Da Travaglio

Le vite degli altri

Certi editoriali del Corriere contengono un interrogativo incorporato: ma dove vivono gli editorialisti? In camere iperbariche isolate dai rumori esterni? Ieri Pigi Battista, da anni barricato in un igloo dell’Alaska con la radio rotta, spiegava al Pd come perdere qualche altro voto (abbandonando il presunto antiberlusconismo), poi intimava il silenzio sul noto divorzio: «sono vicende private». Ora, se nel suo eremo glaciale fosse trapelata qualche notizia sull’Italia degli ultimi 15 anni, l’editorialista findus saprebbe che: 1) colui che invoca il silenzio stampa sulla propria vita privata possiede (abusivamente) vari giornali di gossip che ingrassano sulla vita privata (spesso inventata) altrui; 2) le sue tv (abusive) mandano in onda la vita privata di derelitti esposti alle telecamere «h 24», anche al cesso; 3) il suo Giornale pubblicò (giustamente) le foto, potenzialmente ricattatorie, del portavoce di Prodi con un trans); 4) il suo Panorama sbatté in copertina («Lo scroccone») Di Pietro accanto a una commessa della Standa, fotogramma isolato e tagliato da una festa con 50 persone; 5) il suo Giornale, che ora invoca la privacy per il padrone, un anno fa sbatté in prima pagina («L’Italia dei calori») un bacio di saluto fra Di Pietro e un’amica dopo una cena con una decina di persone; 6) il noto divorzio nasce dalle liste elettorali per le europee, che prima della cura Veronica erano peggio di un harem e dopo la cura un po’ meno. Tutto questo è politica, non gossip: un giorno, con un po’ d’impegno, magari riuscirà a capirlo persino Battista. Sempreché lo scongelino.betty_boop_25

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Da Travaglio

Zorro di Marco Travaglio

Comitato epico

[CLREG3N]Tra una passeggiata elettorale e l’altra sui cadaveri d’Abruzzo, Al Tappone trova il tempo per ricevere a casa sua gli aspiranti direttori Rai. Alcuni non si vedono entrare perché abitano già lì. Gli altri vorrebbero tanto. Come ha scritto il New York Times, i giornalisti italiani si dividono in due categorie: quelli che lavorano per Berlusconi e quelli che lo faranno. Carlo Rossella, celebre per aver trapiantato col photoshop una ricrescita alla Cesare Ragazzi sulla pelata del padrone in una copertina di Panorama, è il numero uno di Medusa (Fininvest), dunque il presidente ideale per Raifiction: altro monumento equestre al conflitto d’interessi, per non far rimpiangere Saccà. Augusto Minzolini, cronista della Stampa al seguito del Cainano nonché rubrichista di Panorama, è in pole position per il Tg1: giusto risarcimento per anni e anni di lavoro usurante (soprattutto per le ginocchia e la lingua). Se invece passasse Belpietro, l’«amico Minzo» lo rimpiazzerebbe a Panorama e al Tg1 tornerebbe C.J. Mimun (Tg5). Sempre alte le quotazioni di Susanna Manidiforbice Petruni per Rai2. Peccato che tanti sforzi siano destinati al naufragio: un giornalista con la storia di Paolo Garimberti non potrà che respingere al mittente tutti i nomi usciti da casa Cainano. Senza contare che l’Authority, deputata a vigilare sul rispetto della legge Frattini, bloccherà tutto immantinente. Intanto Milena Gabanelli è stata deferita al Comitato Etico Rai per l’ultima puntata di Report, sgradita a Tremonti. E così Report ha messo a segno un altro scoop sensazionale: la Rai ha un Comitato Etico.

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