De Magistris vittima della cosca Burlesquoni-mafia-P4:«Arrivai a Bisignani: bloccato, mi tolsero la toga»

«Arrivai a Bisignani:
bloccato, mi tolsero la toga»

di Massimiliano Amato

De Magistris 640

Ci sarebbero il primo consiglio comunale, con l’elezione del centrista Raimondo Pasquino a presidente dell’assemblea, e la prima riunione della giunta, con l’adozione della delibera contenente i provvedimenti che dovranno traghettare Napoli fuori dall’eterna emergenza monnezza.

Ma la seconda vita di Luigi de Magistris, quella da sindaco di Napoli, può attendere qualche minuto. Perché la prima, quella del de Magistris pubblico ministero, è tornata improvvisamente d’attualità.

Bisignani, Papa, la P4: facce conosciute, trame oscure già intraviste in controluce, intrighi da far accapponare la pelle solo sfiorati, ma perfettamente compresi nella loro inquietante capacità di inquinamento della vita pubblica, prima della brutale rimozione. La ritorsione per essersi spinto fino a santuari intoccabili. «Ho un ricordo nitidissimo, ci mancherebbe altro», dice…

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Dopo mesi di fango su De magistris, stranamente arrestano uno della cosca B. O forse dieci…

De Magistris: “Fui trasferito
dopo la perquisizione a Bisignani”

Il sindaco interviene sull’inchiesta P4: “Grande attenzione per l’inchiesta che mi ostacolò”

De Magistris: "Fui trasferito  dopo la perquisizione a Bisignani"

“Sono saltato professionalmente perchè, tra i vari motivi, nel 2007 feci una perquisizione a Luigi Bisignani”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, all’epoca magistrato, commentando l’inchiesta sulla P4.
Subito dopo ha aggiunto: “Pochi giorni dopo l’allora ministro della Giustizia Clemente Mastella accelerò la procedura ispettiva, condotta da magistrati che sono nell’inchiesta P4. Nel giro di pochissimi giorni fu chiesto il trasferimento d’ufficio e in altrettanti pochissimi giorni fui trasferito”.

“Da cittadino, da sindaco di Napoli e da ex magistrato osservo con grande attenzione e con grande interesse quest’inchiesta che coinvolge personaggi che già negli anni scorsi, compreso l’onorevole Papa, hanno lavorato per cercare di ostacolarmi”, ha detto de Magistris.

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De Magistris cambia rotta e riporta Napoli alla civiltà

Nello Trocchia

Napoli, alla società che gestisce i rifiuti
il “testimone di giustizia” Raphael Rossi

Il nome del torinese che all’Amiat denunciò un tentativo di corruzione finalizzato all’acquisto di macchinari inutili facendo risparmiare ai cittadini 4,2 milioni di euro, è il più probabile per un posto nel Cda dell’Azienda servizi igiene ambientale. Sul tavolo c’è la promessa di De Magistris di raggiungere entro sei mesi cifre di raccolta differenziata superiori al 50 per cento

Raphael Rossi, ex vicepresidente dell’Azienda municipale per la raccolta rifiuti torinese (Amiat)
L’impegno sul fronte della legalità. E’ il tratto distintivo della nuova giunta che Luigi de Magistris annuncerà domani sera, composta da uomini e donne impegnate a vari livelli contro corruzione e mafie. Nella rosa di nomi che guideranno il nuovo corso c’è una novità delle ultime ore che cammina in
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Grillo

Il comico è stato ascoltato in audizione dalla commissione affari Costituzionali di Palazzo Madama
per il ddl di iniziativa popolare sull’ineleggibilità dei condannati e la reintroduzione della preferenza
Grillo contro tutti, show al Senato
Agli atti ‘psiconano’ e ‘zoccole’

“Avete approvato il lodo Alfano per evitare la galera a Berlusconi ora volete limitare il diritto del cittadino
ad essere informato. Siete illegali, incostituzionali ed antidemocratici. Dimettetevi al più presto

grillo

ROMA – Beppe Grillo approda in parlamento e il termine ‘psiconano’, che il comico genovese ha usato in tanti spettacoli e comizi di piazza per definire il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, è stato sdoganato nell’Aula del senato e finisce agli atti. Insieme alla parola ‘zoccole’. Come rappresentante dei promotori del disegno di legge di iniziativa popolare sull’ineleggibilità dei condannati e la reintroduzione della preferenza, Grillo è stato ascoltato in audizione dalla commissione affari Costituzionali di Palazzo Madama.

Beppe Grillo, in completo blu e camicia bianca con cravatta, si è presentato puntuale davanti ai senatori. “Voi non siete abituati ad ascoltare gente di spettacolo, e io non sono abituato a voi”, ha subito premesso, prima di iniziare a leggere un testo dai toni durissimi. “Oggi viene approvata – ha sottolineato – una legge che limita le intercettazioni e mette il bavaglio all’informazione. Io sarò, presumo, il primo condannato perché farò disubbidienza civile. Il primo pensiero dello ‘psiconano’ non è il Paese, ma sempre e solo non farsi beccare. Avete approvato il lodo Alfano per evitare che Berlusconi finisse in galera, ora volete limitare il diritto del cittadino ad essere informato”.

Secondo Grillo, però, “la marea sta montando, lo ‘psiconano’ può fare comizi ormai solo nelle piazze chiuse, in cui fa entrare come a Firenze, come a Prato, solo la sua claque. Ha inventato la piazza chiusa, lo difendono la sua scorta e gli avvocati. Gli sono rimasti quelli, insieme a uno stuolo di giornalisti definiti servi dalla stampa estera. Gli italiani non stanno più con lui, e tantomeno con chi gli ha permesso come Violante e Fassino per 15 anni di superare ogni conflitto di interesse”.

“E’ veramente uno schifo – ha accusato il comico genovese – che tra i nostri rappresentanti ci siano condannati in primo grado, in secondo grado o indagati. Senatori come Cuffaro e Dell’Utri sono senatori per meriti giudiziari”.

“Questa Commissione, questo Parlamento, non hanno nulla a che fare – ha continuato Grillo – con la democrazia. Sei persone hanno deciso i nomi di chi doveva diventare deputato e senatore, hanno scelto 993 amici, avvocati e scusate il termine, qualche zoccola. E li hanno eletti. Li hanno eletti loro, non i cittadini, che non hanno potuto scegliere i loro rappresentanti”.

“Siete vecchi ed antistorici. Siete 20 e 18 di voi leggono i giornali. Voi andate da una parte e il mondo va dall’altra”, ha replicato Grillo ai senatori che gli chiedevano lumi sulla legge di iniziativa popolare. Parole del comico che non sono state gradite da Maria Teresa Incostante del Pd. “No senatrice non mi riferivo certo all’anagrafe. Voi – ha aggiunto Grillo – vi state informando sul ‘Il Resto del Carlino’ questo è il simbolo del vostro essere vecchi, mentre io mi informo sulla rete”.

“Questa commissione – ha rincarato la dose Grillo -, questo Parlamento, non hanno nulla a che fare con la democrazia. Cari membri della Commissione siete illegali, incostituzionali ed antidemocratici. Per rispetto a voi stessi e agli italiani dovreste dimettervi al più presto. Luigi De Magistris e Sonia Alfano sono due italiani per bene eletti da cittadini per bene. De Magistris ha avuto 450 mila voti, il secondo in Italia. La signora Alfano 165 mila voti, la prima donna in Italia, senza televisioni e senza giornali. Chi si è recato alle urne ha potuto sceglierli, perché questo non deve essere possibile anche per il Parlamento italiano?”.

“I partiti hanno occupato la democrazia – ha accusato ancora Grillo – E’ tempo che tolgano il disturbo. La politica non è un mestiere, due legislature sono dieci anni, tempo sufficiente per servire il Paese poi si ritorna alla propria professione. Sapete che molti parlamentari hanno doppio stipendio come ‘ma va là Ghedini’ che prende lo stipendio come deputato e come avvocato del presidente del Consiglio”.


°°° Beppe non fa più il comico da anni, oramai fa il Guru. Ben venga. Non fa che ribadire cose che dico da almeno 15 anni.

bdimissioni

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Il punto

Bassissima affluenze nei seggi allestiti nel mondo: solo il 7,33%
Confermati i dati dei partiti maggiori, premiate Idv e Sl
Italiani all’estero, sparisce la Lega
sorpresa sinistra e Di Pietro

ROMA – C’è una circoscrizione in cui i dati elettorali delle Europee non seguono il trend nazionale, almeno in alcuni dettagli. E’ il voto degli italiani all’estero, che si sono espressi nei seggi allestiti in tutto il mondo. Innanzi tutto facendo registrare un’affluenza radicalmente più bassa di quella già ridotta rilevata sul territorio nazionale: su oltre 1.200.000 iscritti alle liste, solo 88.500 sono andati a votare, circa il 7,33%.

Il dato generale per i due maggiori partiti rimane sostanzialmente invariato: il Pdl ottiene il 34,9 per cento (contro il 35,3% globale), mentre il Pd registra un più basso 22,8% (contro il 26% totale). La differenza più macroscopica riguarda la Lega nord, che per i connazionali all’estero merita un 2,9%, contro il 10,2% registrato sul totale degli elettori. Mentre Sinistra e libertà e l’Italia dei valori decollano: 7,3% per la formazione guidata da Nichi Vendola (che non ha raggiunto il quorum, attestandosi sul 3,1% su scala nazionale) e ben 13,5% per il partito di Antonio Di Pietro (8%).

Sembra dunque non pagare la politica anti-immigrazione di Bossi in una constituency composta da immigrati, che lo siano per scelta – come avviene in gran parte per le ultime generazioni – o per necessità. Mentre l’esperienza di Mani Pulite rimane per molti connazionali emigrati negli anni scorsi un punto di svolta nella politica italiana, da utilizzare magari nella difficile opera di spiegazione della politica italiana con i cittadini di altri Paesi. “Questo dato – commenta Maurizio Ciocchetti, coordinatore Pd degli italiani all’estero – ci consegna un voto in controtendenza. La dispersione del centro sinistra è evidente”.

Singolari alcune situazioni europee. In Austria, ad esempio, si registra il sorpasso del Pd sul Pdl (22,1 contro 20,4%), mentre Sinistra e Libertà ottiene il 13,8. Tra gli italiani che hanno votato in Francia, il Pdl ottiene il 29%, tallonato dal Pd al 26, mentre la Lega si attesta sul 3,3, l’Idv sull’11,8 e Sl arriva al 10,9. Altrettanto macroscopico il dato spagnolo, che penalizza fortemente il Partito democratico (20.5%) sul Pdl (36,7%), e dà l’11,2% a Di Pietro, il 9,4% a Sl, il 4% al Prc-Pdci, e solo il 3,5% rispettivamente a Udc e Lega. In Olanda il Pdl prende il 24%, superato dal Pd che ottiene il 28,9% e l’Idv addirittura il 19,5%.
Più allineati con i dati nazionali il Regno Unito e la Germania. Gli italiani che vivono in Gran Bretagna danno alla formazione di Berlusconi le stesse preferenze registrate nel dato nazionale (35,2%), penalizzano il Pd (22,2%) e travasano molto voto di centro-sinistra su Idv (15,5%) e Sl (6,4%). L’Udc rimane sul 3,5% e al 3,3 la Lega. Gli elettori registrati in Germania premiano il Pdl, che qui sfiora il 40%. Così come la Bulgaria, dove il Pdl ottiene il 60,5% e il Pd precipita al 10,7%.


°°° Amici, diciamo subito che il csx più in basso di così non poteva andare. Bossi e burlesquoni NON hanno vinto un cazzo, ma sicuramente il PD e i comunisti hanno perso molto. Perché hanno perso? Per il tafazzismo che attanaglia i dirigenti ormai da decenni. Ma anche per la fame da “salottismo” e da velinificio che ha divorato i capi e capetti. Sono anni che contesto il loro presenzialismo (deleterio) “in casa d’altri”. NON SI VA DA VESPA! Cazzo! NON SI VA A FARE DA COMPRIMARI insieme a zoccole e portaborse! Questi imbecilli, invece, dalla buonanima di bertinotti ai dalemisti… tutti a fare le misere comparse in tv e a parlarsi addosso DEL NULLA! Come ha reagito la base? Mandandoli allegramente a cagare o NON andando a votare oppure – peggio mi sento – votando Lega! Voi credete che abbiano capito la lezione? Mah, ho i miei dubbi. Altro discorso per gli italiani all’estero. Ho figli e amici che vivono all’estero da tanti anni e so. So che, da cittadini svegli e INFORMATI, NESSUNO si sognerebbe di sprecare il suo voto per berlusconi. GLI ITALIANI AL’ESTERO SI VERGOGNANO COME LADRI DI BERLUSCONI! So che ci sono stati macroscopici BROGLI: So che NULLA è arrivato da parte dei partiti del csx nelle loro case, mentre sono stati bombardati da circolari ministeriali e lettere “personali” di silvio burlesquoni (a spese NOSTRE). Lettere piene di minchiate e di fac simile per votare LUI, ovviamente. Tutta cartaccia prontamente gettata nel cestino. Però… Come si fa a vincere le elezioni in queste condizioni? Io e i miei amici abbiamo votato Orlando, De Magistris e Sonia Alfano. E tutti e tre andranno in Europa. Ho chiesto a migliaia di altri amici, PD ma astensionisti irremovibili, di votare Barracciu e Serracchiani e molti di loro mi hanno ascoltato. Per il resto… siamo messi MOLTO MALE!

tafazzi

la-vittoria-di-tafazzi

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Dittatura da vomito

Si prega di non disturbare

A Napoli 64 pm protestano contro il procuratore Lepore che ha avocato a sé le indagini sullo scandalo monnezza che investono il sottosegretario Bertolaso. «Lepore – rivela il procuratore aggiunto De Chiara – mi ha detto che non voleva intralciare l’attività del governo». In un paese serio l’Anm entrerebbe subito in sciopero, visto che i magistrati devono applicare la legge, anche se questa disturba il manovratore. Intanto Angelino Jolie sguinzaglia gl’ispettori contro il gip salernitano Maria Teresa Belmonte, colpevole di aver archiviato le accuse a Luigi De Magistris e, non contenta, di essere pure cognata di Michele Santoro (insomma, di disturbare il manovratore). L’ha annunciato alla Camera il sottosegretario Elisabetta Casellati, rispondendo a un’interrogazione di Amedeo Laboccetta (Pdl) che pretende «piena luce sulla torbida vicenda della dottoressa Belmonte, cognata del ben noto Michele Santoro. La inaudita gravità dei fatti appare di tutta evidenza». Il ben noto Laboccetta è stato per anni il rappresentante italiano dell’Atlantis World, società per il gioco d’azzardo partecipata dal figlio di Gaetano Corallo, condannato nello scandalo dei casinò e legato al boss Santapaola. Ora, dall’alto della sua cattedra morale, chiede di sanzionare un giudice perché ha sposato il fratello di un giornalista che non gli piace e ha emesso una sentenza che non gli piace. Al Fano, a gentile richiesta, l’accontenta. Ce ne sarebbe abbastanza per uno sciopero dell’Anm, che però deve ancora scioperare contro le cacciate di De Magistris,della Forleo e dei pm di Salerno. Senza fretta.

Marco Travaglio

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Incarichi e appalti
Mastella e la moglie rinviati a giudizio

La procura della Repubblica di Napoli ha chiesto il rinvio a giudizio del leader dell’Udeur Clemente Mastella e della moglie Sandra Lonardo, presidente del consiglio regionale della Campania, nonché di altri imputati coinvolti nell’inchiesta su presunti illeciti nell’assegnazione di incarichi e appalti. A seguitro di quell’inchiesta Mastella si era dimesso da ministro.

°°° Dini e mastella si sono venduti a silvio berlusconi, facendo cadere il miglior governo del dopoguerra, per molti soldi… ma anche per salvare il culo loro e delle mogli dalla galera. E poi De Magistris si sbagliava, eh?

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Da Travaglio

Garantisti con le mèches

Brutto colpo, per i garantisti arcoriani, il proscioglimento di Luigi De Magistris dalle false accuse di una toga lucana. Il Giornale della ditta l’ha preso maluccio, affidando la notizia alle cure del rosicone con le mèches. Questi sostiene che De Magistris non ha mai chiuso un’inchiesta (già, gliele scippavano prima) e tenta di sminuire la sentenza spiegando che la gip che l’ha emessa è nientemeno che la moglie del fratello di Michele Santoro. Senza contare che «un cognato di De Magistris è pm a Catanzaro e una zia di sua moglie lavora al Quotidiano, schieratissimo a suo favore». Roba grossa. Il fatto che l’archiviazione l’abbiano chiesta tre pm di Salerno che non risultano parenti di De Magistris né di Santoro, è ininfluente (un deputato di An insinuò in un’interrogazione che la pm fosse l’amante di De Magistris; ma anche i due pm maschi erano pazzi di lui). Così come il fatto che nessuno conosca le idee politiche del fratello di Santoro né della di lui moglie. Dettagli: la cognata è prevenuta per definizione. Verde di rabbia, Colpodisole riesce persino a definire «smaccate» le «prove dei reati attribuiti a De Magistris». Ora, per il nostro Codice, le «prove» si formano al processo, che qui non si farà mai perché non esistono nemmeno «indizi». Concetto troppo complesso per i garantisti de noantri. Ed eccole, le «prove»: le telefonate di alcuni cronisti a De Magistris. Ma qui Colpodisole ha ragione: parlare con i cronisti è reato. Se avesse parlato coi delinquenti, come certi suoi colleghi, De Magistris sarebbe ancora a Catanzaro. O scriverebbe commenti sul Giornale.

GIORDANO COL CANE DI BURLESQUONI

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MINCHIATE E VERITA’

Il presidente della Vigilanza entra nel dibattito sulla trasmissione di Santoro
e annuncia: “Potremmo dare un indirizzo non censorio ma più vincolante del passato”
Zavoli: “Dar voce a istanze diverse”
Ma su Annozero lo scontro continua

De Magistris (Idv): “Quei morti sono colpa non del terremoto ma della sciatteria”

ROMA – E’ ancora scontro intorno alla puntata di AnnoZero dedicata al terremoto. Dopo le polemiche innestate da Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini, oggi a pronunciarsi è il presidente della commissione di Vigilanza, Sergio Zavoli. Il quale dichiara di non avere visto la trasmissione contestata, ma sottolinea in generale la necessità, nei programmi di inchiesta, di “dar voce a istanze diverse”.

Zavoli ricorda che i vertici Rai stanno acquisendo gli elementi per formarsi sulla vicenda un “parere equanime” sul quale la Vigilanza è pronta a esprimere eventualmente “un indirizzo non censorio, ma più vincolante che in passato”. Quanto al caso attuale, dice: “So che Michele Santoro al dibattito vero e proprio, con la sua preminente ritualità – preferisce la forma dell’inchiesta costruita sui servizi degli inviati e le testimonianze raccolte sui set qua e là allestiti. Con questa modalità è più facile venir meno al principio della completezza, una carenza non sempre emendabile dallo studio. Cruciale, in ogni caso, è dar voce a istanze diverse, specie in un contesto che lasci spazio a critiche anche gravi, rivelatesi poi fondate, ma che abbia visto il Paese chinato su una tragedia in un sollecito, diffuso e responsabile atteggiamento di solidarietà”.

Dal Pdl continuano gli attacchi alla trasmissione. Il presidente dei deputati, Fabrizio Cicchitto: “L’operazione in atto – spiega – è quella di dare ad AnnoZero la stessa funzione svolta anni fa da Samarcanda. Qui non è in ballo la libertà d’espressione e d’informazione, ma se è accettabile che, in modo assai evidente, una trasmissione della televisione di Stato sia gestita in funzione di chiarissimi obiettivi politici”. Mentre il suo omologo al Senato, Maurizio Gasparri, usa espressioni ancora più dure: “Santoro fa uno scempio continuo della verità”.

Di segno opposto le parole di Antonio Di Pietro: “Berlusconi e i suoi sodali, in primis il noto piduista Cicchitto, possono permettersi di infangare AnnoZero solo perchà dall’altra parte c’è un’opposizione molle e un po’ connivente.Non bisogna non arretrare davanti a chi vuole togliere ogni spazio di democrazia e spianare la strada alla dittatura del Millennio”. Critico con la maggioranza anche Claudio Fava di Sinistra e libertà: “Polemica surreale, si accusano dei giornalisti di aver fatto il proprio lavoro”. Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente Fnsi Roberto Natale: “Indecente non è un programma giornalistico che fa domande. Duecentonovantaquattro morti, 50 mila sfollati e il crollo di strutture di recenti le giustificano pienamente, queste domande”.

Santoro, per ora, tace. Ma a difenderlo è Marco Travaglio: “Parlare delle inefficienze – dice il giornalista nel consueto appuntamento in streaming sul sito di Beppe Grillo – non vuol dire criticare quelli che hanno prestato soccorso, vuol dire criticare la macchina organizzativa”. Come ha capito “chi ha guardato AnnoZero con occhi non dico vispi ma quanto meno in coma vigile”. E ancora: “L’allarme c’era, c’era da mesi. E qui entriamo nel merito delle critiche che ha fatto AnnoZero, unica trasmissione in Italia in mezzo a una marea di messe cantate piene di retorica, piene di sciacalli veri”.

E a proposito delle responsabilità del sisma, sempre oggi uno degli ospiti di Santoro nella famosa puntata di AnnoZero, e cioè Luigi De Magistris (candidato alle Europee per l’Idv), lancia accuse: a provocare i morti, dichiara, non è stato il terremoto, ma la “sciatteria” di chi ha permesso la costruzione di edifici non sicuri. E di chi “ha ignorato segni evidenti di allarme”.

°°° Io non commento, lascio a voi il giudizio tra i malfattori della P2 come cicchitto o i servi sciocchi, come gasparri e LE LORO MINCHIATE… e persone capaci e oneste AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO, come Di Pietro, Santoro, Travaglio e De Magistris E LE LORO SERENE VERITA’… Che opinione vi fate?

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