Uranio:caso Melis, un’elemosina di stato che offende il buonsenso.

Uranio:caso Melis,risarcimento da stato


(ANSA) – CAGLIARI – Il Ministero della Difesa dovra’ risarcire 584 mila euro ai familiari di Valery Melis, il militare originario di Quartu morto nel 2004 dopo una lunga malattia che lo aveva colpito al rientro da una missione in Kosovo. Lo ha stabilito, dopo che l’inchiesta penale era stata archiviata, il Tribunale civile di Cagliari che ha ritenuto responsabile l’Esercito perche’ conosceva i rischi cui i soldati andavano incontro delle missioni nei Balcani degli anni Novanta.

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Burlesquoni e l’effetto della botta in testa: “Agli italiani è andata di lusso!”

Pensate, dopo questa crisi avremmo  potuto essere la nazione più ricca e importante d’Europa e arrivare tra le prime tre del mondo, ma lui ci ha salvato da Prodi, dalla democrazia e pure dall’agiatezza diffusa. Un vero omuncolo di stato. Nel senso che… quando c’è qualche crimine… lui è STATO!

b.shaine

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Mediaset, l’Avvocatura di Stato col mafionano. Dov’era quando lui insultava quotidianamente lo Stato?

Mediaset, l’Avvocatura di Stato:
«Poteri del premier lesi dai giudici»

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Il tribunale di Milano del processo Mediaset, in cui il premier Berlusconi è imputato di frode fiscale, si è «arrogato un inammissibile potere di sindacato delle ragioni politiche sottese al rinvio di una riunione del Consiglio dei ministri» al primo marzo del 2010.

Rifiutando di considerare quel Cdm come legittimo impedimento del premier a presentarsi in udienza, i giudici di Milano hanno quindi leso le «esclusive attribuzioni costituzionali» del presidente del Consiglio e del governo. È quanto scrive l’avvocatura dello Stato nel ricorso di 20 pagine  con cui il governo ha sollevato conflitto di attribuzione davanti alla Corte Costituzionale.

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Berlusconi e la sua cosca incapace contro lo stato

Come si governa contro lo Stato

di Maria Novella Oppo

In fondo, non c’è niente di strano nel fatto che la massima dirigenza Rai faccia la guerra ai programmi migliori e di maggiore ascolto della tv pubblica. Basta pensare che a volere Masi alla direzione generale è il padrone della tv concorrente, cioè l’editore Silvio Berlusconi. Il quale, da parte sua, in quanto capo del governo in carica, fa la guerra a tutte le istituzioni dello Stato che dovrebbe difendere e rafforzare. I suoi ministri, poi, si danno un gran da fare, ognuno nel suo piccolo, per attaccare e possibilmente demolire chi la scuola, chi la giustizia e chi addirittura la patria intera. Vedi i leghisti, che per bocca di Roberto Castelli (ex ministro della giustizia!) ora parlano di sparare a chi varca i confini nazionali. Proprio loro che non si considerano neppure italiani e parlano spesso un italiano abbastanza barbaro. Ma si fanno capire con i gestacci, i grugniti, gli insulti, le corna, le minacce e i falsi storici. Con la sola delicatezza di evitare in pubblico bestemmie e barzellette sconce, che appartengono di diritto al repertorio culturale del premier.
13 aprile 2011


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Sbarchi senza tregua Il governo proclama lo stato d’emergenza”°°° Coglioni e incapaci!

“stato d’emergenza” per duemila profughi lasciati all’addiaccio anche di notte da un ministro idiota e razzista e da un presidente del consiglio burlketta?! Ma ci faccia il piacere!!!Diventiamo ogni giorno di più la BARZELLETTA DEL PIANETA!

GLI UNICI STRANIERI CHE INTERESSANO A QUESTO REGIME RIDICOLO E IMPOTENTE

Abigail sorella balotelli

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Maria Novella Oppo

Remake a Milano

Grande rilievo mediatico (con corredo di afasiche interviste prese dalla strada) per l’ordinanza del sindaco di Milano che vieta la vendita degli alcolici ai ragazzini al di sotto dei 16 anni. La notizia e lo scalpore lasciano allibiti per diversi motivi. Anzitutto perché il codice già proibisce quello che la Moratti ha coraggiosamente deciso di riproibire. Segno che la legge dello Stato non basta, figurarsi ordinanze comunali, oltretutto balneari. In secondo luogo, è chiaro che la signora Moratti non conosce il cinema americano, perché, se lo conoscesse, saprebbe che il proibizionismo è già stato inventato e anche superato da decenni. Ma ormai siamo tutti dentro un altro vecchio film, che si potrebbe intitolare Ritorno al passato. E non c’è niente di tanto arcaico o defunto da non poter essere virtualmente rianimato da questa destra animista. È un continuo remake, che può andar bene soltanto per un’estate televisiva da bassi ascolti, basso impero e bassissimo imperatore.

calcio

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