Terremoto, la santa truffa: i delinquenti del regime con quelli del vaticANO.

Terremoto, la santa truffa

Due arresti nel capoluogo abruzzese. La fondazione “Solidarietà e sviluppo” aveva cercato di ottenere una dozzina di milioni dai fondi gestiti dal sottosegretario Giovanardi. Il sindaco Cialente che nel luglio del 2010 aveva lanciato l’allarme: “Avevo ragione io”. L’imbarazzo del vescovato

la Repubblica
di GIUSEPPE CAPORALE
L’AQUILA

Nelle tasche della Curia
i soldi della ricostruzione

Nelle tasche della Curia i soldi della ricostruzione

La cupola della Chiesa Santa Maria del Suffragio. È crollata durante il terremoto del 6 aprile del 2009

Così il vescovo D’Ercole raccomandava i progetti della Onlus “Solidarietà e sviluppo” che avrebbe truffato 12 milioni destinati al dopo sisma dal sottosegretario Giovanardi. Il gip chiede due arresti e scrive: occorrono altre indagini sul ruolo dei vescovi in questa storia
di GIUSEPPE CAPORALE

L’AQUILA – Il vescovo ausiliare dell’Aquila Giovanni D’Ercole si raccomandava al sottosegretario Carlo Giovanardi per ottenere i fondi del terremoto. Anzi, per farli ottenere ad una onlus (“Solidarietà e Sviluppo”) fondata dalla stessa diocesi dell’Aquila, dietro la quale, secondo la Procura si nascondeva una truffa. Una truffa per

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L’Aquila: il terremoto è stato cieco e ingiusto: poteva beccare questi merdosi!

Busto dello zio di Letta con i fondi del sisma
inaugurazione segreta contro le proteste

Busto dello zio di Letta con i fondi del sisma inaugurazione segreta contro le proteste Ad Aielli, provincia dell’Aquila, dedicate una piazza e una statua a Guido Letta, prefetto fascista. L’evento non è stato annunciato: “Motivi di ordine pubblico”, spiegano.

°°° Da cacciare a calci nella schiena e poi colpirli col busto del merdoso fascista, finché non si spacca il marmo.

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L’Aquila: storia di Renzo e promesse deliranti di Berlusconi

L’Aquila: storia di Renzo, senza casa dal terremoto perché a 67 anni è single

Le «colpe» di Renzo sono anche quelle di non voler rinunciare alla compagnia del suo cane e all’orticello

Renzo Gambaro
Renzo Gambaro

L’AQUILA – Abitare in una baracca può voler dire vivere all’inferno se la baracca misura appena otto metri quadrati ed è priva di servizi igienici, energia elettrica e riscaldamento. Ne sa qualcosa Renzo Gambaro, 67 anni, manovale in pensione e agricoltore per passione. Dal 6 aprile 2009, quando la sua Paganica (una delle frazioni più colpite dal terremoto dell’Aquila) fu scossa dalle viscere, quest’uomo accogliente e sorridente non si è mai arreso né ha mai pensato di abbandonare il luogo dove è cresciuto in cambio dei comfort di un anonimo albergo sulla costa. Da due anni vive, appunto, in una baracca. A circa 800 metri di altezza e ad un chilometro dal centro, semidistrutto e in parte ancora pericolante. In attesa di una sistemazione vera, che si tratti di Map o progetto Case non importa.

LA MALEDIZIONE DEL SINGLE – Le «colpe» di Renzo sono quelle di essere single, e quindi non in cima alla lista delle priorità per la macchina burocratica che assegna gli alloggi post-sisma, e di non voler rinunciare alla compagnia del suo cane e all’orticello che coltiva con cura maniacale. La sua casa, come tante altre in questo paese di circa settemila anime poco distante dal traforo autostradale del Gran Sasso, è venuta giù senza dargli il tempo di riflettere sul da farsi. Lui non si è dato per vinto, ha radunato le sue cose e si è trasferito nel rimessaggio antistante il minuscolo appezzamento di proprietà situato in altura. Un tugurio, molto lontano dal concetto di abitazione, che ha tentato di rendere simile ad un monolocale. Senza bagno né acqua. L’acqua la va a prendere in centro ogni tanto e la porta su. A piedi, naturalmente. Il vero problema è la mancanza di luce e riscaldamento. Per la verità, un po’ di luce in «casa» è arrivata, grazie al pannello fotovoltaico donatogli dagli amici dell’associazione «Salviamo Paganica» e alla commozione che la sua storia ha destato a livello locale dopo un servizio-denuncia del giornalista Rai Umberto Braccili. Ma l’alloggio tarda ad arrivare. L’interrogativo resta: come ha fatto Renzo a vivere per circa 760 giorni in un tugurio, con temperature che in provincia dell’Aquila scendono d’inverno ben al di sotto dello zero? Lui ci tiene a ringraziare chi glielo ha proposto, ma confessa che non ce l’avrebbe fatta a vivere in una stanza d’albergo. Senza cane e senza orto. «Non mi troverei» dice. Nell’attesa ha tirato a campare con il contributo di autonoma sistemazione, qualcosa come 200 euro al mese. La disavventura di Renzo, ci raccontano i coniugi Antonio Di Micco e Patrizia Righi, volontari della Onlus di Paganica, è simile ad altre storie drammatiche che si possono raccogliere in questa frazione e nei dintorni. C’è un’anziana vedova di nome Nanda, per esempio, che ha costruito il suo rifugio all’interno di un garage. Una notte è stata aggredita da un pitbull randagio che le ha morso la testa. Uno spavento indicibile e numerosi punti di sutura. Non ha avuto la peggio perché difesa dal suo vecchio cane lupo che ci ha rimesso un occhio. Storie drammatiche e, a volte, surreali. «In molti, soprattutto nei centri montani, continuano ad arrangiarsi dopo il terremoto come possono» ci dice Patrizia. E intanto sono trascorsi già due anni.

Nicola Catenaro

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Buonanotte a tutti! Terremoto L’Aquila e G8 Verdini e Fusi indagati°°° Ma come mai, poveretti?

Procura antimafia notifica conclusione indagini

Per il costruttore aquilano Ettore Barattelli, presidente del Consorzio ”Federico II’, verrà chiesta al gip l’archiviazione. L’ipotesi di reato è abuso d’ufficio

L’AQUILA – La Procura distrettuale antimafia dell’Aquila ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini al coordinatore nazionale del Pdl Denis Verdini e al presidente dimissionario della Btp, Riccardo Fusi, nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti per la ricostruzione dell’Aquila e del G8.
L’avviso di conclusione delle indagini preliminari è l’atto che in genere prelude alla richiesta di rinvio a giudizio.

Esce di scena il costruttore aquilano Ettore Barattelli, presidente del Consorzio ”Federico II”, per la cui posizione la Procura distrettuale – secondo quanto si è appreso – chiederà al gip l’archiviazione. L’inchiesta – con l’ipotesi di reato di abuso d’ufficio – era stata avviata dalle intercettazioni telefoniche acquisite nell’ambito delle indagini della Procura di Firenze sugli appalti per i Grandi eventi e per il G8 della Maddalena. Dalle telefonate sarebbe emerso che Verdini avrebbe tentato, utilizzando le amicizie politiche, di inserire negli appalti aquilani e del G8, poi svoltosi all’Aquila, il Consorzio Federico II del quale fa parte anche la Btp di Fusi.

A pesare sulla richiesta del pm sarebbe stato il vecchio rapporto di affari e amicizia tra Fusi e Verdini ai tempi in cui quest’ultimo era presidente del Credito Cooperativo fiorentino.

alitaglia7

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Terremoto: e dietro le porcate spunta sempre il delinquente berlusconi

Terremoto, la cricca abruzzese e Berlusconi
“Telefonate al premier per i lavori post sisma”

L’inchiesta sulla corruzione post sisma che ha portato a tre arresti e alle dimissioni dell’assessore regionale alla Protezione civile Daniela Stati. Le intercettazioni: telefonate al premier per far rientrare Abruzzo Engineering fra le società beneficiarie dei lavori post terremoto.

°°° Non c’è nemmeno bisogno di dirlo o di pensarlo: è ovvio che dietro ogni porcata, dietro ogni delitto di qualunque cricca, il dominus è sempre lui… il più vergognoso delinquente che l’Italia abbia mai dovuto sopportare: silvio berlusconi,fu luigi (altro bel mafioso!)

b.manette

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Abruzzo. I delinquenti berlusconiani con le mazzette del terremoto

Una assessore regionale (indagata) rimette le deleghe

Abruzzo: tangenti post-terremoto, quattro arresti tra politici e imprenditori
Tra questi l’ex assessore regionale Stati (Dc e Forza Italia) e l’ex deputato Angeloni (Fi)

http://www.corriere.it/cronache/10_agosto_02/abruzzo-arresti-terremoto_2e110ddc-9e39-11df-a94c-00144f02aabe.shtml?fr=box_primopiano

°°° Perché non mi stupisco nemmeno un po’? Ma saranno anche questi PM comunisti… o sono berlusconi e la sua cosca DELINQUENTI E LADRI DA UNA VITA?

b.manette

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Berlusconi fa gli spot, ma…

… LA REALTA’ E’ SEMPRE DIVERSA DALLE SUE MINCHIATE PROPAGANDISTICHE:

Terremoto, arriva il freddo: “Cinque gradi nella tenda scuola”

b-si spara

Che il freddo dovesse arrivare non era una novità per nessuno, la stagione è stata anche troppo clemente. Ed ora eccolo qua l’autunno d’Abruzzo, con il termometro che punta decisamente verso il basso e la neve sulle montagne, mentre nelle tende si

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La disperazione

L’Aquila, 18:28

TERREMOTO: DONNA SI BARRICA IN CASA INAGIBILE A L’AQUILA

Una donna dell’Aquila, Pina Lauria, 45 anni, che vive in una tendopoli, si e’ barricata nella sua abitazione inagibile al secondo piano di uno stabile, che sarebbe da abbattere, al quartiere Santa Barbara. La donna ha preso questa decisione, alla quale poi si e’ aggiunto anche il convivente, dopo aver appreso che la sua nuova sistemazione sara’ a Castellafiume, nella Marsica, a 75 km dall’Aquila.

°°° Spente le luci del set propagandistico, riaffiora la disperazione reale dei poveri aquilani.

IL  BANDITO  CIARLATANO

b-kriminal

AUGURI  DI CUORE AGLI ABRUZZESI PER QUESTI MOMENTI SPINOSI.

manodindia

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