Napoli (ma anche Catania, Palermo, ecc.) sommersa dalla spazzatura. I media nascondono tutto

Ma come?! Il vostro presidente del consiglio non ci ha ammorbato per almeno un anno sul “miracolo” che aveva fatto a Napoli? Il miracolo, ovviamente, è stato quellodi chiedere alla camorra di boicottare qualunque piano di risanamento e di inondare città e corsi d’acqua di spazzatura.  Così poi arrivava lui e risolveva il problema. Si è rubato anche quelle elezioni in questo modo. Peccato che l’abbia fatta solo spostare, l’immondezza, inquinando altri siti e creando una mare di nuovi prolemi anche per le future generazioni. Scoperto il trucco, grazie a noi blogger, si è inventato il miracolo dell’Aquila… peccato che sia stato sgamata anche quella puttanata e ora lui in Abruzzo non ci possa più passare nemmeno di striscio.

Ti saluto, mafiosetto, so che stai preparando la fuga. Entro dicembre, spero.

BERLUSCONI  AL MARE

spettacolo

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Scimmiette berlusconiane

 Come da copione Bassolino il re della monnezza campana evita assieme alla sua corte il tribunale. Niente fa fare, la legge non è uguale per
tutti. Per i cittadini onesti al voltastomaco provocato dall’inquinamento
da monnezza campana si aggiunge ora quello da inquinamento della
giustizia. Il carcere per questi seguaci del profitto selvaggio multicolore può attendere invano mentre la prescrizione si affaccia alle porte.
Un lettore indignato

°°° Caro coglionazzo. Ma non ti sorge il dubbio che Bassolino non c’entri proprio una mazza con la porcata dell’immondezza? Non ti acchiappa il sospetto che abbia solo combattuto e perso contro lo strapotere della camorra, associata alla famigghia berlusconi?  Paolo berlusconi è stato condannato DUE volte per Ecomafia.Lo sapevi? Non a caso sono stati già condannati personaggi loschi della cricca berlusconiana, come il camorrista Cosentino,  e non Bassolino. L’immondezza a Napoli (e oggi in mezza Italia) è solo ed esclusivamente COLPA DI SILVIO BERLUSCONI!  L’ha fortemente chiesta alla Camorra e alla mafia (vedi in che condizioni stanno Palermo e Catania, oltre a Napoli: dove oggi ci sono cento volte più rifiuti che tre anni fa!) per poterla schiaffare per mesi e mesi, ogni giorno, in tutte le tv … per far cadere il miglior governo che l’Italia abbia mai avuto (Prodi) e rubare le elezioni  coi brogli. Ed ecco la devastazione attuale. Grazie alle teste di cazzo come te, che  avete votato in buonafede per questo cialtrone criminale e incapace. Ma di quali “onesti” parli?! A destra non ce n’è nemmeno mezzo.

SCIMMIETTE  BERLUSCONIANE

elettori pdl

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Scimmietta destronza

A Palermo son stati arrestati 11 uomini di Provenzano,
poi sento Travaglio che fa di tutto per far credere che Berlusconi
e la Mafia lavorino insieme. Ecco la risposta, fatti concreti e non parole come fa al solito la sinistra.
Un lettore

°°° Chi spiega a questa scimmietta che le indagini non le fa Berlusconi (che invece  è indagato da una vita) ma I MAGISTRATI E LE FORZE DELL’ORDINE, e che quando si arriva alla cattura vuol dire che si è lavorato BENE per anni e anni? E chi gli spiega che I FATTI CONCRETI sono proprio quelli che scrive e dice Travaglio e non certo le minchiate e i deliri di Berlusconi e dei suoi servi prezzolati?

CON LE MINCHIATE DETTE E FATTE DA BERLUSCONI E DAI SUOI SERVI, SIAMO VERAMENTE IN UN MONDO ALLA ROVESCIA.

b-mondorovescia

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Il mafioso dell’utri… ride. Ride lui.

Dell’Utri: «Le accuse

di Spatuzza mi fanno ridere»

Il senatore del Pdl risponde al pentito che lo ha definito «referente politico di Cosa nostra»

b-piovra

mafia1

PALERMO – «Sono tutte grandi cazzate di cui, per fortuna, riesco ancora a ridere. È tutto un teatrino che mi fa divertire. Lo faccio passare, altrimenti il danno sarebbe maggiore di quello che viene dalle sentenze». Così, il senatore del Pdl Marcello dell’Utri ha

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Il congiurato dell’Unità

Mafia, i «fantasmi del passato» che spaventano il governo

berlusconi_DIMETTITI

Non è chiaro se sia frutto della sua proverbiale autoironia o piuttosto sia stata una gaffe, ma la battuta fatta da Silvio Berlusconi ieri mattina al ministro Maroni («Come mafioso a me non mi ha ancora preso») rivela una certa sensibilità all’argomento. Tanto più il giorno dopo la puntata di AnnoZero dedicata alle verità nascoste del 1992-93 e alla trattativa tra Stato e mafia dopo il 23 maggio 1992, cioè dopo l’omicidio del giudice Falcone.Una sensibilità, quella del governo, vecchia di almeno un anno, Anche se il premier ha lanciato l’allarme solo lo scorso 8 settembre, durante un convegno: «So che ci sono fermenti in procura, a Palermo, a Milano, si ricominciano a guardare i fatti del 1993, del ’94, del ’92. Follia pura. Quello che mi fa male è che della gente così, con i soldi di tutti, faccia cose cospirando contro di noi». Ne seguì la polemica con Fini, non perfettamente in linea, cui dovette rimediare Renato Schifani, presidente del Senato, che parlò di «singoli magistrati che tendono a riproporre teoremi politici attraverso l’evocazione di fantasmi di un passato lontano che avrebbe visto congiure contro il regolare assetto delle istituzioni». «Teoremi politici», diceva dunque Schifani.Il quale, però, ha dimostrato di avere la massima fiducia nei confronti di chi quei «teoremi» li aveva ritenuti credibili al punto da sostenerne la fondatezza in un’aula di tribunale. È il caso della dottoressa Anna Maria Palma, magistrato antimafia, che circa un anno fa Schifani ha nominato capo del suo gabinetto a Palazzo Madama. Si tratta della stessa dottoressa Palma che il 29 settembre 1999, da pubblico ministero al processo per la strage di via D’Amelio, parlò così: «Nel periodo delle stragi i boss di Cosa Nostra avevano allacciato rapporti con Berlusconi e Dell’Utri: questo dato, sufficientemente provato, deve essere ulteriormente approfondito. Bisogna cioè stabilire se la strage di Via D’Amelio sia stata compiuta da Cosa Nostra all’insaputa dei suoi interlocutori, nella convinzione tuttavia di far loro un favore, o se sia stata “suggerita”. Abbiamo elementi che riconducono a responsabilità esterne a Cosa nostra”. Ma allora chi sono i magistrati che, secondo Schifani, evocano i «fantasmi del passato»?

°°° Siamo al vecchio: TI PROMUOVO PER RIMUOVERTI, insomma.  Ma la verità rimane e la verità è che silvio berlusconi è colluso con la mafia fin dagli anni ’70, quando cominciò a riciclare i miliardi sporchi di sangue di Cosa Nostra al nord, facendo il palazzinaro. Con la complicità di quel delinquente del padre Luigi, certo, ma anche con quella di altri delinquenti come craxi e pillitteri. La verità, amici, è che costui ha trafficato in armi e droga già da quegli anni e che ha corrotto, imbrogliato, rubato, truccato le carte ed i conti, truffato un mare di gente PER TUTTA LA VITA IMPUNEMENTE. Ora è visibilmente molto malato e continua a delirare, aggredendo tutto e tutti, devastando quel poco che Prodi aveva rimesso in piedi di questa povera Italia.

Non possiamo permetterlo,amici. DOBBIAMO FERMARLO! Con qualunque mezzo.

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E figuriamoci…

… se con la mafia al potere non sparivano le prove!

L’ultimo mistero siciliano è una carta sim scomparsa nelle stanze della Corte d’Appello

Dentro c’è anche il numero dell’agente segreto che trattò con Vito Ciancimino

Palermo, sparita una prova

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Si riaprono le indagini

Ripartono le indagini sulle stragi di mafia. Sullo sfondo dell’intrigo gli 007: uno di loro era presente in parecchi luoghi dove esplosero le bombe

Falcone e Borsellino, inchieste riaperte

caccia ad un agente segreto sfregiato

dal nostro inviato ATTILIO BOLZONI

La strage di Capaci

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CALTANISSETTA – Nessuno conosce il suo nome. Tutti dicono però che ha “una faccia da mostro”. è un agente dei servizi di sicurezza. Lo cercano per scoprire cosa c’entra lui e cosa c’entrano altri uomini degli apparati dello Stato nelle stragi e nei delitti eccellenti di Palermo.

Diciassette anni dopo si sta riscrivendo la storia degli attentati mafiosi che hanno fatto

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E io pago…

Cuffaro garantì la possibilità di congedo definitivo con 25 anni di contributi
Sicilia, baby pensionato in Regione
il super-manager si ritira a 47 anni

di MASSIMO LORELLO (Repubblica)

Palazzo d’Orleans
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PALERMO – In pensione a 47 anni, lasciando nel pieno della carriera una delle poltrone più ambite della Regione siciliana. Pier Carmelo Russo, segretario generale dell’amministrazione dell’Isola, è pronto a mettersi in congedo, anche se al riguardo abbozza una blanda smentita. Il suo onorario ammonta a 170 mila euro annui che diventano 194 mila con la premialità. Da pensionato percepirebbe circa il 75 per cento dello stipendio. Baby pensionato diverrà grazie a una legge che vale solo in Sicilia ed esclusivamente per i dipendenti regionali.

Basta avere un anziano genitore in cattive condizioni di salute. Chi non ne dispone può sempre procurarselo. È il caso di un’impiegata che per andare in pensione dopo appena 20 anni di lavoro si è fatta adottare da una malconcia novantenne. La legge, d’altra parte, glielo consentiva. L’amministrazione dell’Isola, quando a guidarla era ancora Salvatore Cuffaro, ha deciso di garantire a qualsiasi dipendente che abbia un genitore, un coniuge o un figlio affetto da una malattia “di particolare gravità” la possibilità di congedarsi definitivamente dal lavoro non appena raggiunti i 25 anni contributivi per gli uomini e i 20 per le donne con prole. In tutti gli altri enti pubblici, ammettono dalla stessa Regione, i dipendenti non godono dei medesimi privilegi ma possono contare al massimo su qualche giorno di permesso in più. Robetta, insomma.

E adesso si prepara a sfruttare questo scivolo il capo della segreteria generale Pier Carmelo Russo. Lo ha piazzato lì, nel febbraio scorso, il governatore Raffaele Lombardo spodestando da quell’ambitissima poltrona un fedelissimo di Cuffaro come Salvatore Taormina, spedito in altri uffici. Ma ora è lo stesso Lombardo a far trapelare il suo risentimento sul possibile precoce pensionamento di Russo. E il diretto interessato prova a smentire le voci sul suo congedo. “Allo stato non è previsto”, dichiara Russo, ma poi aggiunge: “È vero, ho presentato la domanda per miei problemi familiari ma non l’ho fatto adesso”. E conclude: “Cofferati è andato in pensione per accudire un figlio, io lo faccio per un genitore. Dov’è lo scandalo?”.

°°° Visto? E’ strano che a uno così non gli vengano le emorroidi sotto il naso. E non si vergogna nemmeno di rubarsi la “premialità”… Ma premialità de che?! State amministrando la regione più mafiosa del mondo, una terra che VOI avete distrutto coi vostri furti e la vostra arroganza di potere malavitoso e volete pure la premialita? LA GALERA ci vorrebbe per voi!

pensionato


BABY PENSIONATO SICULO

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