostre giovani generazioni hanno coltivato in vitro i peggiori difetti delle vecchie, e sono già inservibili. Siamo cupi, abbiamo paura di dire la verità, pensiamo che un congresso di partito non si possa convocare se gli accordi non sono stati fatti prima. Fingiamo di vedere il nuovo dove il nuovo non c’è. E continuiamo a farci de male. Ma soprattutto siamo un paese incompentente, incompetente in tutto. Un paese di dilettanti allo sbaraglio. Guidati dal più gigantesco tra i dilettanti. Lui, quel premier che incarna quello che siamo diventati, con la complicità di tutti. E allora, di cosa possiamo lamentarci?

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Maria Novella Oppo

Maria Novella Oppo

Tornano i cattivi maestri

In testa buffi cappellini col pon pon, al collo un bavagliolo col pizzo: così si sono presentati alle telecamere i componenti della Corte dei conti, per comunicare che 60 miliardi di euro sperperati in corruzione servirebbero a sanare molte pecche della nostra pubblica amministrazione. Una denuncia espressa in costumi arcaici, che dovrebbe provocare lo sdegno e l’impegno dei membri del governo. Particolarmente del capo in testa, il quale, però, non può proprio permettersi di fare la morale a nessuno. E, travestita da madonnina infilzata, si è presentata in tv anche la Gelmini, unico ministro della pubblica istruzione al mondo che si vanta delle tante bocciature inflitte. E che, in coincidenza con gli esami di maturità, ha dichiarato sorridendo: «è finito il buonismo del 68». Infatti, con lei e Berlusconi è arrivato nella scuola il governo dei cattivi. Perché chi pretende di punire i bambini non dovrebbe essere né corrotto, né tanto meno corruttore.

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Il Bel Paese… di cacca

(da Repubblica)

1) “Bambini, giocate, ma in silenzio”
Asilo, casa, parchi, è pioggia di divieti

A Stradella (Pavia) un giudice di pace ha intimato agli insegnanti di un “nido” di evitare rumori. Ma dappertutto è diminuita la tolleranza di M. N. DE LUCA

2) Pedofilia, maxiblitz della Polizia postale
Operazione record: coinvolte 253 persone
Le indagini del compartimento di Catania. Nome in codice “Smasher”. Quattordici arresti. Sequestrato materiale spaventoso con scene di violenza. Gli indagati in 68 città, di tutti gli strati sociali e di età dai 25 ai 50 anni. La collaborazione con i tedeschi.

3) Incinta sull’autobus, nessuno si alza
Sui mezzi con la telecamera nascosta

Al settimo mese di gravidanza, la nostra cronista ha preso tre bus e la metropolitana in una giornata di caldo con il pancione bene in evidenza. Solo due persone le hanno dato il posto di GIULIA SANTERINI

4) Palermo, 11:23
VIOLENTA NIPOTINE, OPERAIO ARRESTATO NEL PALERMITANO

Un operaio 57enne, originario di Termini Imerese, e’ stato arrestato a Monreale con l’accusa di violenza sessuale sulle nipotine di 5 e 7 anni e maltrattamenti in famiglia. I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Monreale hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Termini. Il provvedimento a carico del nonno delle piccole e’ scaturita dalle indagini condotte dai militari in seguito a una segnalazione sul degrado in cui vivevano le due sorelline. Gia’ nel luglio 2007 era stato accertato che le bambine non frequentavano la scuola in maniera regolare e vivevano in un ambiente domestico sporco, disordinato e sovraffollato. Da qui l’avvio delle indagini anche sull’ipotesi che avessero potuto subire abusi sessuali da parte del nonno con il quale coabitavano. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe, in tempi diversi e fino al luglio del 2007, mediante l’uso della forza e con la minaccia di picchiarle, abusava ripetutamente delle due nipotine; inoltre le avrebbe sistematicamente sottoposte a percosse, lesioni e continue sofferenze fisiche e morali. Il gip del Tribunale di Termini, a seguito della informativa di reato prodotta dai carabinieri, ha emesso ieri la misura cautelare in carcere che e’ stata immediatamente eseguita. L’uomo adesso si trova nella casa circondariale di Termini Imerese.

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CI SIAMO FATTI RIDURRE COSI’

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Maria Novella Oppo

Che digitale c’è stasera

Grandi servizi nei tg e nei programmi contenitore per illustrare l’arrivo del digitale terrestre in nuove zone d’Italia. Finché la cosa riguardava la Sardegna, nessuno si è scomodato troppo a informare, visto che l’isola è sempre considerata marginale. Al punto che, certe volte, viene dimenticata perfino dalle previsioni del tempo. E figurarsi dai giornalisti appaltati al capo supremo, i quali si sono ben guardati dall’illustrare i risultati elettorali delle europee, che dimostrano come siano bastati pochi mesi di Cappellacci per far capire ai sardi che cosa voglia Berlusconi dalla loro terra: una sorta di zona franca opportunamente isolata, dove allestire un allegro lupanare per sé e altri ricchi e potenti (o magari impotenti). E per il resto, che le fabbriche chiudano, i giovani siano costretti di nuovo a emigrare e le servitù militari ed economiche crescano, a Berlusconi non può interessare di meno. Mentre, per tornare al digitale, ora saranno spese e rotture di scatole continentali.

IL COMUNISMO E’ L’UNICO CHE GRIDA, IN UN’ITALIETTA DI ORECCHIE ADDORMENTATE

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Il pagliaccio del mondo, siòr siori!

Sul sito di news dell’emittente britannica un articolo tutto dedicato alle sortite
politicamente scorrette del premier. Ricordando gli scandali recenti
La Bbc lancia l’appello: “Oh no, Silvio!”
Allarme gaffe sulla trasferta negli Usa

La Bbc lancia l’appello: “Oh no, Silvio!” Allarme gaffe sulla trasferta negli Usa

Silvio Berlusconi

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LONDRA – Il titolo, apparso sull’homepage della Bbc, è eloquente: “Oh no, Silvio!”. Ed è seguito da una domanda, per nulla retorica: “Riuscirà il premier italiano a non offendere nessuno, durante la sua visita negli Stati Uniti?“.

E’ attorno a questo interrogativo che ruota l’articolo firmato da Stephen Mulvey, e pubblicato sul sito che fa capo alla tv britannica oggi alle 15 (le 16 italiane). Tutto dedicato alle incognite della trasferta in terra americana del nostro presidente del Consiglio. Con una preoccupazione di fondo sul modo di esprimersi spesso politicamente scorretto di Berlusconi, al momento del suo sbarco nella patria mondiale del politically correct.

In particolare, il sito della Bbc ricorda la doppia gaffe del Cavaliere sul colore della pelle di Obama. La prima risale al novembre scorso, quando il capo del governo italiano definì il neopresidente Usa “giovane, bello e abbronzato”. Con conseguenti polemiche in mezzo mondo, e con decine di lettere di scuse inviate dai nostri concittadini al New York Times, imbarazzati dal siscutibile modo di scherzare del premier. Un episodio che lo stesso Berlusconi ha rievocato ieri, alla vigilia del suo imbarco per Washington, in una sorta di autocitazione: “Parto bello e abbronzato”, ha detto.

A partire da questo, l’articolo si interroga – riportando anche il parere di professori universitari e giornalisti italiani – sull’eventuale razzismo del presidente del Consiglio, sulla sua propensione alle gaffe (viene ricordata anche quella con la Regina Elisabetta a Londra), e sulla differenza abissale del suo temperamento rispetto a quello, attentissimo e controllatissimo, di Barack Obama.

E non mancano nemmeno i riferimenti alle recenti bufere che hanno coinvolto Berlusconi: l’inchiesta su eventuali suoi abusi dei voli di Stato; le foto (definite “seminude”) di Villa Certosa; le accuse della moglie di frequentare minorenni. Tutte circostanze che, almeno secondo l’autorevole sito britannico, bastano a giustificare quell’invocazione iniziale: “On ho, Silvio!”.


DALL’ALBUM DI ZAPPADU:

famigghia

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Nervi a fior di pelle nella sede Pdl

Nervi a fior di pelle nella sede Pdl
di Natalia Lombardo

«Silvio non ha fatto campagna elettorale, ecco perché questo calo»: così una parlamentare del Pdl a caldo commenta quei due punti e mezzo persi rispetto alle politiche 2008. Nessun «comizio oceanico, la pancia del nostro partito si mobilita solo quando si muove il leader». E invece no. Le aspettative deluse provocano grande nervosismo nel quartier generale del Pdl in Via de l’Umiltà. Dopo l’una di notte si confermano le proiezioni Rai: 35 per cento al Pdl, 26,8 il Pd, boom della Lega al 9,5 che sta superando in Veneto. I dati che arrivano nella notte fanno scendere ancora il Pdl: una fortissima sconfitta per Berlusconi e il suo partito. Una perdita di 2,4 punti rispetto al 2008, quando il Pdl ha preso il 37,4. Già alle undici di sera le prime proiezioni Sky hanno fatto impallidire gli uomini del Pdl: 39 il Pdl, 27,5 il Pd.

I “colonnelli” pidiellini dopo la gelata del dato Rai sono scomparsi. Saliti al secondo primo piano e chiusi in riunione. All’una scende Denis Verdini arrabbiato: “Questi sono numeri al lotto! Noi abbiamo altri dati, questi conti non tornano”. Se la prende con “l’astensionismo al Sud”, Ignazio La Russa in tv mira sul Capo: “Berlusconi gli ultimi giorni ha fatto campagna elettorale per Pdl e Lega”. Scende Fabrizio Cicchitto infastidito: “Miglioriamo rispetto alle europee, facciamo un passo indietro sulle politiche 2008 per effetto dell’astensionismo”, ma “teniamo rispetto altri governi europei”. Ma sono due punti e mezzo: “Nel 2008 c’erano i pensionati di Fatuzzo con noi…”. Magra consolazione. Maurizio Lupi è scuro in volto, rassegnato su un “36%”. Capezzone aspetta impalato ma non lo intervista nessuno.

I nervi erano a fior di pelle già sul 39%, alle undici. Maurizio Gasparri, capogruppo Pdl al Senato, arriva all’insulto: alla domanda, posta da noi lungo la strada, se non si aspettavano qualcosa di piu’, urla: “ma stai zitta! Basta con queste domande, ma vai a fare il funerale a Franceschini”, attacca entrando in macchina. Piu’civile il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che considera “il 39 un buon risultato” e semmai lo preoccupa la “così bassa affluenza alle urne a Roma”.
Alla chiusura dei seggi nessuno si sbilancia, a via de l’Umiltà, fra buffet con pendette tricolori e telecamere, man mano cresce l’agitazione. “Se arriviamo al 40 per cento dopo questa campagna elettorale andiamo alla grande”, dice Beatrice Lorenzin, l’anti-velina del Pdl. Bonaiuti c’è ma non si vede.

Berlusconi è a Villa San Martino ad Arcore, con il figlio Piersilvio e, forse, anche Luigi, ultimogenito avuto con Veronica. Parlerà oggi, forse addirittura domani. Il traguardo sperato è il 40. Anzi, fino al giorno prima, (pur non potendolo fare) ha sbandierato il boom del “45 per cento”. Il premier ha rinviato il voto fino a ieri pomeriggio alle sei, quando si è recato al seggio 502 della scuola elementare Dante Alighieri di via Scrosati a Milano, dove votava anche mamma Rosa. Ad accompagnarlo Licia Ronzulli, una delle pupille candidate alle europee, e il candidato alla Provincia Podestà. Fuori dal seggio, nonostante il silenzio elettorale a urne aperte, Berlusconi fa campagna elettorale: “L’Italia avrà l’affuenza alle urne piu’ alta d’Europa”, quando di solito è il Belgio, che il Pdl sarà il partito piu’ forte nel Ppe, o su Kakà. E, già che aveva dei giovani davanti, la promessa-spot: «Da settembre partirà il piano casa per realizzare delle New Town».

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IL CAZZARO dalla faccia da culo

Maria Novella Oppo

Le bugie preventive

Problemi di giornalismo televisivo (e non solo). Primo fra tutti quello segnalato ieri a Omnibus dal professor Sartori: come mai, quando Berlusconi nega di aver detto quello che ha appena detto, nessuno osa rimandare in onda la registrazione delle sue parole? E – aggiungiamo noi – possibile che nessuno si permetta di fargli domande precise e incalzanti come quelle che, tanto per fare un esempio, sono state fatte durante tutta la campagna elettorale a Franceschini? Si vede che col leader del Pd certi giornalisti si sentono stimolati a fare il loro porco mestiere, mentre con Berlusconi si accontentano di fare atto di presenza-assenza, in vista di possibili sviluppi di carriera futura. E per il passato, manco a dirlo, nessuna memoria e nessuna autocritica. Nemmeno quando Obama cancella la politica estera di Bush e tutti lo elogiano, compresi quelli che hanno sostenuto le guerre e le bugie preventive di Bush e Berlusconi.

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Contuiniamo a smontare le minchiate

Dai microfoni di Radio Anch’io il premier torna sul caso Noemi Letizia
“Pura invenzione, calunnia staccata dalla realtà. Non ho niente da chiarire”
Berlusconi: “Foto innocenti”
Ma denuncia il giornale spagnolo
E sui voli di Stato: “Sono aumentati a causa della crisi internazionale”

ROMA – Nessun commento diretto alla pubblicazione, ma un concetto che torna a ribadire come un mantra: “C’è una violazione della privacy inaccettabile”. E una querela al giornale spagnolo. Dopo le maratone tv di ieri, con poco o nessun contraddittorio, Berlusconi torna ad imperversare sui media. A Radio Anch’io il presidente del Consiglio definisce le foto delle feste a Villa Certosa, in parte pubblicate sul quotidiano spagnolo El Paìs, immagini “assolutamente innocenti”.

Subito dopo l’avvocato del premier Niccolò Ghedini ha denunciato El Pais per la publicazione delle foto. “Sono fotografie – spiega il legale – che provengono da reato, visto che sono state sequestrate qui in Italia proprio perché si ritiene che siano frutto di un comportamento anti-giuridico e quindi di un illecito penale; perciò è evidente che non possono essere acquistate da nessuna parte del mondo”. Non solo. Ghedini annuncia anche “un’azione in sede civile per chiunque ri-pubblichi in italia le fotografie acquistate apparse su El Pais”.

Proprio sul caso delle foto a Villa Certosa Berlusconi è intervenuto stamattina a Radio Anch’io: “E’ scandaloso che si possano fare delle foto con dei teleobiettivi entrando nel privato delle persone. Le persone fotografate a Villa Certosa sono state aggredite”.

Poi aggiunge: “Sulla vicenda non ci sono versioni contrastanti. Sono state tutte invenzioni della stampa. Non ho dato risposte, ritenendo mio diritto non parlare di cose che ritengo fatti miei personali”. E in merito alle dieci domande poste da Repubblica ribadisce: “L’unica domanda alla quale dovevo rispondere da premier era ‘Ci sono stati rapporti piccanti?’, e ho risposto di no”.

Una signora telefona e domanda: “Noemi è sua figlia? C’è anche una certa somiglianza”, e Berlusconi risponde: “Signora non creda a tutte le storie messe in giro…”. Il premier torna così a parlare di “pura invenzione, calunnia staccata dalla realtà, di cui la sinistra ha approfittato non avendo programmi e nemmeno leader presentabili”.

E il signor Letizia autista di Craxi? “Non l’ho mai detto, è stato un senatore del Pdl che è caduto in un equivoco”, sostiene il Cavaliere. “Ci ho messo anche sopra un giuramento sui miei figli, un presidente del Consiglio spergiuro dovrebbe andarsene subito”. E ancora: “Non sono mai stato in una stanza da solo con questa ragazza. Se qualcuno dimostrasse che il presidente del Consiglio è uno spergiuro dovrebbe dimettersi un minuto dopo e andare a nascondersi”.

Nell’intervista il premier affronta anche la questione dei voli di Stato, sostenendo che “ne abbiamo fatti più del governo precedente perché abbiamo lavorato di più e ci siamo trovati in mezzo ad una crisi internazionale, per cui dobbiamo andare spesso in giro per il mondo per delle riunioni”.

A chi gli chiede, infine, se la vicenda avrà ripercussioni sui rapporti con la Chiesa, risponde netto: “Se c’è un governo che è vicino ai cattolici è questo, tanto che un alto esponente del Vaticano ha definito i rapporti tra il governo e la Santa Sede i migliori rispetto a tutti i precedenti governi”.


°°° In attesa che il domestico azzeccagarbugli di Mafiolo (che mi deve oltre TRECENTO MILIONI DI EURO, non dimentichiamoci!) quereli anche me, ora smonto PAROLA PER PAROLA, CAZZATA PER CAZZATA, queste ultime menzogne di silvio berlusconi.

a) Noemi Letizia
“Pura invenzione, calunnia staccata dalla realtà. Non ho niente da chiarire”

NON E’ VERO! Ha ammucchiato un mare di stronzate false, smentendole una dopo l’altra con altre cazzate, ma NON ha spiegato né chiarito un bel niente. Anzi… e mentre tutti i giornali del pianeta lo inseguono con le dieci domande, lui continua a SCAPPARE. Com’è sempre scappato dalle sue responsabilità, dai faccia a faccia con Prodi, con Veltroni, con Di PIetro e con Franceschini. Un verme vigliacco, ecco cos’è!

b) “Foto innocenti”
Ma denuncia il giornale spagnolo

NON E’ VERO! Non sono foto innocenti manco per niente: sono pornografia pura, volgare e indegna rappresentazione della vita di un uomo di governo. Si dovrebbe dimettere solo per queste due foto. Ma io sono certo (perché lo so da testimoni presenti) che ci sono sempre state montagne di cocaina a disposizione degli ospiti e delle minorenni. Ma sospetto anche che in qualche foto siano ritratti dei mafiosi, magari ricercati e latitanti. Denuncia El Pais? Bene, oltre all’ennesima figura di merda davanti al mondo civile, ecco che perderà anche questa causa (come ha sempre perso TUTTE le cause coi giornali, con Di Pietro, con Santoro e Travaglio) e dovrà sborsare un altro bel pacco di milioni per i danni.

c) voli di Stato, sostenendo che “ne abbiamo fatti più del governo precedente perché abbiamo lavorato di più e ci siamo trovati in mezzo ad una crisi internazionale, per cui dobbiamo andare spesso in giro per il mondo per delle riunioni”.

NON E’ VERO! Dal momento che NON SE LO CAGA NESSUNO, si tratta esclusivamente di voli per marchette e marchettari. Anche stasera Obama sarà in Germania per incontrare Angela Merkel. Il mafionano sta pietendo un incontro con lui DA MESI, ma Barack non se lo fila per niente e lo sta mandando al manicomio. Non se lo caga Obama, ma non lo vogliono vedere né sentire nemmeno Brown, Zapatero, e tutti gli altri leader europei e mondiali. Questo fatto sta sotto gli occhi di tutti.
Conclusione: IL NANO SA SOLAMENTE RUBARE, SPARARE CAZZATE E RENDERSI RIDICOLO AGLI OCCHI DELL’INTERO PIANETA. BERLUSCONI, CHIEDI SCUSA E DIMETTITI!

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parla fitto… mei cojoni!

BERLUSCONI: FITTO, CON LUI LA GENTE VERA

“Il calore, l’entusiasmo, l’affetto, la passione delle migliaia di persone che oggi sono arrivate a Bari da tutta la Puglia per abbracciare il Presidente Berlusconi dimostrano che esiste un mondo virtuale fatto di falsita’, cattiverie, calunnie, bassi pettegolezzi ed un mondo reale composto da milioni di italiani che continuano ad amare Silvio Berlusconi e ad avere fiducia in lui”. Lo afferma Raffaele Fitto, Ministro per i Rapporti con le Regioni. “Siamo felici che il Presidente abbia scelto la Puglia per la sua prima vera tappa elettorale ed eravamo certi che il popolo pugliese avrebbe risposto con questo grande abbraccio. In piazza stasera non c’era solo il centrodestra; c’erano migliaia di famiglie, donne e uomini desiderosi di dimostrare al Presidente che gli sono grati per quello che sta facendo per il Paese e che deve andare avanti”.

°°° S’, verso il baratro… SENTI CHI PARLA:
Provvedimenti giudiziari [wikipedia]

La richiesta di arresto per corruzione, falso e illecito finanziamento ai partiti

Raffaele Fitto è indagato dalla Procura di Bari per corruzione, falso e illecito finanziamento ai partiti.

Il 20 giugno 2006 la Procura di Bari ha chiesto alla Camera dei Deputati gli arresti domiciliari di Fitto con l’accusa di illecito affidamento dell’appalto di gestione di 11 residenze sanitarie di proprietà dell’imprenditore romano Giampaolo Angelucci (proprietario di numerose cliniche private). Il Gruppo Angelucci ha versato 500.000 euro alla lista di Fitto “La Puglia prima di tutto” in occasione delle elezioni regionali del 2005. Secondo il gruppo (Tosinvest), si tratta di un regolare finanziamento registrato a bilancio. Per la Procura di Bari si tratta invece di una tangente pagata per assicurarsi l’appalto da 198 milioni di euro con cui Angelucci ha ottenuto la gestione delle undici residenze sanitarie “assistite” dalla Regione Puglia[1]. Si tratta della stessa inchiesta per cui è indagato Francesco Storace. Il parlamento, tuttavia, ha respinto l’autorizzazione a procedere con l’arresto con 457 voti favorevoli (su 462 presenti), 1 contrario (dello stesso Fitto) e 4 astenuti.

Il 7 luglio 2008 il Tribunale del riesame ha riconfermato il sequestro della somma in questione oltre a beni di proprietà di Angelucci per un valore di 55 milioni di euro.

Il 20 aprile 2008 la Cassazione ha confermato a sua volta il sequestro dei 500.000 euro, non condividendo la tesi della difesa ma ritenendo invece che il sequestro sia giustificato anche dal fondato sospetto che il reato sia stato commesso, almeno a giudicare dagli elementi attualmente disponibili[2].

Il rinvio a giudizio per concorso in turbativa d’asta e di interesse privato [modifica]

Il 3 febbraio 2009, Raffaele Fitto è stato rinviato a giudizio con l’accusa di concorso in turbativa d’asta e di interesse privato del curatore fallimentare per aver venduto a prezzo di favore (per sette milioni di euro, a fronte di un valore stimato di 15,5 milioni di euro) la società commerciale Cedis (fallita nel 2005) a un contraente predeterminato (la società Sviluppo Alimentare, riconducibile all’imprenditore Brizio Montinari) durante la sua presidenza della Regione Puglia. La Cedis si trovava in procedura di amministrazione straordinaria e, secondo le accuse, Fitto sarebbe stato ‘concorrente estraneo’ in questa vicenda, giocando il ruolo di ‘referente politico’ di alcuni fra gli indagati per i quali la procura ha chiesto il rinvio a giudizio[3]. Il processo è stato fissato dinanzi al giudice monocratico del tribunale di Bari al 12 Maggio 2009. Alla fine di Marzo 2009 arrivano alla Procura di Bari le ispezioni dei tecnici del Ministero della Giustizia, inviati in Puglia dal guardasigilli Angelino Alfano, nonchè collega del ministro Fitto. Il 4 Aprile 2009 il Consiglio Superiore della Magistratura ha archiviato una denuncia esposta da Raffaele Fitto contro i Pm pugliesi. Il Csm ha aperto subito dopo un nuovo fascicolo al fine di scongiurare eventuali ingerenze politiche in una vicenda d’ambito squisitamente giurisdizionale[4], una decisione quindi volta ad assicurare l’indipendenza e la continuità del lavoro dei pubblici ministeri. Nel frattempo il ministro Fitto descrive i magistrati inquirenti come “un manipolo di legionari”, e il Csm come espressione di una casta togata presente anche al Senato.[5][6].

INOLTRE:

La regione Puglia conta 4.068.167 abitanti… che cazzo sono “migliaia di persone”?! NESSUNO! La “gente vera”?! I delinquenti, semmai! In Puglia, tanto per dire, Vendola sta risollevando la regione DEVASTATA da questo ladro incapace di fitto. E BASTA.

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Grande attore

Dall’Aquila nuovo, duro attacco del premier alla magistratura
“Con le loro decisioni vogliono ribaltare la volontà popolare”
Berlusconi: “Giudici eversivi
vogliono ribaltare il voto”

Berlusconi: “Giudici eversivi vogliono ribaltare il voto”

Silvio Berlusconi

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L’AQUILA – “Quando con delle sentenze basate sul ribaltamento della realtà si vuole ribaltare la decisione popolare e si vuole sostituire chi è stato eletto dal popolo, questa si chiama con una parola sola: volontà eversiva e eversione”. Silvio Berlusconi ribadisce i suoi attacchi ai “grumi eversivi” della magistratura. Stavolta lo fa dall’Aquila, durante un sopralluogo all’ospedale gravemente danneggiato dal terremoto del 6 aprile.

°°° Certo, certo. Noto che il silenzio di napolitano è assordante e che l’opposizione non occupa palazzo Chigi. Noto anche, come ho scritto in altro blog, che il lader del pdl si permette di sparare queste minchiate solamente DOPO aver fatto bonificare la zona dalle migliaia di cittadini e sfollati incazzati. Mia figlia di nove anni ha commentato: “Però, se non avesse tutte le televisioni e i giornali, che dicono solo bugie, non lo voterebbe nessuno e sarebbe in galera, vero babbo?
Devo ammettere che recita benissimo ed ha parecchio fascino, oltre che mestiere. Sto parlando di Gigi Proietti, naturalmente. Visto ieri notte in tv. Devo aver sbagliato blog…

b-uffone

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