Grillo

Il comico è stato ascoltato in audizione dalla commissione affari Costituzionali di Palazzo Madama
per il ddl di iniziativa popolare sull’ineleggibilità dei condannati e la reintroduzione della preferenza
Grillo contro tutti, show al Senato
Agli atti ‘psiconano’ e ‘zoccole’

“Avete approvato il lodo Alfano per evitare la galera a Berlusconi ora volete limitare il diritto del cittadino
ad essere informato. Siete illegali, incostituzionali ed antidemocratici. Dimettetevi al più presto

grillo

ROMA – Beppe Grillo approda in parlamento e il termine ‘psiconano’, che il comico genovese ha usato in tanti spettacoli e comizi di piazza per definire il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, è stato sdoganato nell’Aula del senato e finisce agli atti. Insieme alla parola ‘zoccole’. Come rappresentante dei promotori del disegno di legge di iniziativa popolare sull’ineleggibilità dei condannati e la reintroduzione della preferenza, Grillo è stato ascoltato in audizione dalla commissione affari Costituzionali di Palazzo Madama.

Beppe Grillo, in completo blu e camicia bianca con cravatta, si è presentato puntuale davanti ai senatori. “Voi non siete abituati ad ascoltare gente di spettacolo, e io non sono abituato a voi”, ha subito premesso, prima di iniziare a leggere un testo dai toni durissimi. “Oggi viene approvata – ha sottolineato – una legge che limita le intercettazioni e mette il bavaglio all’informazione. Io sarò, presumo, il primo condannato perché farò disubbidienza civile. Il primo pensiero dello ‘psiconano’ non è il Paese, ma sempre e solo non farsi beccare. Avete approvato il lodo Alfano per evitare che Berlusconi finisse in galera, ora volete limitare il diritto del cittadino ad essere informato”.

Secondo Grillo, però, “la marea sta montando, lo ‘psiconano’ può fare comizi ormai solo nelle piazze chiuse, in cui fa entrare come a Firenze, come a Prato, solo la sua claque. Ha inventato la piazza chiusa, lo difendono la sua scorta e gli avvocati. Gli sono rimasti quelli, insieme a uno stuolo di giornalisti definiti servi dalla stampa estera. Gli italiani non stanno più con lui, e tantomeno con chi gli ha permesso come Violante e Fassino per 15 anni di superare ogni conflitto di interesse”.

“E’ veramente uno schifo – ha accusato il comico genovese – che tra i nostri rappresentanti ci siano condannati in primo grado, in secondo grado o indagati. Senatori come Cuffaro e Dell’Utri sono senatori per meriti giudiziari”.

“Questa Commissione, questo Parlamento, non hanno nulla a che fare – ha continuato Grillo – con la democrazia. Sei persone hanno deciso i nomi di chi doveva diventare deputato e senatore, hanno scelto 993 amici, avvocati e scusate il termine, qualche zoccola. E li hanno eletti. Li hanno eletti loro, non i cittadini, che non hanno potuto scegliere i loro rappresentanti”.

“Siete vecchi ed antistorici. Siete 20 e 18 di voi leggono i giornali. Voi andate da una parte e il mondo va dall’altra”, ha replicato Grillo ai senatori che gli chiedevano lumi sulla legge di iniziativa popolare. Parole del comico che non sono state gradite da Maria Teresa Incostante del Pd. “No senatrice non mi riferivo certo all’anagrafe. Voi – ha aggiunto Grillo – vi state informando sul ‘Il Resto del Carlino’ questo è il simbolo del vostro essere vecchi, mentre io mi informo sulla rete”.

“Questa commissione – ha rincarato la dose Grillo -, questo Parlamento, non hanno nulla a che fare con la democrazia. Cari membri della Commissione siete illegali, incostituzionali ed antidemocratici. Per rispetto a voi stessi e agli italiani dovreste dimettervi al più presto. Luigi De Magistris e Sonia Alfano sono due italiani per bene eletti da cittadini per bene. De Magistris ha avuto 450 mila voti, il secondo in Italia. La signora Alfano 165 mila voti, la prima donna in Italia, senza televisioni e senza giornali. Chi si è recato alle urne ha potuto sceglierli, perché questo non deve essere possibile anche per il Parlamento italiano?”.

“I partiti hanno occupato la democrazia – ha accusato ancora Grillo – E’ tempo che tolgano il disturbo. La politica non è un mestiere, due legislature sono dieci anni, tempo sufficiente per servire il Paese poi si ritorna alla propria professione. Sapete che molti parlamentari hanno doppio stipendio come ‘ma va là Ghedini’ che prende lo stipendio come deputato e come avvocato del presidente del Consiglio”.


°°° Beppe non fa più il comico da anni, oramai fa il Guru. Ben venga. Non fa che ribadire cose che dico da almeno 15 anni.

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BRAVA DEBORA! Batte “Papi”…

La trentottenne di Udine candidata da Franceschini dopo il suo discorso
all’assemblea dei circoli del Pd nella sua regione batte perfino Berlusconi
Friuli, l’exploit della Serracchiani
“Ho preso 9 mila voti più di Papi”

ROMA – “Mi sveglio, un occhio ai dati e … in Friuli Venezia Giulia Debora batte Papi 73.910 a 64.286!!”. Trentotto anni, consigliere provinciali a Udine nelle liste del Pd, Debora Serracchiani era diventata nota a livello nazionale nello scorso marzo. Col suo appassionato, critico intervento all’assemblea dei circoli del partito, e col suo discorso cliccatissimo anche sul web. Forse per questo, Dario Franceschini aveva deciso di candidarla alle Europee. Scelta vincente, la sua: visto che, all’indomani del voto per l’Europarlamento, si scopre che proprio lei ha ottenuto, nella regione di appartenenza, più voti di Silvio Berlusconi, capolista del Pdl.

Oltre novemila consensi in più. E con un distacco siderale anche dal capolista Luigi Berlinguer, fermo a quota 11.244. Dunque una vittoria clamorosa. “Sono molto soddisfatta – dichiara – non solo nel vedere che tanti credono in me, ma anche perchè in Friuli Venezia Giulia ho ottenuto 9.000 preferenze in più rispetto a Silvio Berlusconi”.

Guardando poi non al solo Friuli Venezia Giulia, ma all’intera circoscrizione Nord Est, vediamo che la Serracchiani ottiene in tutto 101 mila preferenze; ma la cifra ancora non è definitiva. “Sspettiamo l’ufficialità dei dati – dice lei – le idee per l’Europa sono tante, quelle che sono state i cavalli di battaglia della campagna elettorale”. E cioé: competitività, innovazione e ricerca.

La Serracchiani afferma inoltre di “essere in generale soddisfatta del risultato conseguito dal Pd, perchè – spiega – anche se c’è stato un calo di consensi rispetto le politiche del 2004, credo che Dario Franceschini in questi mesi abbia fatto quasi un miracolo. Il Pd ha tenuto e non c’è stato quel crollo che qualcuno prevedeva e non c’è stato un exploit del Pdl. Credo che il Pdl sia stato punito perchè non sta dando soluzioni, in particolare non si occupa della crisi come dovrebbe”. Conclusioni, almeno secondo Debora: “Il Paese sta cambiando”.

°°° La “ragazzina”, maggiorenne, ha preso a pappine e UMILIATO il vecchio pedofilo. EWWIWA!

debora

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BRRRRRRRR, CHE PAURA!

QUESTA CENSURA
di Giovanni Maria Bellu

C’è qualcosa di grandioso e di struggente nella duplice guerra dichiarata dall’avvocato Nicolò Ghedini alla Spagna e al Web. I cittadini iberici ne saranno entusiasti perché somiglia molto a quella combattuta dal loro don Chisciotte contro i mulini a vento. D’altra parte l’hidalgo della Mancha era descritto da Cervantes come “Il Cavaliere della triste figura”.

Nel disperato tentativo di limitare i danni causati dalla “triste figura” del suo Cavaliere, lo scudiero Ghedini ha annunciato che non solo denuncerà El Pais per aver pubblicato le immagini del party a Villa Certosa del club di Topolanek ma intenterà una “azione civile contro chiunque ri-pubblichi in Italia le fotografie pubblicate dal quotidiano spagnolo”.

L’annuncio di una azione finalmente “civile” da parte dei sostenitori di Berlusconi ci sorprende a ci rassicura. Al punto che, grati, riveliamo a Sancho Ghedini un piccolo segreto: Web è l’abbreviazione di World wide web che significa “Grande ragnatela mondiale” . Mondiale, avvocato. Questo vuol dire che se anche lei riuscisse a intimidire la stampa e i siti Internet italiani fino al punto di indurli a non pubblicare niente, i lettori italiani potrebbero con un semplice clic andare sul sito Internet del Pais, cioè questo, www.elpais.com e vedere quelle foto “innocenti”, come il suo datore di lavoro le ha definite.

E questo accadrà sempre, anche in futuro, perché censurare il Web è molto complicato. E’ proprio come combattere contro i mulini a vento. A meno che, in un aggiornamento del “pacchetto sicurezza” o in qualche piega della futura legge anti-intercettazioni, non non pensiate di inserire un codicillo che consenta alla presidenza del Consiglio di bloccare l’accesso dall’Italia ai siti esteri. Ma un’azione di questo genere non sarebbe affatto “civile” e siamo certi che non la metterete mai in atto.

COME QUEL CAGNOLINO AMMAESTRATO DI GHEDINI VIENE TRATTATO PER SEMBRARE UN BULLDOG:

bulldog

UNA FOTO DA VILLA CERTOSA:

virus

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Contuiniamo a smontare le minchiate

Dai microfoni di Radio Anch’io il premier torna sul caso Noemi Letizia
“Pura invenzione, calunnia staccata dalla realtà. Non ho niente da chiarire”
Berlusconi: “Foto innocenti”
Ma denuncia il giornale spagnolo
E sui voli di Stato: “Sono aumentati a causa della crisi internazionale”

ROMA – Nessun commento diretto alla pubblicazione, ma un concetto che torna a ribadire come un mantra: “C’è una violazione della privacy inaccettabile”. E una querela al giornale spagnolo. Dopo le maratone tv di ieri, con poco o nessun contraddittorio, Berlusconi torna ad imperversare sui media. A Radio Anch’io il presidente del Consiglio definisce le foto delle feste a Villa Certosa, in parte pubblicate sul quotidiano spagnolo El Paìs, immagini “assolutamente innocenti”.

Subito dopo l’avvocato del premier Niccolò Ghedini ha denunciato El Pais per la publicazione delle foto. “Sono fotografie – spiega il legale – che provengono da reato, visto che sono state sequestrate qui in Italia proprio perché si ritiene che siano frutto di un comportamento anti-giuridico e quindi di un illecito penale; perciò è evidente che non possono essere acquistate da nessuna parte del mondo”. Non solo. Ghedini annuncia anche “un’azione in sede civile per chiunque ri-pubblichi in italia le fotografie acquistate apparse su El Pais”.

Proprio sul caso delle foto a Villa Certosa Berlusconi è intervenuto stamattina a Radio Anch’io: “E’ scandaloso che si possano fare delle foto con dei teleobiettivi entrando nel privato delle persone. Le persone fotografate a Villa Certosa sono state aggredite”.

Poi aggiunge: “Sulla vicenda non ci sono versioni contrastanti. Sono state tutte invenzioni della stampa. Non ho dato risposte, ritenendo mio diritto non parlare di cose che ritengo fatti miei personali”. E in merito alle dieci domande poste da Repubblica ribadisce: “L’unica domanda alla quale dovevo rispondere da premier era ‘Ci sono stati rapporti piccanti?’, e ho risposto di no”.

Una signora telefona e domanda: “Noemi è sua figlia? C’è anche una certa somiglianza”, e Berlusconi risponde: “Signora non creda a tutte le storie messe in giro…”. Il premier torna così a parlare di “pura invenzione, calunnia staccata dalla realtà, di cui la sinistra ha approfittato non avendo programmi e nemmeno leader presentabili”.

E il signor Letizia autista di Craxi? “Non l’ho mai detto, è stato un senatore del Pdl che è caduto in un equivoco”, sostiene il Cavaliere. “Ci ho messo anche sopra un giuramento sui miei figli, un presidente del Consiglio spergiuro dovrebbe andarsene subito”. E ancora: “Non sono mai stato in una stanza da solo con questa ragazza. Se qualcuno dimostrasse che il presidente del Consiglio è uno spergiuro dovrebbe dimettersi un minuto dopo e andare a nascondersi”.

Nell’intervista il premier affronta anche la questione dei voli di Stato, sostenendo che “ne abbiamo fatti più del governo precedente perché abbiamo lavorato di più e ci siamo trovati in mezzo ad una crisi internazionale, per cui dobbiamo andare spesso in giro per il mondo per delle riunioni”.

A chi gli chiede, infine, se la vicenda avrà ripercussioni sui rapporti con la Chiesa, risponde netto: “Se c’è un governo che è vicino ai cattolici è questo, tanto che un alto esponente del Vaticano ha definito i rapporti tra il governo e la Santa Sede i migliori rispetto a tutti i precedenti governi”.


°°° In attesa che il domestico azzeccagarbugli di Mafiolo (che mi deve oltre TRECENTO MILIONI DI EURO, non dimentichiamoci!) quereli anche me, ora smonto PAROLA PER PAROLA, CAZZATA PER CAZZATA, queste ultime menzogne di silvio berlusconi.

a) Noemi Letizia
“Pura invenzione, calunnia staccata dalla realtà. Non ho niente da chiarire”

NON E’ VERO! Ha ammucchiato un mare di stronzate false, smentendole una dopo l’altra con altre cazzate, ma NON ha spiegato né chiarito un bel niente. Anzi… e mentre tutti i giornali del pianeta lo inseguono con le dieci domande, lui continua a SCAPPARE. Com’è sempre scappato dalle sue responsabilità, dai faccia a faccia con Prodi, con Veltroni, con Di PIetro e con Franceschini. Un verme vigliacco, ecco cos’è!

b) “Foto innocenti”
Ma denuncia il giornale spagnolo

NON E’ VERO! Non sono foto innocenti manco per niente: sono pornografia pura, volgare e indegna rappresentazione della vita di un uomo di governo. Si dovrebbe dimettere solo per queste due foto. Ma io sono certo (perché lo so da testimoni presenti) che ci sono sempre state montagne di cocaina a disposizione degli ospiti e delle minorenni. Ma sospetto anche che in qualche foto siano ritratti dei mafiosi, magari ricercati e latitanti. Denuncia El Pais? Bene, oltre all’ennesima figura di merda davanti al mondo civile, ecco che perderà anche questa causa (come ha sempre perso TUTTE le cause coi giornali, con Di Pietro, con Santoro e Travaglio) e dovrà sborsare un altro bel pacco di milioni per i danni.

c) voli di Stato, sostenendo che “ne abbiamo fatti più del governo precedente perché abbiamo lavorato di più e ci siamo trovati in mezzo ad una crisi internazionale, per cui dobbiamo andare spesso in giro per il mondo per delle riunioni”.

NON E’ VERO! Dal momento che NON SE LO CAGA NESSUNO, si tratta esclusivamente di voli per marchette e marchettari. Anche stasera Obama sarà in Germania per incontrare Angela Merkel. Il mafionano sta pietendo un incontro con lui DA MESI, ma Barack non se lo fila per niente e lo sta mandando al manicomio. Non se lo caga Obama, ma non lo vogliono vedere né sentire nemmeno Brown, Zapatero, e tutti gli altri leader europei e mondiali. Questo fatto sta sotto gli occhi di tutti.
Conclusione: IL NANO SA SOLAMENTE RUBARE, SPARARE CAZZATE E RENDERSI RIDICOLO AGLI OCCHI DELL’INTERO PIANETA. BERLUSCONI, CHIEDI SCUSA E DIMETTITI!

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Da Travaglio

Al Tappone & Topolanek

La tragicommedia di quest’uomo ridicolo, e al contempo pericoloso, che rischia di finire appeso non a un distributore di benzina, ma al suo pisello, è una formidabile cartina al tornasole per misurare la qualità degli uomini che hanno in mano la politica e l’informazione, cioè il Paese. Un paese dove nessuno fa più il suo mestiere. Un giornale, comicamente battezzato “Libero”, anziché fare le pulci al presidente del Consiglio, ne pubblica a puntate l’agiografia in apposite dispense da rilegare e intanto si dedica a demolire la povera Veronica, prima ritratta a seno nudo, poi sbattuta in prima pagina come fedifraga perché avrebbe “un compagno”. La lieve differenza è che il premier è un personaggio pubblico, mentre Veronica no, dunque ciò che fa lei è affar suo, mentre ciò che fa lui è affar nostro. Il fatto che la fonte dello “scoop” su Veronica sia l’onorevole Santanchè, appena rientrata all’ovile del Pdl dopo una stagione di sguaiate polemiche (“Silvio concepisce la donna solo in posizione orizzontale”, “io non gliela darei mai” e così via), aggiunge un tocco di eleganza e di disinteresse al tutto.

Altri giornalisti, Belpietro e Amadori di Panorama, entrano in contatto con un fotografo che offre foto del premier e della sua corte di nani e ballerine a Villa Certosa: essendo dipendenti del premier, i due non si limitano a scegliere se acquistarle o rifiutarle, ma optano per una terza soluzione: denunciano il fotoreporter all’avvocato Ghedini, che è anche parlamentare. E, siccome in quelle foto “non c’è nulla da nascondere”, Ghedini chiede alla Procura di Roma e al Garante della privacy di bloccarne la pubblicazione. Anche perché, oltre alle scenette lesbo di alcune squisite ospiti, ci sono pure le immagini del premier ceco Topolanek (non è un nome d’arte, si chiama proprio così) nudo come un verme tra cotante femmine: immagini che potrebbero sconsigliare altri capi di Stato e di governo dal frequentare ancora la dimora berlusconica. Ma, a questo punto, il meglio lo dà la Procura di Roma, che di sabato mattina, non avendo di meglio da fare (giustizia a orologeria?), incrimina il fotografo à la carte, lo fa perquisire, gli fa sequestrare tutto ciò che ha nei computer, con accuse che vanno dalla violazione dalla privacy (tutta da dimostrare, visto che le foto nessuno le ha viste) alla tentata truffa ai danni di Belpietro (come se trattare con un giornale per vendere foto fosse una truffa; e poi, dov’è la denuncia di Belpietro?).

Naturalmente Roma non è competente su fatti avvenuti a Olbia, sotto la giurisdizione della Procura di Tempio Pausania. Che però ha già chiesto l’archiviazione per lo stesso fotografo su fatti analoghi: le foto del festino a Villa Certosa di due anni fa, pubblicate da “Oggi”. Dunque, se si occupasse anche di questo caso, deciderebbe allo stesso modo. Un solo fatto, in questa tragicommedia, sarebbe competenza di Roma: l’uso di aerei di Stato per aviotrasportare Apicella, orchestrali e ballerine di flamenco dalla Capitale a Villa Certosa. Si chiamerebbe peculato, la prova è nelle foto sequestrate, ma non risultano indagini in tal senso. Ecco: alla fine della fiera, il delinquente è il fotografo.

(Vignetta di Natangelo)

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IL TROIAIO DI BERLUSCONI

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Da Antiplagio

OSSERVATORIO ANTIPLAGIO
Comunicato stampa

Osservatorio Antiplagio rende noto che la trasmissione di Bruno Vespa
”Porta a Porta” del 20 maggio 2009 e’ stata cancellata dal sito della
Rai. Nel corso della puntata, dal titolo ”La lunga guerra
giudici-Berlusconi”, l’on. Massimo Donati, dell’Italia dei Valori,
aveva parlato dei processi nei quali Silvio Berlusconi e’ stato
prescritto o amnistiato, mentre un altro ospite del programma, l’on.
Niccolo’ Ghedini, del Popolo della Liberta’, tentava di impedirgli di
intervenire sovrapponendo la sua voce. Da uno stralcio del diverbio,
visibile su Youtube (www.youtube.com/watch?v=vc9fzB0569E), emerge non
solo tutta l’asprezza del confronto, ma anche l’incapacita’ del
conduttore di gestire il dibattito. Osservatorio Antiplagio si chiede e,
soprattutto, chiede al ”servizio pubblico radiotelevisivo”, se l’unica
puntata di ”Porta a Porta” censurata nel sito della Rai e’ frutto di
una casualita’ o di una causalita’.

Osservatorio Antiplagio www.antiplagio.org
Resp. prof. Giovanni Panunzio
panunzio@email.it
Info +39.338.8385999
29/05/09

N.B.
Link oscurato:
www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-1257e306-a58d-4e8c-8197-896173cd68aa.html?p=0
.
Link delle puntate di ”Porta a Porta”:
www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-19326c6c-15b0-4e7e-b45e-928804f91808.html?p=0

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IL CONTENITORE “PORTA A PORTA”

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L’ABISSO per colpa di Mafiolo

ILSOLE24ORE.COM
VISTI DA LONTANO / Financial Times: il vero peccato di Berlusconi è l’economia
di Elysa Fazzino

«ll vero peccato di Berlusconi» è di essere uno dei peggiori gestori dell’economia italiana: l’Italia è sempre più oberata dal debito pubblico e sarà il solo Paese dell’eurozona con tre anni consecutivi di recessione. Il Financial Times torna alla carica e lancia un nuovo affondo al premier italiano, spostando il tiro, questa volta, sull’economia. La critica viene dal blog di Tony Barber da Bruxelles, che si può leggere sul sito www.ft.com.
Il blog parte dal caso Noemi Letizia per poi osservare che gli avversari di Berlusconi, in Italia e fuori, «ribollono di furia» nel vedere come lui esce indenne dalle bufere, l’ultima delle quali è la sentenza che ha condannato l’avvocato inglese David Mills per avere testimoniato il falso per proteggere Berlusconi e la sua Fininvest. «In qualsiasi altro paese europeo, uno scandalo di queste dimensioni avrebbe fatto cadere il primo ministro in minor tempo di quanto ci voglia a dire “papi”. Ma non in Italia, dove Berlusconi è riuscito a fare approvare dal Parlamento una legge che gli dà l’immunità».
Barber definisce «deprimente» il rituale di accuse e controaccuse tra Berlusconi e i magistrati, rituale che continua a ripetersi anche adesso. Quindi mette il premier italiano sul banco degli imputati con l’accusa economica.
«Nel tribunale dell’opinione pubblica – scrive Barber – alcuni potrebbero considerare sorprendente che Berlusconi non sia stato condannato per essere stato uno dei peggiori gestori dell’economia italiana dal 1945 in poi». Il suo breve governo del 1994 «non ha ottenuto niente». I suoi cinque anni al potere dal 2001 al 2006, soprattutto a causa sua, non hanno introdotto le riforme di liberalizzazione di cui l’Italia ha disperatamente bisogno per essere competitiva nell’eurozona. Ora, continua il blog, Berlusconi «sta presiedendo un declino che, secondo il Fondo Monetario Internazionale, farà dell’Italia il solo Paese dell’eurozona dove ci saranno tre anni consecutivi di recessione, dal 2008 al 2010».
La stilettata finale: «Peggio di tutto, il debito pubblico italiano aumenterà al 116 per cento del prodotto interno lordo nel 2010, secondo la Commissione europea. In altre parole, l’Italia tornerà dove era alla fine degli anni ’90. Noemi o non Noemi, questo è il vero peccato di Berlusconi».

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L’italietta di burlesquoni

MENTRE MAFIOLO E I SUOI PAPPAGALLINI ABBURATTINATI CONTINUANO A INSULTARE CHIUNQUE E A SPARARE CAZZATE DELIRANTI, ECCO COME CI VEDE ‘EUROPA…

Editoriale del quotidiano finanziario britannico: “Rifiuta ogni critica indipendente”
Stampa e siti internazionali continuano a riprendere il silenzio del premier sulle “dieci domande”
Berlusconi “un pericolo per l’Italia”
l’affondo del Financial Times
El Pais: “Esecutivo più populista che mai, minata la credibilità italiana”

dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI

LONDRA – “Un pericolo” per l’Italia. Due grandi giornali inglesi, il Financial Times e l’Independent, usano stamane la stessa espressione parlando di Silvio Berlusconi, alla luce delle vicende che hanno recentemente coinvolto il primo ministro e del suo rifiuto di rispondere alle domande che gli ha posto la Repubblica.

Dopo i numerosi servizi dei corrispondenti da Roma della stampa britannica, e due editoriali molto critici verso Berlusconi apparsi sul Times di Londra, quotidiano filoconservatore, e sul Guardian, quotidiano filolaburista, oggi a occuparsi del caso sono il quotidiano della City, considerato l’organo di informazione più autorevole d’Europa, e l’Independent, che dedica alla questione un ampio ritratto del premier italiano su due intere pagine.

Silvio Berlusconi “non è chiaramente un altro Mussolini” e il suo potere non comporta il rischio di un ritorno al fascismo, “ma è un pericolo per l’Italia e un maligno esempio”, afferma l’editoriale non firmato, dunque espressione dell’opinione della direzione del giornale, collocato al primo posto frai tre commenti del giorno nella pagina “Op-Ed” (opinioni ed editoriali) del Financial Times, subito al di sotto del motto del Ft, “Without fear and without favor”, ossia senza timori reverenziali e senza fare favori a nessuno. “Mentre vengono poste pesanti domande sulla sua relazione con un’adolescente che sogna di diventare una star, domande che sua moglie è stata la prima a sollevare, Berlusconi si è rivolto contro il suo più ostinato interrogante, il quotidiano di centro-sinistra la Repubblica, ha lanciato velate minacce tramite un suo associato e ha cercato di invalidare le domande sostenendo che sono viziate da un pregiudizio politico. Egli ha mostrato simile belligeranza verso i magistrati che lo hanno giudicato corruttore dell’avvocato inglese David Mills, definendoli militanti di sinistra, sebbene il parlamento lo abbia reso immune dall’essere processato. E insoddisfatto anche di un così utile parlamento, ha detto che dovrebbe essere drasticamente ridotto a 100 deputati, mentre il potere del premier dovrebbe essere accresciuto”.

Il pericolo rappresentato da Berlusconi, prosegue l’editoriale del quotidiano finanziario, è di “svuotare i media di serio contenuto politico, rimpiazzandolo con l’intrattenimento, di demonizzare i nemici e rifiutare di accettare la legittimazione di ogni critica indipendente”. Il pericolo è “mettere una fortuna al servizio della creazione di un’immagine di massa, composta da affermazioni di successi ininterrotti e sostegno di popolo”. Che Berlusconi sia così dominante è “in parte colpa di una sinistra titubante, di istituzioni deboli e talvolta politicizzate, di un giornalismo spesso subalterno. Ma più di tutto è colpa di un uomo molto ricco, molto potente e sempre più spietato. Non un fascista, ma un pericolo, in primo luogo per l’Italia, e un esempio maligno per tutti”.

Il lungo articolo dell’Independent, firmato dall’ex corrispondente da Roma, Peter Popham, ricostruisce punto per punto tutti gli sviluppi della “Berlusconi’s story”, chiedendosi se un leader coinvolto in così tanti scandali, controversie e processi, possa finire per perdere il potere a causa di una vicenda apparentemente minore, come la partecipazione al compleanno di una ragazza diciottenne, riportata inizialmente in un trafiletto di giornale da Repubblica, ma poi gonfiata dalla decisione di Veronica Lario di chiedere per questo il divorzio, sostenendo che suo marito ha incontri “con minorenni”, che “non sta bene” e che “ha bisogno di aiuto”. L’implicita allusione dell’Independent è allo scandalo Watergate, anch’esso iniziato con una piccola notizia di cronaca, un apparente tentativo di furto nel quartier generale del partito democratico americano, ma poi terminato con le dimissioni di Richard Nixon. Il quotidiano londinese conclude che oggi Berlusconi è di fronte al “rischio reale” di perdere consensi alle prossime elezioni europee, particolarmente dopo le critiche espresse da alte autorità della Chiesa cattolica per il suo comportamento. La questione dei suoi rapporti con Noemi Letizia, afferma il giornale, “non è triviale”. Vivere in Italia oggi è “come essere intrappolati in un campo di lava che sta lentamente ma inesorabilmente scivolando giù da un pendio”. Gli scandali di Mani Pulite, anziché portare alla nascita di una rivitalizzata “Seconda repubblica”, hanno condotto a una “Età di Silvio e al lento ma costante degrado delle istituzioni democratiche della nazione”. Se il primo ministro può “mentire così spudoratamente” sulla sua relazione con una teen-ager, allora l’Italia “è in pericolo”.

Dal Paìs a Abc, tam tam sui media. E’ sempre vivo l’interesse su stampa estera e siti web di informazione internazionale sul’inchiesta di Repubblica e il silenzio di Berlusconi sulle dieci domande che il giornale ha posto al presidente del Consiglio. Così come ha fatto il Financial Times, anche in Spagna il quotidiano El Paìs dedica alla vicenda il suo editoriale. Notando che “la condotta politica e personale di Berlusconi mina la credibilità italiana”, e sottolineando come l’esecutivo guidato dal Cavaliere sia “più populista che mai”. “La sua relazione con una aspirante vedette della tv – prosegue il quotidiano spagnolo – gli è costata il divorzio e rivelato un clima decadente che pure la Chiesa ha iniziato a criticare”.

Il network americano Abc News, sul suo sito web si chiede se è vero che Berlusconi abbia avuto un “affair”, una relazione , con “una modella minorenne”. Il sito della maggiore tv Usa pone l’accento sulle tante incongruenze nelle storie raccontate dal premier e dalla famiglia Letizia e nota: “Nonostante il suo fermo controllo sulla copertura giornalistica italiana, le domande poste da Repubblica lo hanno in tutta evidenza scosso”.

L’agenzia di stampa Reuters dedica al caso un articolo del corrispondente dall’Italia Philip Pullella, in cui si evidenziano le reazioni dell’opposizione e della Chiesa e come Berlusconi stia cercando di contrattaccare anche in vista delle prossime elezioni europee e del G8 in Abruzzo.

Anche in Germania il tema è oggetto di attenzione. Sul del quotidiano conservatore Die Welt di oggi il corrispondente dall’Italia Paul Badde scrive che ” tutta l’Italia segue tra sdegno e divertimento il presunto affair di Silvio Berlusconi con una diciottenne. Anche quando alla berlina, è il premier dei cuori. Berlusconi incarna l’Italia reale, la speranza che non tutto deve essere sempre corretto e pulito pur di raggiungere l’obiettivo che ci si propone. Alle Europee – prosegue Badde – il suo partito si aspetta comunque un risultato da sogno attorno al 40 per cento. Alcuni voteranno per lui anche per compassione”.

Il principale quotidiano argentino, El Clarìn, scrive: “Nonostante lo scandalo della sua presunta relazione con Noemi, Berlusconi si presenterà come candidato testimonial alle elezioni europee”. “Comunque vada – aggiunge il corrispondente dall’Italia Julio Alganaraz – sarà un plebiscito. Pro o contro di lui”.

italietta

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“La sinistra mi odia”

Belpietro: “L’ex fidanzato di Noemi ha avuto una condanna”
E la campagna elettorale del Cavaliere procede in sordina
Berlusconi: “La sinistra mi odia”
Bondi attacca Repubblica a Ballarò
di GIANLUCA LUZI

ROMA – Da qualche giorno il Cavaliere furente evita il contatto con la folla. Insolito per lui e infatti, dopo un periodo di clausura costellato solo di interviste tv e sfoghi con i giornali amici, ha deciso di farsi vedere di nuovo in piazza. Stasera intanto, dopo l’incontro con Zapatero, sarà all’Olimpico per assistere alla finale di Champion’s. Poi, forte della sicurezza di avere con sé gli italiani, sarà venerdì all’Aquila, sabato alla Maddalena per controllare i lavori dopo lo spostamento del G8. Domenica andrà a Bari per un comizio e dopo la parata del 2 giugno ai Fori Imperiali potrebbe intervenire a qualche altra tappa elettorale a partire da Milano. Convinto che ci sia un’offensiva che mette in fila la sentenza Mills e il caso Noemi, Berlusconi si sfoga: “Ogni giorno mi stanno gettando del fango adosso, ma io sono sereno, vado avanti per la mia strada…”.

Di tutto il caso Noemi si è occupata ieri sera una infuocata puntata di Ballarò in cui il ministro Bondi ha attaccato aspramente il nostro giornale e il direttore di Panorama Maurizio Belpietro, polemizzando con il direttore di Repubblica Ezio Mauro, ha sostenuto che l’ex fidanzato di Noemi, Gino Flaminio, sarebbe stato condannato in passato a due anni e sei mesi. La strategia del premier scelta con il suo avvocato-deputato Niccolò Ghedini – che ieri è entrato a Palazzo Grazioli appena il premier è tornato da Arcore – è ormai consolidata: la sinistra allo sbando e a corto di argomenti si butta sul gossip “per inventare storie false, gettare fango. Tutta una messinscena per disarcionarmi”. Questo lo ha detto al telefono a un convegno di partito a Milano. E gli uomini della sinistra – ha rincarato la dose a un’emittente toscana – sono “politici professionisti che non sanno fare altro mestiere se non la politica e che quindi lo fanno non per gli altri ma per se stessi e sono malati di odio politico”.
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°°° Il farabutto è lesso, cotto, finito. Noi tutti sappiamo che non direbbe una verità nemmeno in punto di morte, ma arrivare a partorire un vermetto da formaggio marcio, dopo tutti i brain storming durati due settimane con tutti i “geni” della sua cosca… è davvero sintomo di mesto tramonto definitivo. Poi, per carità: coi tg che oscurano i fatti e col fatto che i suoi elettori – mafie a parte – sono solamente dei poveri analfabeti che si cibano esclusivamente di tv, potrebbe anche arrivare al 40% dei voti. Che però sono sempre forte minoranza nel paese. Ancor più minoranza se si pensa ai carri armati impiegati contro cerbottane e freccette delle opposizioni. Sarà, ma è davvero triste riscontrare che ancora una volta – e ora più che mai – i suoi pappagallini per difenderlo sono stati costretti a scendere nell’abisso della comunicazione, utilizzando metodi da giallo di serie C mescolati coi soliti metodi mafiosi. Ma come si fa a parlare di Gino (l’ex di Noemi) come di un pericoloso rapinatore e con i toni inquisitori usati da belpietro e bondi? Ghedini, come ho sempre pensato, davanti a un avvocato vero, farebbe la misera figura del peracottaro che è. E questo è il migliore che Mafiolo ha… Infine, crede che dare dei “politici professionisti” agli uomini della sinistra sia un’offesa. E per lui lo è, visto che non sa un cazzo nemmeno di politica, visto che ha usato e usa la politica esclusivamente per non andare in galera.

berlus_cazzaro3

surreale

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