Grazie a ROMANO PRODI, BERSANI e DI PIETRO: Il rigassificatore Adriatic Lng premiato come migliore infrastruttura mondiale

Situato 15 km al largo delle coste venete. Il rigassificatore Adriatic Lng premiato come migliore infrastruttura mondiale

Ha vinto il Global Energy Awards 2010 Situato 15 km al largo delle coste venete Il rigassificatore Adriatic Lng premiato come migliore infrastruttura mondiale Ha vinto il Global Energy Awards 2010 Il rigassificatore Adriatic Lng Il rigassificatore Adriatic Lng MILANO – Il rigassificatore Adriatic Lng, situato 15 al largo delle coste venete della provincia di Rovigo, ha vinto il premio per la miglior infrastruttura mondiale dell’anno ai Platts Global Energy Awards 2010, riconoscimenti per aziende e manager del settore energetico che si sono contraddistinti per leadership, innovazione e prestazioni. Il premio è stato assegnato giovedì a New York. PREMIO – L’impianto veneto, che fa capo a Terminale Gnl Adriatico – società partecipata da Qatar Terminal Limited (45%), ExxonMobil Italiana Gas (45%) ed Edison (10%) – è la prima struttura offshore al mondo per ricezione, stoccaggio e rigassificazione del gas naturale liquefatto. Si tratta di una struttura con una capacità di rigassificazione nominale pari a 8 miliardi di metri cubi di gas naturale all’anno, corrispondenti a circa il 10% del consumo nazionale di gas. Inaugurato nell’ottobre 2009, sono giunte al terminale oltre 90 navi metaniere, provenienti per la maggior parte dal Qatar, ma anche da Egitto, Trinidad e, più recentemente, dalla Guinea Equatoriale e dalla Norvegia.

prodi

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Il peccato orginale del mafionano. A parte i legami con la mafia.

Come svelare al “popolo”  la truffa perenne su cui si basa la carriera “politica” di silvio berlusconi.

Basterebbe far notare due cose (segnatevele, voi morticini del Pd):

a) il controllo del 90%  dei media, che raccontano agli italiani un film che non esiste e nascondono pervicacemente la verità.

b) Come mai scappa come un coniglio davanti a qualunque contraddittorio democratico?

Fateci caso… lui occupa tv e giornali con le sue minchiate e i suoi deliri, poi smonta il banchetto da wanna marchi e se ne va tra i fischi del mondo e lo starnazzare dei suoi quattro picciotti decerebrati.

Solo DUE, volte nei suoi 18 anni da ciarlatano militante,  ha  accettato obtorto collo un confronto democratico, ricalco su questa parola che per me ha ancora un significato,  e tutte e DUE le volte 

HA FATTO UNA IMMENSA FIGURA DI MERDA ED A PRESO UNA SOLENNE    BASTONATA  DA  DA ROMANO PRODI!

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Berlusconi: “un’estate di vecchia politica” °°° Ha fatto tutto da solo! Ha parlato il pischello…

La “vecchia politica”, ciccio, è stata interrotta soltanto nei quattro anni in cui ha GOVERNATO (maiuscolo) il prof. Romano Prodi. Poi tu l’hai riportata a troiaio e affari sporchi, corruzione e mazzette, cosca e cricche. Tappati quella ciabatta  con lo scopino del cesso, stronzo!

APTOPIX ITALY BERLUSCONI

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Berlusconi: facciamo il punto.

Riflettiamo un momento su questo:

 Berlusconi/Bertolaso/Cosentino/il clan camorristico dei Casalesi hanno creato l’emergenza rifiuti a Napoli. Serviva un piede di porco per scardinare l’ottimo governo Prodi, che ormai aveva portato a termine la sua missione di rimettere in sesto i conti dello Stato e dato una bella accelerata all’economia nazionale. Bisognava assolutamente tornare al POTERE, per poter evitare la galera certa e per continuare a rubare/corrompere/malversare. Questi erano gli ordini delle mafie, di cui Silvio Berlusconi è il miracolato PR. Contestualmente all’operazione MUNNEZZA (già risolta da Romano Prodi, con decreto attuativo d’urgenza firmato due mesi prima delle elezioni anticipate…), Berlusconi cominciava la compravendita di parlamentari e senatori (come si evince dalle intercettazioni poi fatte scomparire dai suoi giannizzeri giudici in Roma).

Dunque, Silvio Berlusconi – con i mezzi più illegali del mondo,  le promesse più astruse, i brogli, la compravendita di milioni di voti, la propaganda falsa ed asfissiante dei media taroccati, torna al governo e propone una squadra di ministri che avrebbe scatenato l’ilarità di tutti i polli di mio nonno. Ma quelli erano altri tempi.

In circa due anni, ha di nuovo devastato tutto: conti pubblici, sanità, cultura, scuola, turismo, ricerca, ambiente… Hanno assassinato migliaia di lavoratori, abolendo di fatto gli ispettori del lavoro e le norme di sicurezza nelle aziende; poi minacciando un sismologo serio che aveva dato l’allarme per tempo sul terremoto in Abruzzo, hanno ucciso altre centinaia di persone e ne hanno portato alla disperazione almeno 90 mila; hanno fatto chiudere migliaia di piccole e medie industrie; hanno fatto fallire decine di migliaia di artigiani; hanno creato dieci milioni di nuovi poveri; hanno moltiplicato i disoccupati; hanno portato il 70% delle famiglie italiane alla disperazione più totale; hanno riempito le carceri di poveri immigrati innocenti, mentre i delinquenti veri sono tutti al senato/alla camera/nei ministeri o in altri enti: ben tutelati e ripagati con ricche prebende; hanno allungato di kilometri le file delle famiglie alla Caritas; hanno gettato sul lastrico migliaia e migliaia di ottimi artigiani, creando così un vuoto nella nostra cultura e nella nostra economia che non si riempirà mai più…insomma, Attila al confronto era un mecenate illuminato.

In compenso, hanno depredato lo stato per sistemare Berlusconi stesso e i suoi amici mafiosi, ed hanno inaugurato decine di nuove opere.

Peccato che siano state tutte volute, finanziate e realizzate dal governo di Romano Prodi!

Riflettete su quanto sopra e… votate per questa destra schifata da tutto il mondo civile, se ne avete il coraggio!

aqui

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Povero innocente…

Vi pregherei di fare memoria o qualche ricerca e scoprirete che Bertoilaso, d’accordo con cosentino e i casalesi, ha CREATO il disastro dell’immondezza a Napoli… su ordine preciso di berlusconi e la camorra per far fuori Prodi e lasciare così mano libera alle mafie e ai farabutti. Fu Prodi, infatti, a firmare il decreto URGENTE per liberare quello sconcio dalle strade (cui si opponevano anche in piazza le famiglie dei camorristi) ben DUE MESI PRIMA delle elezioni anticipate! Il decreto prevedeva anche l’intervento dell’esercito per tutelare i lavoratori. Quindi, NON HA RISOLTO UN BENEAMATO CAZZO, semmai il disastro l’ha creato! e Prodi infatti lo cacciò. Ma dopo i brogli, la compravendita dei voti e gli aiuti massicci delle mafie, la malavita di berlusconi tornò al potere ed ecco che stiamo di nuovo immersi nella merda. Voglio ricordare anche, ancora una volta, che anche in Abruzzo Bertolaso e Berlusconi HANNO CREATO il disastro! E quindi NON HANNO RISOLTO UN ENNESIMO BENEAMATO CAZZO! Furono loro, infatti, ad irridere e minacciare il tecnico che lanciò l’allarme terremoto ben una settimana PRIMA del disastro! Furono i loro amici faccendieri a costruire con lo sputo le case crollate, speculando sulla pelle dei morti. Infine, oltre alle passerelle pagliaccesche e fasciste, Berlusconi NON HA FATTO UN CAZZO per i terremotati (salvo irriderli “fate finta che siete in vacanza”… o promettere una dentiera auna signora; dentiera che non si è mai vista. Quindi fa il paio con la tragedia del 2002, dove Mafiolo non si vergognò di regalare un orologino di plastica del Milan a un vecchietto che aveva perso tuttoecrepava di freddo in tenda). E ancora, Berlusconi e Bertolaso hanno consegnato solo ed esclusivamente le case regalate da noi sardi e quelle donate dalla provincia “rossa” di Trento! Per il resto… zero! Si sono persino rubati i 480 milioni di euro messi a disposizione dalla UE, mentre l’Aquila è ancora un cumulo di macerie e nessuno ha ricostruito nemmeno un muro e gli aquilani si stanno trasferendo altrove, con la morte nel cuore: sapendo di non poter tornare mai più nelle loro case e nellaloro città. Non almeno finché resteranno al potere questi farabutti, cazzari e incapaci.
Infine… non dimentichiamoci nemmeno delle “grandi opere” inaugurate con strepiti, suoni, e telecamere al seguito, dal mafioso di Arcore, a cominciare dal mega inceneritore di Rovigo. Tutte opere volute, finanziate, e realizzate da Romano Prodi, Di Pietro e Bersani. Memoria, ragazzi, MEMORIA!

 

bertolaso in croce

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Supplicare Romano Prodi

E  se gli scrivessimo tutti, bypassando questi vertici coglioni e perdenti del centrosinistra, e gli chiedessimo di tornare a salvarci da burlesquoni e dalla sua deleteria cosca? Che ne pensate?

D’ALTRONDE CI HA GIA’  LEVATO DUE VOLTE DALLA MERDA PROFONDA IN CUI CI AVEVA PRECIPITATO IL MAFIONANO…

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Auguri, Romano!!!

Dopo tanto spazio dedicato al mentecatto brianzolo che dal 1990 devasta l’Italia, un abbraccio a un uomo vero, a un grande Statista, a un galantuomo.

berlusconi_prodi

prodi


Il Professore compie 70 anni. Avviso al Pd: no ai giochi di tessere
Nel “castelletto” di Bebbio gran raduno di famiglia. Tra gli auguri quelli di Kohl
Prodi: il Cavaliere ha vinto con le tv
ma il centrodestra non è di cemento
dal nostro inviato MARCO MAROZZI

Prodi: il Cavaliere ha vinto con le tv ma il centrodestra non è di cemento

Romano e Flavia Prodi con la torta del 70esimo compleanno
BEBBIO – Berlusconi? “Direi il piatto vuoto”. E il giornalista tedesco, per essere sicuro che i suoi lettori capiscano, aggiunge come nota: “Pietanza senza sapore”. Romano Prodi ritorna. Compie 70 anni e torna: come professore, economista, maratoneta. Non come politico. Solito ritornello. “Ho chiuso. E sono una persona seria”. Non si fa intervistare, poi la politica spunta quando il giornalista di ADAC reisemagazin lo trascina a discutere di cibi e piatti, bellezze d’Italia e della vita. Dai Bertoluccci a Fellini, dai portici alla gente. Lui si santifica come Mortadella, per il suo storico avversario non spreca paragoni.

Il ruolo del Grande Vecchio lo intriga adesso che è dimagrito e tutti gli fanno i complimenti. Al Pd lancia indicazioni. “Da iscritto”. Indicazioni pesanti. Su come andare al congresso, non fare trucchi con le tessere, rappresentare genti e territori. Lavorare. Ricordando, “rinnovandosi e rinnovando”. “Io ho comunque vinto due elezioni e la maggioranza di centrodestra non è poi cementata. Berlusconi ha cambiato l’Italia grazie anche alle sue tv e vinto le elezioni del 2008 perché rappresenta lo spirito della maggior parte delle persone. Ma si può cambiare. Io credo che tra i miei connazionali molti preferiscono parcheggiare in seconda fila. Io però sto sempre attento alle disposizioni vigenti”.

Anche la vecchia Mortadella può servire con una risata. “E’ una eccezionale specialità di Bologna. La città detta la Dotta e la Grassa. Amo questi due appellativi, segni di due grandi identità. La cultura in quanto conoscenza, l’università più antica, il professore. E la cultura del mangiare bene. La Mortadella è un insaccato della tradizione, appartiene alla gente semplice, ai lavoratori. E in più va preparata in modo accurato e con l’utilizzo di ottimi prodotti e in tante varianti”.

Il cuore batte per Pierluigi Bersani, ma Prodi saluta il fatto che con l’ex comunista ci siano cattolici come Rosi Bindi ed Enrico Letta e con l’ex dc Dario Franceschini ci siano ex comunisti come Piero Fassino e Sergio Cofferati. “Guarda te, due dell’Emilia – Romagna. Con il Pci quando si celebrava la regione rossa mai era successo. E nella Dc l’unico fu Zaccagnini”. L’Ulivo nella storia e nel futuro? “Rimescolare – è lo slogan – . Era la cosa più importante. Il partito ha bisogno di fondere le proprie radici sempre di più. Mi sembra che l’obiettivo sia raggiunto”.

Si allena in Italia, ma deciso a correre per il mondo. Prepara il nuovo corso alla Brown University, uno dei sette atenei più importanti d’America. Studia la possibilità di un corso su Europa ed economia che gli hanno offerto all’ateneo di Shangai. Gli hanno chiesto di fare trasmissioni tv nel paese asiatico in marcia verso tutto. Vede se l’Onu gli confermerà il suo incarico sui peacekeeping in Africa. Macina chilometri per New York, per una maratona mitica che l’anno scorso uno strappo gli vietò quasi sul nastro di partenza. Si commuove alla lettera di auguri di Helmut Kohl, in tedesco, piena di affetto ben oltre la politica. Si industria per rispondergli nella stessa lingua. “Ci siamo sempre capiti benissimo. Abbiamo un retroterra simile, l’educazione cattolica. Io l’ho sempre ammirato, per come semplificava problemi enormi. Fino ad arrivare ad un si o ad un no”.

Settant’anni. Dal 9 agosto 1939. La famiglia immensa l’aspetta, nel casone sulle colline di Reggio Emilia. “Ma niente festa. Al massimo si riflette. Poi se ci siamo vedremo per gli ottanta”.
Otto fratelli, dacché Giorgio “il più intelligente” è morto più di vent’anni fa, oltre cento fra figli, nipoti, coniugi e affini.
Pranzo all’aperto, se non piove. Torta e niente celebrazioni. Anche se qualche pellegrino arriverà. Non politico, comunque. I prodiani non esistono più come gruppo, il Prodi-pensiero ritorna. Dopo l’ira della caduta, “disfatta”, la riflessione è sul Pd. “I partiti sono essenziali, ma come dice la Costituzione devono assicurare il “metodo democratico”. I cittadini, tanto più con la sciagurata legge elettorale voluta dal centrodestra, invece si sentono espropriati da decisioni prese con criteri arbitrari e non comprensibili. Fino al terribile gioco delle “veline””. E ancora una riflessione-messaggio: “Il Pd deve fare del metodo democratico la sua bandiera, rispondere ai suoi elettori e evitare che alla vigilia di ogni congresso si ripeta la lievitazione delle tessere. I delegati devono essere in proporzione dei voti riportati e non dei tesserati. E poi le primarie. L’elettore ha il diritto di scegliere leader regionali che conosce e che, forti di questa legittimazione territoriale, contribuiscano alla elezione dei vertici nazionali”.

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Culi in vendita: capezzone

COSI’ PARLO CAPEZZONE… poi arrivò il primo assegno!!!

” tutto ciò che leggerete adesso lo diceva Capezzone di Berlusconi” ora è il suo portavoce.
PECUNIA NON OLET … questa è la politica oggi in italia. nessuno escluso.
Rinunciamo a votare per qualche anno e cacciamoli via questi parassiti. ( e berlusconi questa volta non c’entra nulla, io non lo vedo come il nemico numero uno della democrazia perchè il nemico numero uno è il qualunquismo il lecchinaggio il vassallaggio ….ed adesso leggete leggete… è tutto vero

“Berlusconi ha pagato magistrati”In nessun paese al mondo avremmo un premier
così. Per essere chiaro, voglio prescindere dall’esito dei processi di ieri
e di oggi, e perfino, se possibile, dalla rilevanza penale dei fatti che
sono emersi. Ma è però incontrovertibile che Silvio Berlusconi, prescrizione
o no, abbia pagato o fatto pagare magistrati.Così come da Palermo, quale che
sia la qualificazione giuridica di questi fatti, emergono fatti e
comportamenti oscuri di cui qualcuno, Berlusconi in testa, dovrà assumersi
la responsabilità politica”. Lo ha dichiarato Daniele Capezzone a proposito
della sentenza di condanna nei confronti di Marcello Dell’Utri. 11 dicembre
2004

Berlusconi più ricco grazie alla politicaCosa è cambiato in 12 anni di
Governo Berlusconi? Nel suo intervento alle assise radicali, il segretario
Daniele Capezzone risponde a questa domanda così: “Silvio Berlusconi è
entrato in politica con 5mila miliardi di debiti (di lire, o del vecchio
conio, come direbbe Bonolis), e con le banche che – indegnamente, lo
sottolineo – tentavano di strozzarlo; oggi (essendosi misurato con…come si
chiama? Ah sì, il perfido regime comunista…), vanta 29mila miliardi di
attivo (sempre in lire), ed è entrato nel G7 dei sette uomini, appunto, più
ricchi del pianeta. Ecco questa è una cosa che è cambiata in questi 12 anni.
Il resto – conclude riferendosi alle riforme promesse dal premier – un po’
meno”. 29 ottobre 2005

Da Berlusconi solo leggi ad personam”Tre anni fa – ha detto Daniele
Capezzone, segretario dei Radicali Italiani -i Radicali proposero tre
referendum che avrebbero cambiato il sistema giudiziario. Ci fu chi si
oppose legittimamente, ma Berlusconi invitò a non votare perché tanto lui
avrebbe fatto le riforme. In questi tre anni non è stato fatto nulla, solo
leggi di interesse personale, che non funzioneranno e che molto
probabilmente verranno dichiarate incostituzionali”. 14 novembre 2003

L’Italia non può avere altri cinque anni di Berlusconi”L’Italia non può
permettersi altri cinque anni di governo di Silvio Berlusconi: non sarebbero
“ecosostenibili” Lo ha detto nella sua relazione introduttiva al Congresso
dei Radicali Italiani il segretario Daniele Capezzone “In questa
legislatura – ha aggiunto Capezzone – Berlusconi ha avuto a disposizione una
maggioranza parlamentare amplissima (“più 100” deputati e “più 50″
senatori): eppure, le riforme non si sono viste. Dall’economia alla
giustizia, è enorme il divario tra le promesse di cinque anni fa e le cose
effettivamente realizzate. Per non parlare di ciò che è accaduto sul terreno
dei diritti civili, con un’autentica aggressione contro le libertà
personali: contro il divorzio breve (eppure, anche tanti leader del
centrodestra sono tutti divorziati.), contro l’aborto, contro i pacs, contro
la fecondazione assistita e la libertà di ricerca scientifica, fino all’ultimo
tentativo di sbattere in carcere i ragazzi per qualche spinello”. 29 ottobre
2005

Il Premier a Vicenza? Lo ‘sciancato di Arcore’Dopo la performance di Silvio
Berlusconi al convegno di Confindustria il commento più velenoso è quello
dell’editorialista di Markette, alias segretario dei radicali Italiani,
Daniele Capezzone: “Dopo la ‘cieca di Sorrento’, la ‘muta di Portici’, e lo
‘smemorato di Collegno’, arriva lo ‘sciancato di Arcore'”. 18 marzo 2006

Berlusconi, altro che don Sturzo. E’ don Lurio”Silvio Berlusconi non è l’erede
di don Sturzo, ma di don Lurio” Così Daniele Capezzone, segretario dei
Radicali italiani ha commentato le parole di oggi del Presidente del
Consiglio che in un discorso aveva rivendicato l’eredita del fondatore del
Partito Popolare Italiano Don Luigi Sturzo. 12 novembre 2005

Berlusconi al Congresso Usa, come Totò e Peppino”Sto ascoltando l’esordio
del discorso di Silvio Berlusconi al congresso Usa, pronunciato in lingua
inglese, o almeno questa doveva essere l’intenzione… Torna alla mente,
ascoltandolo in questa che appare per lui un’improba fatica, l’immortale
scena di Totò e Peppino a Milano col colbacco, che si rivolgono al vigile
dicendo: ‘Noio volevàn savuar…’ Così Daniele Capezzone, segretario dei
Radicali Italiani ha commentato il discorso del Presidente del Consiglio
italiano al Congresso USA. 1 marzo 2006

Berlusconi è Wanna Marchi e Tremonti il mago do NascimentoSulle tasse
“Berlusconi è come Wanna Marchi e Tremonti è il suo Mago do Nascimento”. Lo
afferma Daniele Capezzone, della direzione della Rosa nel Pugno. “Berlusconi
aveva detto: ‘Abolirò l’Irap e ridurrò a due le aliquote’. Non lo ha fatto,
e invece – aggiunge Capezzone – ha aumentato tariffe, bolli, tasse sul
gasolio. Tutte cose particolarmente odiose, perché colpiscono anche la parte
più debole del paese”. “Dopo che, in queste ore, sono stati resi noti i dati
della trimestrale di cassa, il paragone appare quanto mai calzante. Quello
(il mago) dava ‘numeri personalizzati’ alle sue televittime; Tremonti fa lo
stesso con tutti gli italiani. Fuor di scherzo (anche perché c’è poco da
scherzare), c’è da segnalare una specie di ‘taroccamento continuativo’ dei
dati”. 1 aprile 2006

Berlusconi è Cetto La QualunqueBerlusconi “mente per la gola”, perché si
dovrebbe credere anche stavolta a “promesse tanto mirabolanti e
irrealizzabili?” È il commento di Daniele Capezzone, della segreteria della
Rosa nel Pugno, all’impegno del premier sull’Ici. “Cinque anni fa disse che
avrebbe ridotto le aliquote a due. Non l’ha fatto. Cinque anni fa disse che
avrebbe abolito l’Irap. Non l’ha fatto. Cinque anni fa disse che avrebbe
ridotto la pressione fiscale, che è invece scesa solo dello 0,6. Ma, in
compenso, ha tagliato i finanziamenti agli enti locali. E poi, in questo
quinquennio, c’è stato l’aumento di bolli, tariffe e della tassa sul
gasolio: cioè tutte cose che incidono anche sugli strati più deboli della
popolazione. Perché dovremmo credere anche stavolta a promesse tanto
mirabolanti e irrealizzabili? Ormai il premier – conclude Capezzone – è come
Cetto La Qualunque di Antonio Albanese, che promette promette promette…”.
4 aprile 2006

Noi coglioni? È Berlusconi che si è fatto una canna”Dopo l’ultima sortita di
Berlusconi che pensa bene di trattare da ‘coglioni’ la maggioranza degli
italiani, mi sorge il dubbio che si sia fatto una canna”. È quanto afferma
in una nota Daniele Capezzone, della segreteria della Rosa nel pugno. “Ma
forse una canna normale non avrebbe prodotto effetti simili: e allora che
gli ha dato lo spacciatore per fargli dire una cosa del genere?”. 4 aprile
2006

Berlusconi bollito nella sfida tvCommentando la sfida tv appena conclusa tra
Romano Prodi e Silvio Berlusconi, Daniele Capezzone, della segreteria della
Rosa nel pugno, ha dichiarato: “Non c’è dubbio: il risultato della sfida è
decisamente sfavorevole a Berlusconi, che ha perso e – calcisticamente
parlando – non è stato capace di fare un solo tiro in porta pericoloso (a
parte la bufala finale sull’Ici, completamente priva di copertura), ma è
stato per due ore lagnoso, lamentoso, vittimista (e a tratti nervosissimo e
arrogante), contro un Prodi più tonico e reattivo. Il “bollito” sembra
proprio il Presidente del Consiglio, ormai quasi ex. 7 “Quanto infine alla
reiterata gaffe del Premier sulle ‘categorie’ (donne, giovani), sbagliare è
umano, perseverare è berlusconiano…” ha concluso Daniele Capezzone. 3
aprile 2006

Berlusconi ha finito i tappetiMeglio Prodi, mentre il “venditore di tappeti”
Berlusconi ha dato l’impressione di aver esaurito la mercanzia: Daniele
Capezzone, della segreteria della Rosa nel pugno, ritiene che sia stato il
leader dell’Unione a vincere la sfida tv. “A mio avviso, è andato molto
meglio Romano Prodi, che quindi, secondo me, ha vinto il confronto. La prima
impressione è che il grande venditore Berlusconi abbia esaurito la scorta
dei suoi tappeti. E la piccola valanga di cifre sciorinate è sembrato un
modo per non affrontare un tema reale, e cioè la situazione difficile del
Paese che gli italiani hanno sotto gli occhi”. 3 aprile 2006

Berlusconi in bandana, povero Blair”Esprimo tutta la mia solidarietà a Tony
Blair e a sua moglie”. Lo ha affermato il segretario radicale Daniele
Capezzone a proposito della festa organizzata in Sardegna in onore del
premier britannico e di sua moglie dal Presidente del consiglio Silvio
Berlusconi.
Berlusconi fa una politica estera da quarta elementare”Siamo alla
trasposizione su scala internazionale del ‘t’aspetto fuori’, che va bene,
forse, per le liti in quarta elementare, ma funziona meno, temo, in contesti
un po’ più articolati e complessi”. Lo ha detto oggi a Bruxelles il
segretario dei radicali italiani, Daniele Capezzone, riferendosi
esplicitamente alla recente intervista concessa dal presidente del Consiglio
Silvio Berlusconi al NewYork Times. Berlusconi – ha sostenuto il leader
radicale – avrebbe parlato di “Comunità delle democrazie” riducendola “al
meccanismo per cui se c’è un dittatore, prima lo si minaccia e poi lo si
picchia. Anzi, lo picchia il fratello americano, che è più grosso, mentre
noi siamo gracilini”. 7 dicembre 2003

Berlusconi? Lo difenderanno Bondi, Cicchitto e Cornacchione”L’odierna
performance televisiva del Cavaliere è francamente indifendibile, anche
perché denota proprio l’atteggiamento psicologico di chi non è più abituato
a interloquire, a rispondere, a fronteggiare una domanda. Penso che a
difenderlo resteranno in tre: Bondi, Cicchitto e Cornacchione…”. Lo
afferma l’esponente della segreteria della Rosa nel Pugno, Daniele
Capezzone. 12 marzo 2006

Berlusconi complice di Putin”Si è presentato con questo nuovo abito, di
avvocato e complice di Putin, Silvio Berlusconi, che giovedì scorso in
occasione del vertice euro-russo ha parlato non solo a proprio nome, ma a
nome di tutta l’Europa. L’8 ottobre, un consiglio dei ministri europei aveva
commentato le recenti elezioni-truffa in Cecenia (un solo candidato, tutti
gli altri obbligati a ritirarsi). Lo stesso consiglio europeo, presieduto
dal governo italiano, aveva espresso viva preoccupazione per le condizioni
in cui queste elezioni si sono tenute. Tutto questo Berlusconi ha finto di
ignorarlo, quando ha parlato della guerra cecena come di una ‘leggenda’
inventata da giornali ostili, quando ha messo sullo stesso piano le critiche
che la stampa italiana rivolge a lui stesso e le critiche che la stampa
internazionale rivolge a Putin, quando ha difeso le elezioni in Cecenia o
quando ha giudicato del tutto legittimo l’arresto di Chodorkovsky. Proprio
lui, che si vanta d’aver costruito una visione del mondo sulla lotta al
comunismo e che sempre ricorda i disastri prodotti dal totalitarismo
comunista, abbraccia oggi un regime che di quel disastro è figlio e
continuatore, e sul quale regna sempre più fortemente l’ex Kgb da cui Putin
proviene”. 9 settembre 2003

Capezzone: con Putin Berlusconi dimentica il comunismo”Berlusconi vede
ovunque comunisti, o, se non comunisti già in servizio, quanto meno
possibili comunisti. Curiosamente, però, il Premier dimentica la sua vena
anticomunista solo quando incontra qualcuno che è nato e cresciuto all’interno
del Kgb, e che questi metodi continua a usare per governare la Russia:
VladimirPutin”. Lo afferma Daniele Capezzone, membro della segreteria della
Rosa nel Pugno. “Perciò – prosegue – ho due domande per Berlusconi. Ci dica
qualcosa sia sulla tragedia cecena, dove (purtroppo) al terrorismo
indifendibile di tanta parte della resistenza si contrappone un’azione
letteralmente nazicomunista delle truppe di Mosca, con veri e propri campi
di concentramento, mutilazioni ed eccidi orribili. E poi – sottolinea
ancora – ci dica qualcosa sull’assassinio del giornalista, del radicale
Antonio Russo, eliminato a sua volta con metodi da Kgb, mentre svolgeva i
suoi servizi informazione per Radio Radicale” “In qualche villa della
Sardegna – conclude Capezzone – o in qualche dacia siberiana, nel corso dei
prossimi incontri con l’amico Vladimir, sarebbe bene che Berlusconi trovasse
le convinzioni e il coraggio per porre qualche domanda”. 29 marzo 2006

LA MERDINA CAPEZZONE
LA COERENZA GLI FA UNA PIPPA, A LUI…

cap

capez

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