Complimenti!

La Sardegna, con noi, tornerà a sorridere” millantavano Cappellacci e Burlesquoni in campagna elettorale. Oggi tutti i giornalacci di destra annunciano trionfanti: “L’ASSEMBLEA REGIONALE FA PIAZZA PULITA DELL’ODIOSO BALZELLO DI SORU: SPAZZATA VIA LA TASSA SUL LUSSO!” Complimenti. Questo vuol dire che gli inquinatori e gli speculatori saranno di nuovo autorizzati a fare qualunque porcata in casa nostra. E senza pagare nemmeno un cent di ristoro.
Torneranno a deturpare le coste con le loro porcilaie intonacate, ad inquinare i mari coi motori fuoribordo, a gettare le reti a strascico uccidendo i fondali, a spaccare le sculture in pietra che hanno impiegato millenni a formarsi, a fottersi il corallo e la sabbia… una bella conquista, insomma. Cappellacci ci dovrebbe dire se stanno sorridendo di più i nuovi disoccupati del Sulcis o quelli della Maddalena. Ma non ce lo dirà: è troppo impegnato a leccare il culo del suo proprietario a Roma…

cappella1

berlusconi_sardo

vergogna1

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter

Scimmiette miracolate

Victoria Beckham cerca casa
e punta al Castello Sforzesco

Posh è stanca di alberghi e vuole sistemarsi a Milano. Rimasta affascinata dall’edificio storico, sta cercando di ottenere i permessi per abitarne un’ala

MILANO – Gli alberghi, anche se di lusso, alla lunga stancano. Molto meglio una casa vera: lo pensa anche Victoria Beckham, che secondo alcune indiscrezioni riportate dai periodici americani, è pronta a metter su casa all’ombra della Madonnina. “Basta alberghi, ormai mi sento milanese, voglio vivere qui!”, ha detto la ex Posh Spice, secondo Star Magazine. David, dunque, sarebbe riuscito finalmente a convincere la consorte: il calciatore ha detto più volte in passato di amare la sua vita in Italia e di intravedere qui un futuro per la sua famiglia. Victoria, poi, non solo ha molti amici in Italia, ma sta anche pensando seriamente di lanciare la sua linea di abbigliamento DVB a Milano.

La ricerca della casa, quindi, sarebbe già partita. E che casa: Victoria non starebbe certo pensando ad un modesto appartamento. Sempre secondo il periodico rosa, la signora Beckham non si accontenterebbe neppure di un mega loft di design nel Quadrilatero della Moda. La sua scelta è caduta su un luogo da favola: il meneghino Castello Sforzesco. Pare che Victoria sia rimasta rapita dalla bellezza gotica del complesso architettonico medievale. Sa che è complicato, ma è disposta a tentare qualsiasi cosa per realizzare il suo sogno. In alternativa, la coppia potrebbe optare sull’albergo di Armani, di cui Victoria è testimonial – si parla di un intero piano – in costruzione in via Manzoni.

Certo, Victoria non è la sola a subire il fascino del maniero storico. Fra le celebrities è in buona compagnia: altri fan dei castelli sono Sting, Nicolas Cage fino a Tom Cruise, che avrebbe intenzione di acquistare il Castello Odescalchi sul lago di Bracciano, già ambientazione da favola delle sue nozze. Victoria, pur obbligata attualmente a una vita da pendolare per impegni di lavoro tra New York, Londra e Milano, è molto determinata e disposta anche a passare più tempo in Italia, allo scopo di riuscire a mobilitare le autorità locali per ottenere tutti i permessi necessari all’usufrutto di un’ala del castello.

Assecondare Victoria non è di certo un’impresa da poco: basti pensare che, arrivata sul jet privato di Berlusconi, la signora Beckham ha alloggiato al Four Seasons con il marito in una camera da 8 mila euro a notte, come rivela la versione russa del noto periodico Glamour.

vic

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter

Ma voi ci credete?

Firmata ieri la circolare con i nuovi criteri per l’Agenzia delle Entrate
“Se spendi tanto, guadagni tanto” è il principio da cui i tecnici partono per le verifiche
Il lusso non è solo yacht e golf
Il decalogo per stanare gli evasori
Dalle scuole private al wellness, le nuove spie degli 007 del fisco
di ROBERTO PETRINI

ROMA – Anche i ricchi piangono. E stavolta qualche lacrima rischiano di versarla sul serio, se non pagano le tasse. Almeno stando alle intenzioni e al piano di lotta all’evasione allestito dall’Agenzia delle Entrate per quest’anno. Obiettivo: stanare coloro che, dichiarano poco, ma vivono bene, ben oltre quanto di potrebbe presupporre dalla loro dichiarazione dei redditi. Un andazzo non più sopportabile, vista la cifra astronomica cui ammonta l’evasione fiscale nel nostro paese, e considerato che i tempi sono duri, la crisi segna di più le differenze tra i vari ceti sociali, e la gente si indigna. Come sta accadendo, ad esempio, con le contestazioni alle superpaghe dei manager responsabili dei crack bancari e finanziari del 2008.

Così il Fisco ha cambiato strada e, come ha detto il direttore dell’Agenzia, Attilio Befera, non ha più intenzione di sparare nel mucchio, contando sul leggi di carattere generale e rischiando di burocratizzare la lotta all’evasione, ma vuole andare a pescare gli evasori ad uno ad uno. E da ieri, con una circolare, i nuovi criteri per il 2009 sono diventati operativi.

Come? Con un principio assai elementare che i tecnici chiamano “accertamento sintetico” e che si può tradurre nel seguente adagio: se spendi tanto, molto probabilmente guadagni tanto. Così nel mirino finisco per la prima volta entrano anche gli stili di vita: l’elenco in mano agli ispettori del Fisco è inesorabile e ritiene sospetto chi frequenta i centri benessere, chi fa viaggi esotici, chi compra opere d’arte, chi frequenta circoli esclusivi ed anche coloro che mandano i figli in scuole private.
La possibilità di utilizzare questi nuovi indicatori relativi agli “stili di vita” è stata resta possibile dalla manovra dell’estate scorsa varata dal governo (che tuttavia, come lamentano le opposizioni, ha eliminato alcune norme come la tracciabilità dei pagamenti e l’elenco clienti-fornitori) e si articolerà attraverso una serie di “campagne esterne” degli ispettori del Fisco che saranno scandagliati sul territorio a caccia di informazioni. Determinante sarà tuttavia anche la collaborazione con i Comuni (oggetto di numerose convenzioni operative con l’Agenzia delle Entrate). Le informazioni che giungeranno dai Municipi sono ingenti: ristrutturazioni edilizie, contratti di gas e energia elettrica, affitti, residenze fittizie all’estero e “soffiate” su chi tiene un tenore di vita alto e dichiara poco.

Questo inedito meccanismo, dal punto di vista tecnico, si affianca al vecchio “redditometro” che pure è stato rilanciato dal decreto dell’estate scorsa. La filosofia è la stessa (se consumi tanto, guadagni tanto) ma l’operatività è più rigida: si prendono infatti una serie di beni di lusso (aerei, auto o moto di grossa cilindrata, cavalli da corsa, presenza di collaboratori domestici) e, attraverso un coefficiente, si calcola il reddito presunto. Chi supera la denuncia dei redditi del 25 per cento finisce nel mirino.
(10 aprile 2009)

°°° Siamo ai soliti annunci. Mi chiedo come mai questo regime abbia cancellato immediatamente la legge Bersani-Prodi sulla TRACCIABILITA’ DEGLI ASSEGNI. Quello, insieme ai controlli mirati della GdF, era l’unico modo SERIO per combattere l’evasione.

evasore

fisco

gdf

yatch

Condividi
  • Facebook
  • Digg
  • Google Bookmarks
  • Live
  • YahooMyWeb
  • LinkedIn
  • StumbleUpon
  • Twitter