Sardistan

Cari amici, a volte passo per scorbutico e disfattista, perlomeno agli occhi di non mi conosce. Sono appena tornato da un giretto di spesa: mancava il caffè e mancava il ritolone per pulire le cacatine dei cagnetti. Squilla il portatile ed è Lena: “Siamo arrivate.” dice. Siamo arrivate?! Alle 11,30?! Ma dove cazzo siamo? In che anno siamo?! Si sono alzate alle cinque, lei e Melina, per andare a festeggiare una mia pronipotina che sta ad Oristano. Pullmino taxi da qui, alle sei meno un quarto, che le porta a Cagliari e poi in treno da cagliari a Oristano… Ma cazzo! Da Sadali ad Oristano sono 90 km!!! Perché si deve andare a Cagliari (90km) e poi da lì ad Oristano (altri 90km)? Perché cazzo non c’è un maledetto pullman da qui? Ve lo dico io perché: perché siamo nel Sardistan ai primi dell’800. Ecco perché. Non abbiamo strade, non abbiamo trasporti, non abbiamo collegamenti civili e nemmeno cartelli indicatori. E quei pochi cartelli che ci sono, sono illeggibili perché sono tutti sparati o arrugginiti… La gente si è imbarbarita, perché è stata maleducata, perché non ce la fa più. Perché abbiamo avuto per 60 anni dei politicanti tonti, ladri e corrotti, ecco perché. Ora iniziano le mille sagre e sagrette paesane. Spesa prevista: decine di milioni di euro. Per fare cosa? CAGATE! Cagatine inutili che non porteranno nessun beneficio ad alcuno, se non qualche mazzettina ai piccoli ladri di polli locali e regionali. E il turismo? E la cultura? E l’economia?…

mulo

desolazione

cartelli

stazione

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sindachetti inutili

Si parlava di sindachetti inutili e dannosi, oggi, mentre compravo un cofano di legna di leccio. Al ritorno, rimuginavo da padre…
Marybel ha una bella laurea, conseguita a Londra, e un ventinaio di master. Ha fatto cento lavori, vive a Londra da molti anni, parla due lingue perfettamente e conosce tutti gli angoli più divertenti della sua città. Marybel è mia figlia maggiore.
Mila si è diplomata a Cagliari in ragioneria e subito dopo si è trasferita a Londra. Ha lavorato come guardarobiera in un ristorante, poi è stata assunta come hostess dalla British Airweis. Gira il mondo da 15 anni e parla perfettamente due lingue. Si è comprata casa a Londra a 25 anni. Mila è la mia secondogenita.
Lucio Wilson ha mollato l’università, troppo preso dallo spettacolo, e – dietro mio invito pressante – si è trasferito a Milano. Ha lavorato da Mc Donalds per un breve periodo e quindi in un Call center. Dopo circa un anno è stato assunto come autore a Zelig. Ha scritto per Zelig per sette stagioni, poi ha scritto Belli Dentro, Comedy lab, Buona la prima, Scherzi a parte, ecc. Parla bene due lingue, è uno dei migliori autori italiani e si è comprato casa a Milano a 25 anni. Lucio Wilson è mio figlio terzogenito.
Melina ha 9 anni. E’ nata a Bracciano e vissuta a Roma per due anni. E’ stata a Mosca più volte, a Milano, Parigi, e a luglio passerà due settimane a Londra dalla sorella. Parla benissimo italiano e russo e sta imparando bene l’inglese. Melina è la mia ultima figlia.
Il sindaco del mio paese parla a malapena l’italiano (scorretto), non sa scrivere, non ha un mestiere, non è MAI uscito dalla Sardegna se non una volta: è andato a Romaper fare un corso e si è perso a Civitavecchia.
Perché i sindaci sardi sono tutti così? Perché per fare i sindaci scelgono delle persone inutili e dannose? Un tempo, in ogni paese, in ogni villaggio c’era LO SCEMO DEL PAESE. Adesso non esistono più gli scemi del paese: li hanno messi tutti a fare i sindaci o i presidenti delle pro loco.

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Eccomi qua!

Ciau a tutte le amiche e a tutti gli amici. Siete tornati dalla gita? Noi siamo tornati dieci minuti fa. Eravamo a pranzo da Emilio e Franca (i figli erano sperduti tutti nelle campagne dei dintorni a fare la scampagnata di Pasquetta). Come vi avevo scritto alcuni giorni fa, ho rifiutato un decinaio di inviti per questi giorni (siamo alla canna del gas, come il 90% degli italiani), ma non potevo dire di no a Emilio e alla sua famiglia. Per fortuna la pioggia oggi ci ha graziato e si è visto anche un timido sole. La famiglia Concas abita a Gergei (una delle capitali europee dell’olio extravergine d’oliva: quello vero e Dop), che sta almeno seicento metri più in basso di Sadali, a circa un’ora di auto, e quindi lì c’è molto più caldo che qui. Abbiamo disossato un piatto di pasta e un po’ di carne di vitella, olive di proprietà in salamoia, formaggio fatto dalle manine, delicate come badili, del padrone di casa, dolci fatti da Franca, frutta e caffè. Poi L’omaccione è tornato dalle sue amate pecorelle e noi ci siamo incamminati sulla via del ritorno. A metà strada ci siamo infilati in un viottolo di campagna e abbiamo adottato un trecento grammi di asparagi selvatici (di quelli che in uno c’è il gusto e il ferro di un kg di quelli coltivati): stasera Melina si farà una bella mangiata a base di ferro puro. Arrivati a casa, c’era la piazza piena di gitanti. Oggi, almeno oggi, Sadali ha visto qualche centinaia di persone. Qui li chiamano “turisti”… giusto perché non conoscono nemmeno il significato della parola. In realtà sono dei “passanti” che si portano le uova sode e i panini da casa e raramente qui comprano una birra. Ho appena acceso il fuoco e comincio a lavorare al sito. Qui sotto vedete Emilio e la sua bella famiglia di vagabondi. Se volete comprare olio superbuono, formaggio genuino, o se volete adottare una pecorella a distanza… CHIAMATELO o scrivetegli.

emilio

famiglia-concas2

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http://www.sardiniafarm.com/chisiamoconcas.htm

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